Su proposta del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università degli Studi di Trieste, è organizzato il seminario di studi in oggetto che si terrà lunedì 2 dicembre dalle 9.30 alle 13.30 presso l’Aula Magna dell’edificio centrale.

L’iniziativa, partendo da una disamina sulle diverse forme di disagio di cui possono soffrire le Persone nell’ambito lavorativo, si propone di illustrare gli attori e gli strumenti centrali nel processo di promozione del benessere organizzativo.

L’iniziativa si propone di informare la comunità universitaria e le/i professioniste/i sull’impatto che la violenza ha sulla salute delle donne e sulla necessità che i servizi sanitari rispondano in maniera adeguata. Un altro obiettivo del seminario sarà di sottolineare il ruolo dell’Università nella prevenzione della violenza e nel supporto alle vittime, attraverso le sue attività di ricerca, insegnamento e terza missione.

Il Seminario è rivolto a tutta la comunità universitaria (personale docente e tecnico amministrativo, studenti e studentesse). Sarà inoltre aperto anche al pubblico di operatori e operatrici interessati/e.

La sicurezza sul lavoro è una questione cruciale per tutte le lavoratrici e i lavo-ratori, ma che finora è stata trattata avendo in mente soprattutto l'universo del lavoro maschile. Come conseguenza, alcune tipologie di rischio più tipiche dei settori e delle pro-fessioni ad alta concentrazione di occupazione femminile sono state poco studiate e sono ancora misconosciute, situazione che ha portato anche a un mancato riconosci-mento degli incidenti o delle malattie professionali associati a questi rischi. Con questo seminario, che avrà luogo nella data simbolica dell'8 marzo, il Co-mitato Unico di Garanzia dell'Università di Trieste, in collaborazione con il dott. Giorgio Sclip, componente del network Focal Point Italia dell'Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, vogliono approfondire e divulgare le conoscenze e la riflessione in merito alla sicurezza sul lavoro in una prospettiva di genere, che tenga conto cioè di differenze o somiglianze tra uomini e donne nel mondo del lavoro, così da promuovere il benessere di tutti e tutte.