081GI - DIRITTO PENALE 2020
Section outline
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S'informa che l'appello di Diritto penale di martedì 25 luglio 2023 si terrà esclusivamente in presenza.
La convocazione degli iscritti è per le ore 9:00 in Aula Bachelet (Edificio A, campus di P.le Europa).
Sono attualmente chiusi i due canali funzionali all’iscrizione (DIRITTO PENALE [081GI] e DIRITTO PENALE - II MOD. [010GI_B]), destinati agli studenti immatricolati in anni accademici diversi.
Laddove si decida di non sostenere la prova il giorno 25 luglio p.v., si raccomanda di comunicarlo tempestivamente al Presidente di Commissione, scrivendo all'indirizzo sciampi@units.it.
Presupposti per un’ordinata conduzione dei lavori sono, tra l’altro:
1) la puntualità di ciascun iscritto nel farsi trovare in Aula Bachelet all'orario d'inizio dell’appello, previsto per le ore 9:00;
2) la disponibilità, a portata, della tessera studentesca, che consenta l’identificazione del candidato prima dell’inizio dell’esame;
3) la disponibilità di un’edizione aggiornata del codice penale, per l’eventuale consultazione durante la prova, ove autorizzata dalla Commissione.
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L'insegnamento di Diritto penale s'incentra sulle nozioni di "parte generale" della materia, vale a dire sulle categorie concettuali fondamentali in cui si articola il sistema penale vigente, studiate in chiave dinamica e critica, al fine di comprenderne e valutarne le origini, le ragioni giustificatrici, l'evoluzione storica e le correlate implicazioni, sia a livello dogmatico, sia nell'ottica delle opzioni di politica legislativa. L'insegnamento si caratterizza per l'adozione di un metodo d'indagine "costituzionalmente orientato", funzionale a guidare l'interpretazione del diritto positivo, facendo leva sui principi e sui valori dello Stato di diritto consacrati nella Costituzione repubblicana e nelle fonti sovranazionali di più stretta attinenza alla sfera penalistica. In tale prospettiva, particolare rilievo riveste la giurisprudenza della Corte costituzionale, della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di giustizia dell'Unione europea.
L'insegnamento si propone, inoltre, di guidare lo studente nell'apprendimento della sistematica e dell'architettura complessiva della "parte speciale" (Libri II e III) del codice penale vigente, ove sono compendiate le fattispecie incriminatrici (delitti e contravvenzioni). L'obiettivo non è quello di approfondire la disciplina dei singoli reati, bensì quello di conoscere le "famiglie" che gli stessi compongono, al fine d'individuare le linee di politica criminale che vi sono sottese e di seguire il percorso evolutivo che, dal 1930 a oggi, ha interessato i Libri II e III del codice, vuoi per effetto di modifiche legislative e di interventi giurisprudenziali (in primis, della Corte costituzionale), vuoi in virtù degli approfondimenti e delle correzioni di rotta impresse dalla migliore dottrina.
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Il programma dell'insegnamento di Diritto penale tratterà i seguenti temi:
- legittimazione, origine, funzione ed evoluzione storica del diritto penale;
- sistema delle fonti;
- principi fondamentali in materia penale, consacrati nella Costituzione e nelle convenzioni internazionali;
- le tappe delle codificazione penale italiana, nel quadro dei diversi modelli giuridici e culturali;
- introduzione alla sistematica del codice penale del 1930: in particolare, il Libro I e la sua articolazione interna;
- interpretazione e applicazione della legge penale;
- legge penale nello spazio;
- legge penale nel tempo;
- teoria generale del reato e della pena;
- tipicità;
- reato commissivo e reato omissivo;
- antigiuridicità e cause di giustificazione;
- colpevolezza;
- imputabilità;
- elemento soggettivo del reato;
- responsabilità oggettiva;
- punibilità;
- reato circostanziato;
- delitto tentato;
- concorso di reati e concorso apparente di norme;
- concorso di persone nel reato;
- teoria generale della pena;
- sistema sanzionatorio: pene e misure di sicurezza;
- estinzione del reato e della pena;
- misure di prevenzione (cenni);
- introduzione alla “parte speciale” del codice penale;
- panoramica e analisi di sintesi dei reati disciplinati dal Libro II (limitatamente ai Titoli da I a IX-bis) e dal Libro III del codice penale.
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Per lo studio della "parte generale":
Giovanni Fiandaca – Enzo Musco, Diritto penale. Parte generale, VIII edizione, Bologna, Zanichelli, 2019.
Per lo studio introduttivo alla "parte speciale":
Alberto Cadoppi – Paolo Veneziani, Elementi di Diritto penale. Parte speciale, VI edizione, Milano, Wolters Kluwer-Cedam, 2019 (con esclusione dei capitoli XI, XII e XIII, in quanto oggetto di approfondimento nell'insegnamento di Diritto penale – III modulo).
In caso di pubblicazione di nuove edizioni dei medesimi testi, sarà sempre alla più recente che dovrà farsi riferimento.
È, inoltre, indispensabile l’utilizzo di un codice penale aggiornato, corredato della principale legislazione complementare.
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CONOSCENZE:
- Conoscere, in modo approfondito, i principi costituzionali e i diritti fondamentali, anche di origine sovranazionale, che insistono sulla materia penale;
- conoscere, in modo approfondito, le categorie e gli istituti fondamentali della "parte generale" del diritto penale, anche alla luce della loro origine storica e della loro evoluzione, sia teorica che applicativa;
- conoscere, in modo approfondito, i temi relativi agli elementi costitutivi del reato e alle forme di manifestazione dello stesso;
- conoscere, in modo approfondito, i temi relativi alle sanzioni penali e alla punibilità;
- conoscere, in modo sintetico e sistematico, i tratti caratterizzanti la "parte speciale", secondo la distinzione in Titoli dei Libri II e III del codice penale.
ABILITÀ:
- Capacità di governare le fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali concernenti la materia penale;
- capacità di analizzare, in modo autonomo e critico, le fonti normative e giurisprudenziali, nazionali e sovranazionali, e di coglierne le ricadute sulla teoria generale del reato;
- capacità di collegare, in modo sistematico e argomentato, le conoscenze acquisite, spaziando da quelle di "parte generale" a quelle di "parte speciale";
- capacità di risolvere casi concreti, utilizzando una corretta metodologia giuridica;
- utilizzo appropriato del linguaggio tecnico-giuridico.
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Sono propedeutici all'esame di Diritto penale:
Diritto costituzionale;
Istituzioni di Diritto privato I.
Costituiscono, infatti, prerequisiti indispensabili per la comprensione dei principali istituti del Diritto penale:
- nozioni istituzionali di diritto pubblico, anche nella prospettiva delle loro evoluzione storica (fonti del diritto, gerarchia delle fonti, ordinamento costituzionale, organizzazione dei poteri pubblici, ecc.);
- principali istituti di diritto privato (soggetti, responsabilità civile, ecc.).
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L'insegnamento si snoda in cinquanta lezioni frontali, di due ore ciascuna, distribuite fra il primo e il secondo semestre.
Potranno essere organizzati seminari su temi specifici, con l'intervento di esperti degli argomenti trattati.
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L'esame consiste in un colloquio orale, inteso ad accertare che lo studente conosca, in modo compiuto e approfondito, l'intera "parte generale" del Diritto penale e che abbia compreso la struttura complessiva della "parte speciale" del codice penale e gli elementi essenziali che caratterizzano i reati compendiati nei diversi Titoli dei Libri II e III del codice.
Più in dettaglio, la prova orale, strutturata in forma di domande a risposta aperta, è volta a verificare:
- il livello di raggiungimento e acquisizione delle conoscenze e delle abilità descritte in precedenza sub "Obiettivi formativi";
- la capacità di valutazione critica degli istituti e delle categorie oggetto di studio;
- la capacità di collegare, in modo sistematico, ragionato e argomentato, le conoscenze acquisite;
- la capacità argomentativa, anche nella risoluzione di casi pratici;
- la proprietà di linguaggio specialistico.
La valutazione finale è espressa in trentesimi. Il voto minimo per superare l'esame corrisponde a 18/30; il voto massimo a 30/30. La lode verrà conferita qualora lo studente si distingua, in termini di eccellenza, in tutti i parametri valutativi sopra esposti.
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The Course is aimed to acquire the ability to address the critical interpretation and analysis of the so-called “parte generale” of the Italian criminal law. From a methodological point of view, an approach based on a constitutional-oriented interpretation of the criminal law will be adopted throughout the course. As a consequence, the analysis of the Italian criminal law will be carried out on the basis of the democratic principles and values of the rule of law established by the Italian Constitution and considerable attention will be paid to the case-law developed by the Italian Constitutional Court as well as the European Courts.
The aim of the Course is also to provide the elements of the so-called “parte speciale” of the Italian Criminal Code and to lead the students – beginning with an introduction to the Books II and III of the Italian Criminal Code – to the learning and the interpretation of the “families” of offences, in the light of their systematic outline and of the constitutional principles.
Main topics of the Course:
- origins, fundamentals, development and historical evolution of the criminal law;
- sources of the criminal law;
- fundamental principles;
- structure of the Italian Criminal Code (in particular, the organization chart of Book I);
- interpretation of the criminal law;
- space limits and personal application of the criminal law;
- general theory of the crime;
- objective element (notion of “actus reus”);
- act requirement (active or omissive conduct);
- subjective elements of the criminal offence;
- unlawfulness of the act, justification and excuses;
- the culpability principle;
- circumstances of the criminal offence;
- the attempt;
- concurrence of criminal offences;
- complicity and joint criminal enterprise;
- criminal sanctions;
- causes of extinction of the crime and of the sanction;
- "misure di prevenzione";
- introduction to the so-called “parte speciale” of Italian Criminal Code and relationship with the so-called “parte generale”;
- summary elements about the offences regulated by Books II and III of the Italian Criminal Code.
Reference books
Giovanni Fiandaca-Enzo Musco, Diritto penale. Parte generale, VIII edizione, Bologna, Zanichelli, 2019.
Alberto Cadoppi-Paolo Veneziani, Elementi di Diritto penale. Parte speciale, VI edizione, Milano, Wolters Kluwer-Cedam, 2019 (except Chapters XI, XII e XIII).
It’s also necessary the regular consultation of the Italian Criminal Code, updated to the last reforms.
TARGETS
KNOWLEDGE:
- acquire a thorough knowledge of the constitutional and supranational principles and the fundamental rights concerning the current criminal justice system;
- understand and critically evaluate the conceptual categories and principles of Italian criminal law as well as their origin, historical evolution, reasons and implications;
- assess and critically comment upon the concept and main elements of criminal offence, as well as its forms of manifestation (attempt and complicity);
- understand and critically evaluate the functions and the regulation of the criminal penalties (primary and accessory penalties) and the causes of extinction of the crime;
- acquire a summary and systematic knowledge of the offences regulated by the Books II and III of the Italian Criminal Code.
SKILLS:
- Demonstrate an appropriate level of research skills in locating, evaluating and interpreting academic opinions and the case-law;
- set correctly the relationship between so-called “parte generale” and “parte speciale” of criminal law;
- solve problems and individual cases using the knowledge gained from the Course;
- competence and precision in the use of the legal language.
It is required to pass the exams of Constitutional Law and Private Law to be allowed to sit for this exam.
Teaching is carried out by face-to-face lessons for a total of 100 hours.
Workshops or seminars about specific topics or case studies could be organized during the course.
Learning will be verified by means of an oral examination with questions related to the topics which were covered during the lessons and to those contained in the reference books.
The examination aims to verify:
- the level of achievement of the “learning outcomes” previously identified;
- the ability to argue on the required subjects;
- the ability to connect systematically the knowledge achieved;
- the argumentative, reasoning and problem-solving skills;
- competence and precision in the use of the legal language.
The mark will be expressed in thirties, where 30 is the highest grade and 18 is the lowest grade to pass the exam. In case of an excellent knowledge, a high level of linguistic accuracy and an argumentative, reasoning and problem-solving capacity the candidate may earn the highest grade with “cum laude” honor.