LEZIONE 1
DIPLOMATICA
- termine coniato nel 1681 → pubblicato a Parigi il De Re Diplomatica Libri VI (fot. 1)
> primo grande trattato sulla materia
- deriva dal greco διπλόώ (= “raddoppio”), termine riferito a documenti scritti su un supporto doppio
> supporto più largamente usato: dittico di tavolette di legno (cerate) o bronzo legate insieme a libello (fot. 2)
> Cosa si scriveva su questi supporti raddoppiati?
- salvacondotti, permessi
di circolazione
- docc. militari coi
quali si concedeva ai veterani dell’esercito la cittadinanza romana (ius civitatis) o il diritto a sposare una donna romana (ius connubii) → su dittici in bronzo
- docc. di contratto tra
privati → su dittici di tavolette cerate
- lettere papali: citate nel concilio di Efeso (431) come apostolicae sedis diplomata
> nel XV sec. → termine latino diploma viene ripescato dalla tradizione umanistica nel XV sec. (Biondo Flavio da Forlì), indica il documento solenne emanato da alte autorità pubbliche. Con questa accezione il termine “diploma” è giunto fino ai giorni nostri ed è stato poi canonizzato nel titolo del trattato di Mabillon
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Diploma imperiale emanato da Enrico IV in forme solenni (fot. 3a)
è questo il doc. che Mabillon ha in mente quando scrive il trattato
→ obiettivo Mabillon: fissare dei parametri che consentano di giudicare con sicurezza l’autenticità dei docc.
> fine ‘800: la diplomatica si orienta anche sul doc. privato
> in tempi recentissimi (Nicolaj) la diplomatica ha cominciato a concentrarsi su testi mai prima presi in considerazione
Cos’è il DOCUMENTO?
> termini documento e monumento (dal lat. docere e monere) indicano tutto ciò che serve ad istruire, a mostrare, a
ricordare (registrare) e informare
> un documento, per essere diplomatistico, deve rispondere a 3 REQUISITI essenziali:
1) dev’essere SCRITTO (su qualsiasi supporto: pietra, legno, papiro, pergamena, carta, supporto magnetico ecc.)
2) deve avere NATURA GIURIDICA: deve riguardare sfera del diritto pubblico o privato
3) deve osservare determinate regole, FORME
* digressione sul concetto di DIRITTO
> Romani: Ubi societas, ibi ius + Ius hominum situm est in generis humani societate (Cicerone)
→ diritto (ius) = connotato essenziale di ogni comunità
> reticolo di regole (religiose, morali, di comportamento) imposte dal senso comune o da personalità infulenti interne alla comunità
> regole giuridiche sono:
- coperte da forza coattiva (> chi le
infrange va incontro ad una pena)
- pervasive (> seguite anche senza rendercene conto)
> distinzione tra diritto PUBBLICO (a) e diritto PRIVATO (b)
→ risale all’età romana e in particolare a Ulpiano (grande giurista del III sec.):
Publicum ius est, quod ad statum rei Romanae spectat, privatum, quod ad singulorum utilitatem pertinet
a) è PUBBLICO se riguarda la condizione, la situazione dello Stato romano
b) è PRIVATO se riguarda l’utilità del singolo
→ diritto privato si articola in:
- FATTI GIURIDICI: accadimenti naturali (nascita e morte di un soggetto vanno ad incidere su ordinamento sociale; grandine può avere rilevanza giuridica in relazione ad un contratto di assicurazione di un frutteto)
- ATTI GIURIDICI: comportamenti che muovono dalla volontà di uno o più soggetti → sono divisi in due categorie:
- ATTI ILLECITI, repressi e puniti
- NEGOZI GIURIDICI: testamenti e obbligazioni (rapporto giuridico per il quale una persona è obbligata a compiere una determinata prestazione, rispondendo col proprio patrimonio in caso di inadempimento)
* alla base del doc. diplomatistico c’è sempre un’azione di tipo giuridico, che va ad incidere sulla sfera del diritto pubblico o privato >>> quindi: doc. diplomatistico = atto di natura giuridica pubblico o privato
3 elementi fondanti del documento diplomatico:
1) SCRITTURA
2) GIURIDICITÀ
3) FORME determinate: com’è organizzato il doc. dal pdv materiale (a) e dell’articolazione del testo (b)?
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Ogni documento presenta:
a) caratteri ESTRINSECI: si riferiscono a fattura materiale del doc. e ne costituiscono la forma e l’apparenza esteriore
b) caratteri INTRINSECI: si riferiscono al contenuto del doc., al suo aspetto formale
> docc. presentano struttura compositiva tipica e uniforme, una sorta di partizione che segue formule ben precise, utili ad individuare le diverse parti di cui si compone il doc.
+ forme di CONTRASSEGNO e MARCATURA: per alcuni caratteri non si può fare una distinzione che li ponga esclusivamente in una categoria o nell’altra
> es. sigillo: come formula fa parte delle clausole di validità del doc., come segno materiale è uno dei più ragguardevoli caratteri estrinseci
> FORME servono a rendere riconoscibile azione giuridica rappresentata all’interno dell’ordinamento in cui essa si svolge
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Esse cambiano:
- in SINCRONIA: nella stessa epoca tipologie documentarie diverse hanno forme diverse
- in
DIACRONIA: testamento dell’epoca di Giulio Cesare ≠ testamento epoca medievale
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> Nicolaj: ci sono delle COSTANTI ANTROPOLOGICHE che fanno sì che ci sia una persistenza di forme anche a distanza di tempo (per forme e strutture molto forti)
> es. due editti = docc. emanati da altissima autorità (fot. 5)
- Editto di Ciro II, re di Persia, contenuto nel libro di Esdra (VI sec. a.C.)
- Editto di Domiziano, imperatore romano (I sec. d. C).
- prima parte in 3a
persona
- seconda parte in 1a persona
> quali sono i fattori che determinano EVOLUZIONE nelle forme dei docc.?
1) fattori di natura GIURIDICA: cambiano gli ordinamenti, cambiano le forme. In determinate circostanze può essere la PRASSI (quello che si fa nel concreto) a determinare il cambiamento nella normativa, quando questa è debole
2) fattori CULTURALI: -
- di tipo materiale: cambia supporto (da pietra a fascicolo cartaceo)
- di tipo
giuridico: nel XII sec. nasce il notariato (dal XIII al XIV sec. notai si servono di un testo unico)
3) fattori SOCIALI, di mentalità: nell’Alto Medioevo compare in testa ai docc. un’invocazione
doc.
diplomatistico = rappresentazione scritta di un fatto di natura giuridica
(riguardante la sfera pubblica o privata), compilata con l’osservanza di forme
determinate, le quali sono destinate a procurarle fede e a darle forza di prova
PANI: rappresentazione scritta di un atto o un fatto di natura giuridica pubblica o privata, fatta a fini giuridici e in forme idonee al soddisfacimento di tali fini
scopo Mabillon: stabilire parametri per riconoscere veridicità docc. → Veri ac falsi discrimen in vetustis membranis
> documento = mezzo di prova e testimonianza storica
> diplomatica è una disciplina AUSILIARIA della storia (medievale soprattutto)
→ orientamento molto forte verso il Medioevo
→ diplomatica si spinge principalmente verso l’antichità; quasi mai guarda oltre il Medioevo ↓
* Petrucci: la diplomatica è una disciplina esclusivamente medievistica. Ci sono dei determinati simbolismi che si vengono poi a perdere.
> sorta di pregiudizio! Ci sono simbolismi anche nei docc. d’oggi!!