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Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria
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Appello per la Dignità della Docenza Universitaria
28/8/2017
Cari Colleghi Professori e Ricercatori,
oggi inizia lo sciopero per ottenere lo sblocco definitivo delle classi e degli scatti stipendiali promosso dal
nostro Movimento. Il primo passo per poter affrontare, se Voi lo vorrete, un successivo percorso altrettanto
importante e impegnativo.
Lo sciopero ha, per il nostro Movimento, una importanza superiore a quella delle ragioni sacrosante e
puntuali della sua proclamazione.
È una occasione irripetibile per far capire a tutti una volta per tutte che i Docenti Universitari Italiani non
sono più disposti a farsi trattare in futuro come sono stati trattati a partire dal 2010.
Per capire che i Docenti Universitari Italiani non sono più disposti:
• a farsi delegittimare in tutte le sedi, vedendo la propria dignità messa sempre sotto attacco;
• a vedersi bloccare gli stipendi con effetti perenni;
• a vedersi privare delle risorse che consentano al personale in servizio di progredire e ai giovani di
accedere alla carriera universitaria;
• a vedersi negare le risorse per la ricerca che poi si vuole valutare senza averla neanche finanziata;
• a vedersi sommergere da una burocrazia quasi sempre inutile che sottrae tempo prezioso alla
didattica e alla ricerca;
• a vedersi valutare con metodi discutibili;
• a vedere il diritto allo studio mortificato;
• a vivere in un clima di lavoro avvelenato di “lotta fra poveri”.
e invece hanno bisogno, all’opposto, di:
• vedere sbloccati in modo definitivo le classi e gli scatti;
• vedere assegnate agli Atenei risorse che consentano a chi è già in servizio di progredire e ai giovani
di accedere alla carriera universitaria, mediante l’apertura di un cospicuo numero di concorsi ad
Associato, ad Ordinario e a Ricercatore di tipo B;
• vedere assegnate risorse adeguate per la ricerca scientifica, con la predisposizione di piani di
investimento che allinei la quota di PIL destinata alla ricerca a quella dei principali Paesi
dell'Unione Europea;
• vedere assegnate risorse adeguate per il diritto allo studio che favoriscano l'accesso all'Università
da parte dei giovani;
• vedersi valutare con metodologie più corrette;
• essere liberati dall’eccesso di burocrazia e poter così dedicare altro tempo proficuo e prezioso alla
didattica e alla ricerca, anche per questo assai penalizzate nel nostro Paese;
• vedere ripristinato un clima di lavoro nel quale ci sia serenità e collaborazione fra i colleghi.
E l’elenco potrebbe essere molto più lungo.
In definitiva lo sciopero è un’occasione irripetibile per rimettere la Dignità dei Docenti Universitari al
primo posto!
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Se questo sciopero riuscirà, avremo la forza per affrontare tutti insieme nuove battaglie per ottenere che
l’Università riacquisti il ruolo e la dignità che merita. E senza la necessità di dover ricorrere a un nuovo sciopero
dagli esami, al quale ci hanno costretti dopo tre anni di richieste pacate: sarà chiaro a tutti che i Docenti
Universitari non sono disposti a farsi sopraffare e all’occorrenza sono pronti a mobilitarsi.
Scioperate quindi con la fiducia di chi sta lottando
non solo per un sacrosanto aspetto contingente, ma anche per il futuro dell’Università.
Per lo sciopero Vi raccomando di compiere scrupolosamente tutte e tre le brevissime operazioni che
seguono:
1) Di inviare sia al MIUR sia al Movimento la comunicazione dello sciopero di cui al punto 27 delle
indicazioni, secondo il modello dell’allegato C delle indicazioni: ricordate però di inviare tale
comunicazione anche al Vostro Rettore.
2) Di inviare, se avete un solo appello nel periodo dello sciopero, la richiesta di appello straordinario di cui
al punto 20 delle indicazioni, secondo il modello dell’allegato A delle indicazioni.
3) Di organizzare gli incontri con gli Studenti suggeriti al punto 22 del documento con le indicazioni per lo
sciopero e, se volete, di darci comunicazione dell’esito di tali assemblee secondo il modello
dell’allegato B dello stesso documento.
Per le comunicazioni anzidette trovate in allegato i modelli suggeriti (da modificare secondo le esigenze),
comprensivi degli indirizzi e-mail uguali per tutti e dei tempi nei quali effettuare le comunicazioni. I modelli
suggeriti sono stati pubblicati sul nostro sito nella pagina “Sessione autunnale etc”, insieme a questo
documento, pubblicato anche nella pagina “Documenti”.
Un’ultima avvertenza importante per lo sciopero: come detto, ognuno comunicherà spontaneamente la
propria partecipazione allo sciopero al MIUR, al Movimento e al proprio Rettore. Gli Atenei utilizzeranno tali
comunicazioni anche per le trattenute, ma è opportuno che poi nessuno faccia obiezioni per le trattenute sullo
sciopero che verranno effettuate. Altrimenti la discussione si trasferisce su un altro piano. Ciò ci si ritorce
contro e danneggia la lotta per lo sblocco delle classi e degli scatti.
Azioni future del Movimento
Il nostro Movimento ha un obiettivo di lungo termine che è la tutela della Dignità della Docenza
Universitaria e un piano pluriennale di richieste di breve e medio termine, con un ben preciso ordine di priorità,
già predisposto nel maggio 2016 (oltre un anno fa). Il piano è al punto 8 del documento “Definanziamento delle
Università-Chi lo ha subito davvero.pdf” che vi ho inviato più volte e che è sul nostro sito, nella pagina
“Documenti”.
Come abbiamo fatto per le classi e gli scatti punteremo su obiettivi che riteniamo prioritari, ben definiti,
senza chiedere “di tutto e di più”, per non consentire ai Governi di scegliere loro che cosa finanziare e usare
criteri da “lotta fra poveri” per distribuire le risorse.
Ma avremo occasione di riparlarne.
Ora è il momento di scioperare!
Cordiali saluti,
Carlo Ferraro
Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria
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