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Schema della sezione

  • Il corso si articola in lezioni frontali, seminari tenuti da tecnici regionali che operano sul territorio e liberi professionisti, laboratori ed uscite sul campo.

    I principali obiettivi del corso sono i seguenti:

    1- Fornire un adeguata conoscenza degli ecosistemi d'acqua dolce, distinguendo in ambienti lotici e lentici. Illustrando brevemente la loro genesi e la loro naturale evoluzione nel tempo.

    2- Descrivere le principali comunità vegetali ed animali utilizzate in veste di bioindicatori nelle acque interne ai sensi della Direttiva Acque 2000/60/Ce. Illustrando in generale la composizione delle comunità nei diversi ambienti, le tecniche di monitoraggio e l'applicazione di Indici biotici.

    3 - Analizzare gli impatti umani che alterano la condizione di questi ambienti e come questi possano essere acuiti dai cambiamenti climatici in atto. 

    4 - Descrivere le principali tecniche per definire lo stato ambientale (analisi biologiche, ecologiche, chimico fisiche e idromorfologiche) e le strategie per limitare gli effetti degli impatti illustrando alcune applicazioni. 

  • La presenza di acqua dolce sulla terra, il ciclo dell'acqua, influenza dell'uomo sulla sua disponibilità. Principali utilizzi dell'acqua da parte dell'uomo. Il problema della risorsa idrica aggravato dai cambiamenti climatici. Strategie per aumentare la resilienza degli ambienti d'acqua dolce anche per un utilizzo sostenibile della risorsa. Distinzione tra acque lotiche e lentiche. Reticolo idrografico e bacino imbrifero



  • Fonti di energia in un ambiente lotico. Classificazione delle materia organica, suo ingresso, trasformazione, utilizzo e trasporto. Concetto di continuum fluviale. Trasformazione della materia organica ad opera degli organismi animali lungo il corso d'acqua. Principali impatti che agiscono sull'ingresso, trasformazione e trasporto della materia organica in un corso d'acqua. Strategie per limitare tali impatti. I macroinvertebrati bentonici nelle acque lotiche

  • Le comunità ittiche in ambienti lotici. La zonazione ittica di Huet e la sua inapplicabilità alle acque italiane. Descrizione degli endemismi italiani. Stato di conservazione della fauna ittica in Italia e principali cause di estinzione di specie. Le red list. I pesci come bioindicatori 


  • Le acque di risorgiva, comunità ittiche caratteristiche. Rapporto alveo fluviale e falda, impatti che alterano tale rapporto. Abbassamento delle falde acquifere e principali cause. Inquinamento delle falde e possibili strategie per limitarne la presenza. Vegetazione perifluviale e suo ruolo nei confronti dell'ambiente fluviale. Le macrofite acquatiche. Ruolo del fiume nei confronti di altre comunità animali che attingono al fiume per motivi riproduttivi e trofici.



  • Le acque lentiche. Principali comunità vegetali ed animali che caratterizzano gli ecosistemi lacustri e loro distribuzione in essi.

  • Pratiche di immissione di specie in acque dolci: ripopolamenti, introduzioni e reintroduzioni. Principali effetti causati dall'introduzione di specie esotiche. Esempi di specie ittiche introdotti in ambienti lotici e lentici. Legislazione che vieta/regola le introduzioni.

  • Le diatomee bentoniche, descrizione, metodologie di determinazione, distribuzione e loro utilizzo in veste di bioindicatori

  • Descrizione delle metodiche di campionamento della fauna macrozoobentonica, delle comunità ittiche, delle macrofite acquatiche, delle diatomee bentoniche e del fitoplancton in fiumi e laghi, anche ai sensi dell'applicazione delle Direttiva Acque 2000/60/CE.  

  • Gli indici biologici: Indici saprobici, Indici di diversità ed Indici biotici. Gli Indici Biotici definiti ai sensi del D.M. 260/2010 in relazione al recepimento della Direttiva Acque 2000/60/CE. Gli indici ecologici: Indice di Funzionalità Fluviale e Indice di Funzionalità Perilacuale.


  • Dalla legge Merli alla Direttiva acque. La Direttiva 2000/60/CE: obiettivi da raggiungere e indicazioni su come valutare gli ambienti d'acqua dolce. Le analisi chimico fisiche a supporto delle analisi biologiche. Processo di autodetepurazione dei corsi d'acqua.

  • Obiettivi degli Indici idromorfologici, loro struttura, indici a micro e meso-scala.

  • La riqualificazione fluviale del Fiume Zero (veneto)

  • Tecnici ARPA del Friuli Venezia Giulia, che operano nella realizzazione del Piano delle Acque in Friuli Venezia Giulia, espongono i problemi e le criticità incontrate nella valutazione dello stato ecologico ai sensi della Direttiva Acque 2000/60/CE ed illustrano i più recenti risultati ottenuti dalle valutazioni.

  • Viene illustrata l'attività di un libero professionista che opera come idrobiologo e la sua partecipazione a Piani di recupero di specie ittiche d'acqua dolce (il progetto riguardante la conservazione dell'anguilla in Friuli Venezia Giulia).