Riconoscere notizie false in Rete

"L'enorme offerta di informazioni su Internet è un notevole vantaggio per l'utente, perché gli consente in teoria di ottenere tutto ciò di cui ha bisogno per soddisfare i propri bisogni informativi e di farlo in tempi molto più ridotti che in passato. L'84% dei lettori inizia le proprie ricerche da Internet e, se consulta il catalogo della biblioteca, lo fa per 'l'ultimo miglio' della sua ricerca. [...]
La rete ha cambiato il modello di approvvigionamento delle informazioni da parte dei lettori: «la maggior parte degli utenti (83%) inizia le proprie ricerche da un motore, anche se una parte rilevante e crescente di essi (43%) ritengono che le biblioteche siano più affidabili».
Il Web richiede quindi un ruolo più attivo e consapevole da parte degli utenti e, contemporaneamente, pone sempre più un problema di controllo della qualità dell'informazione."*
*Carlo Bianchini, Il falso in Internet: autorevolezza del Web, information literacy e futuro della professione (pt. 1), Aibstudi,  54, 1 (2014).

Produzione di notizie false (siti web):
1. <http://www.mcwhortle.com> pubblicizza un 'rilevatore di rischi biologici' chiamato Bio-Hazard Alert Detector;
2. <http://www.ovaprima.org> ha per obiettivo la divulgazione della 'verità scientifica' che la nascita dell'uovo precede quella della gallina;
3. <http://city-mankato.us> nel quale si pubblicizzano attrazioni turistiche come la grande Piramide, il castello sul monte Mankato, l'avvistamento delle balene, le piste da sci;
4. <http://www.dhmo.org> istituto di ricerca che svolge indagini sul monossido bi-idrogenato - dalla diffusione decisamente inquietante che, malgrado i toni allarmistici, non è preoccupante;
5. <http://zapatopi.net/treeoctopus> sito dedicato al polpo della foresta pacifica nordoccidentale (Octopus paxarbolis), che ha come obiettivo la salvaguardia di un essere vivente minacciato di estinzione.
6. <www.biowashball.ch> sito che pubblicizza l'uso di una pallina di plastica contenente sfere di ceramica da usare in sostituzione dei comuni detergenti per lavatrici;
7. <http://www.uniquewater.com.au> sito che pubblicizza un'acqua dalle proprietà uniche, come aumentare o regolare i livelli di albumina, magnesio e di ormoni tiroidei nel sangue.

Produzione di notizie false (motori di ricerca):
"Google, per il suo funzionamento tecnico e per le sue politiche editoriali, declina in sé diverse accezioni del termine falso:
a) È ingannevole, perché dà l'impressione di cercare sull'intero Web (o una sua parte molto consistente)3 e perché non è imparziale;
b) È infondato, perché il recupero e l'ordinamento dei risultati non si basano sulla semantica (come Google dichiara e l'utente è indotto a pensare) e perché manipola i risultati della ricerca;
c) È fraudolento, perché raccoglie e vende dati sugli utenti, anche a loro insaputa.
[...] possibili rischi per la comunità scientifica che derivano da un motore di ricerca come Google:
- la posizione di monopolio de facto impedisce la verifica - con strumenti alternativi ed equivalenti - dell'esistenza di altre informazioni di qualità equivalente o superiore;
- la funzione di personalizzazione delle ricerche, servizio obbligatorio fornito da Google, viola il principio di uguale accesso all'informazione per tutti sancito, per esempio, dal Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche;
- la personalizzazione delle ricerche si basa sulla violazione - sistematica ed estensiva - della privacy. Tutte le attività e i comportamenti di qualsiasi utente vengono monitorati e registrati (e venduti), per offrire pubblicità mirate;
- i risultati delle ricerche sono influenzati dall'analisi dei dati degli utenti (data mining).

Valutare le informazioni
[...] Nel valutare il contenuto, si mira a stabilire la qualità e l'affidabilità delle informazioni in rete; i lettori possono avvalersi di metodi in parte già sviluppati per le risorse tradizionali, analizzando i diversi elementi a disposizione19:
a) Autore: è indicato? Ci sono informazioni su di lui? È esperto dell'argomento? È contattabile?
b) Editore o ente finanziatore: è identificato chiaramente? C'è un «chi siamo»? Indirizzo (URL) e layout del sito sono coerenti?
c) URL: verificare il server, il dominio (.edu, .net, .gov, .org, .com) e il path (per esempio la tilde ~ indica una pagina personale);
d) Punto di vista/orientamento: è esplicito? Si cerca di orientare l'opinione del lettore? È un sito commerciale? Il sito appartiene a una azienda con una mission? L'argomento è oggetto di un dibattito in corso?
e) Aggiornamento: c'è una data? Si può stabilire?
f) Accuratezza e affidabilità: c'è possibilità di verifica delle informazioni offerte? Ci sono errori di ortografia o grammatica? Vengono citate fonti? Nel caso si tratti di un lavoro scientifico vengono forniti dati e metodo? Ci sono link ad altre fonti? La pagina è 'citata' da altre pagine?
g) Copyright e proprietà intellettuale: ci sono informazioni disponibili?
I contenuti scientifici e, in particolare, quelli di natura medica, richiedono naturalmente un livello di analisi più approfondito e specifico, e maggiori competenze da parte del lettore.*

Usare correttamente le informazioni
È considerato plagio ciascuna di queste azioni:

  • presentare come propria l'opera di qualcun altro;
  • copiare parole o idee di qualcun altro senza citare la fonte;
  • omettere di inserire le virgolette quando si cita;
  • fornire informazioni scorrette sulla fonte di una citazione;
  • sostituire le parole mantenendo la struttura del periodo senza citare la fonte;
  • copiare parole e idee da una fonte in quantità tale da farle diventare la parte più consistente della propria opera, senza citare la fonte."*

*Carlo Bianchini, Il falso in Internet: autorevolezza del Web, information literacy e futuro della professione (pt. 1), Aibstudi,  54, 2-3 (2014).

Come riconoscere notizie false in rete - IFLA Advocacy Campaign "How to spot fake news"

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