Schema della sezione

  • Lun. 7-10- 2019 

    Aula A, ore 10.30

    Lezione 1 (2 ore)

    Commento della bibliografia e del programma del corso.

    Gli strumenti dell’analisi dei testi: la teoria della letteratura, la storia della letteratura, la lingua letteraria.

    Motivazione del canone degli autori scelti. 

    Discussione su lezioni seminariali tenute dagli studenti su un romanzo italiano, a scelta, che appartenga al genere “di formazione” , pubblicato dopo l’anno 2000.

  • Mart. 8-10-2019

    Aula A, 10-30-12.30

    Lezione 2 (4 ore)

    Definizione di «romanzo di educazione» secondo la tipologia individuata da Bachtin. Sul significato di educazione e formazione. Riferimenti testuali alla dispensa, cap. 2, pp.194-209.

  • Merc. 9-10-2019

    13.00-14.00 Aula B

    Lezione 3 (5 ore)

    L’approdo dell’educazione. Tematizzazione dell’educazione domestica nel romanzo dell’Ottocento.

    Il matrimonio come acquisizione individuale e sociale. 

  • lun. 14-10-2019 

    10.30-12.30 Aula A

    Lezione 4 (7 ore) 

    Le cinque tipologie del romanzo di educazione formulate da Bachtin: riferimenti testuali alla dispensa pp. 206-211.

    Esempi italiani: Lorenzo Benoni di Giovanni Ruffini, le Confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo, Senso di Camillo Boito.

    Sul romanzo di formazione e la letteratura dell’utopia. 

  • mart. 15-10-2019 

    10.30-12.30 Aula A

    Lezione 5 (9 ore)

    Il romanzo di educazione. La tematizzazione dell’educazione dei bambini: Lorenzo Benoni, Confessioni d’un Italiano. 

    I promessi sposi: la formazione come conversione. Il caso dell’Innominato e di Fra’ Cristoforo. 

  • merc. 16-10-2019 

    13.00-14.00 Aula B

    Lezione 6 (10 ore) 

    I promessi sposi e Senso. Fenomenologia dei personaggi che non si formano: don Abbondio e la contessa Livia. 

  • Lun. 21-10-2019

    10.30-12.30 Aula A

    Lezione 7 (12 ore)

    La formazione del protagonista in antagonismo con l’autorità paterna: Emiliano (1865) di Giuseppe Torelli. I luoghi della formazione: il salotto (L’illusione di Federico De Roberto), il teatro (Eva di Verga; Entusiasmi di Roberto Sacchetti), il parlamento (Daniele Cortis di Fogazzaro).

  • Mart. 22-10-2019

    10.30-12.30 Aula A

    Lezione 8 (14 ore)

    Le età della formazione: l’infanzia, la giovinezza, la vecchiaia. 

    Lettura dell’ incipit : Il ragazzo morto e le comete di Parise e L’isola di Arturo di Elsa Morante. 

    Fenomenologia dell’infanzia. Raccontare l’infanzia per epifanie. La soppressione del verbo ricordare. L’infanzia come tempo presente nella coscienza del narratore formato.

  • Merc. 23-10-2019

    13.00-14.00 Aula B

    Lezione 9 (15 ore)

    I tempi del racconto: il perfetto, il presente storico, il tempo passato incompiuto. 

    La deissi spaesante nel Ragazzo morto

    Il trapassato di Arturo.

  • Lun. 28-10-2019

    10.30-12.30 Aula A

    Lezione 10 (17 ore)

    La formazione dell’adolescente.: L’onda dell’incrociatore di P.V. Quarantotti Gambini. 

    La formazione del personaggio e la formazione generazionale tra le due guerre.  

  • Mart.29-10-2019

    10.30-12.30

    Lezione 11 (19 ore)

    Formarsi in guerra: Il cielo è rosso di Giuseppe Berto. 


  • Merc. 30-10-2019

    13-00-14.00 Aula B (20 ore)

    Lezione 12

    Gioventù come vacanza.

    L’estate dell’infanzia in Quarantotti Gambini, Morante, Parise

    La grande vacanza di Goffredo Parise; Tempi memorabili di Carlo Cassola.

  • Lun. 4-11-2019

    10.30-12.30 Aula A (22 ore)

    Lezione 13

    L’ambientazione dell’infanzia: aperture paesaggistiche e ambientali.

    Menzogna e sortilegio, L’isola di Arturo, Il cielo è rosso.

    L’esperienza della morte nella formazione. 

  • Mart. 5-11-2019

    10.30-12.30 Aula A (24 ore)

    Lezione 14

    Il romanzo di formazione in Italia prima e dopo il 1915. Il genere come declinazione della modernità. 

    Formazione come demistificazione dell’autorità. 

    L’esperienza deludente della libertà: L’illusione di Federico De Roberto

  • Merc. 6-11-2019

    13.00-14-00 (25 ore)

    Lezione 15

    Il tempo della storia (e della guerra) come il tempo dell’età adulta. Corrado Alvaro, Vent'anni; Elsa Morante, La Storia.

  • Lun. 11-11-2019

    10.30-12.30

    Lezione 16 (27 ore)

    Fenomenologia della crudeltà e rito cruento della formazione in Federigo Tozzi. Lettura da Adele

  • Mart. 12-11-2019

    10.30- 12.30

    Lezione 17 (29 ore) 

    Federico Tozzi. Formazione di Pietro e di Ghisola ne Gli occhi chiusi. Lettura da Bestie

  • Merc. 13-11-2019

    Lezione 18 (30 ore)

    13.00-14.00

    Partecipazione al convegno Le soglie della narrazione

  • Lun. 25-11-2019

    Lezione 19

    10.20-12.30 (32 ore)

    Presentazione del romanzo di Sara Segantin

  • Mart. 26-11-2019

    Lezione 20 (34 ore)

    Caterina Mondello, L'età difficile: il romanzo di formazione nel secondo Novecento: fasi e riti di iniziazione: separazione, transito, reintegrazione.

    nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola è usata per indicare tradizionalmente il libro XI dell’Odissea, in cui si narra l’episodio dell’evocazione dell’indovino Tiresia, compiuta da Ulisse prima di discendere nel regno dei morti; per analogia, la nvirgiliana, il libro VI dell’Eneide, che, riprendendo il tema omerico, narra la discesa di Enea nell’Averno per consultare, con la scorta della Sibilla cumana, il padre Anchise.

    limes Termine latino dal significato originario di «sentiero, strada delimitante un confine tra due campi».


    Anna Maria Campanale, Mediterraneo: limes o limen?, in Jura Gentium, Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale, 2006: "Un termine che presenta somiglianza fonetica con limes, e cioè limen,  pur significando, per metonimia, anche confine, frontiera, propriamente sta ad indicare soglia e, in senso figurato, inizio, principio. Infatti, se limes viene solitamente, dal punto di vista concettuale, inteso come affine a terminuslimen trova affinità con principium: è la soglia, che consente il passaggio, e dunque può essere condizione di rapporto, incontro, comunicazione. Esclusivo, il limes, inclusivo il limen."


  • merc 27-11-2019

    13.00-14.00

    Lezione 21 (35 0re)

    Sul concetto di Limen e Nekuia

  • Lun 2-12-2019 

    10.30-12.30

    Lezione 22 (37 ore)

    Lezione di Michela Pusterla su Sibilla Aleramo, Una donna.

    La formazione del personaggio femminile nella narrazione di una donna. 

  • Mart 3-12-2019 

    10.30-12.30

    Lezione 23 (39 ore)

    Incipit di Giorgio bassani, Dietro la porta e Sibilla Aleramo, Una donna

    Sulla Morante e Ginzburg

    Italo calvino, Natalia Ginzburg o le possibilità del romanzo borghese, in Saggi, a cura di Mario Barenghi, I, Milano, Mondadpri, 1995, pp. 1087- 1094

  • Merc 4-12-2019

    13.00-14.00

    Lezione 24 (40 ore)

    La formazione come confessione e autoapologia. 

    Guido Piovene, Lettere di una Novizia

  • lun 9-12-2019

    10.30-12.30 

    Lezione 25 (42 ore) 

    La risemantizzazione dei sentimenti

    Incipit di Giorgio bassani, Dietro la porta e Sibilla Aleramo, Una donna 

    La funzione formativa della la memoria. Agostino, Confessioni: sul potere e sui tempi della memoria; riferimento testuale al Libro X, cap. 14: 21, 22; cap. 15: 23; cap. 16: 24; 25; cap. 17: 26, 27; Libro XI cap. 18: 23. 

  • mart 10-12-2019

    10.30-12.30 

    Lezione 26 (44 ore)

    W. Goethe, Wilhelm Meister, Gli anni dell’apprendistato, Milano, Adelphi, 2006, Libro Settimo, cap. IX, pp. 441-445. 

    Il rapporto del personaggio con la costruzione del proprio destino nel “romanzo dell’esistenza”. Lettura di G. Debenedetti, Personaggi e destino: pp. 110-132.

  • merc 11-12-2019

    13.00-14.00 

    Lezione 27 (45 ore)