| Titolo: | Archivio di Storia delle Donne | 
| Temi: | Storia delle donne e storia del
femminismo contemporaneo con particolare attenzione all'esperienza
italiana femminista-pacifista
dell'Associazione Orlando. | 
| Autori: | L'autore del progetto è l'Associazione
Orlando/Centro
di documentazione, ricerca e iniziativa  delle donne di Bologna
(spesso
abbreviato in Centro delle Donne di Bologna o CDD).
Per quanto riguarda elementi quali: responsabilità,
credenziali e affidabilità autoriale, l'utente può trovarne
immediato accesso. O meglio, vi sono due accessi alle credenziali
autoriali: tramite
	landing page dell'Archivio di Storia delle Donne, premendo il quarto
	button,
	situato in alto a destra della landing page, denominato
	“Consultazioni”. In esso si trovano: contatti email delle
	responsabili se si fosse interessati ad accedere fisicamente
	all'archivio, orari di apertura e dati geografici come: nome della
	via, nome della città ed una map
	street view
	che rimanda alla posizione della sede tramite OpenStreetMap. 
	premendo
	in alto a sinistra dalla landing page, si apre un drop-down
	menù
	composto da quattro voci: Women.it, Associazione Orlando/Centro
	delle Donne di Bologna, Biblioteca Italiana delle Donne e Archivio
	della di Storia delle Donne. Cliccando sulla sezione “Associazione
	Orlando/Centro delle Donne di Bologna” e premendo il button “Chi
	siamo” l'utente può ottenere, oltre ai soliti dati geografici,
	dei riferimenti telefonici, quali: numero del centralino e della
	segreteria dell'Associazione Orlando.
 
Quindi,
come visto sopra, le credenziali sono facilmente reperibili e questo
a mio avviso permette all'utente di estirpare qualsiasi eventuale
dubbio sull'affidabilità autoriale. 
 Tuttavia,
mentre ho trovato che le credenziali e l'affidabilità delle autrici
del progetto siano facilmente reperibili dall'utenza, al contrario,
le responsabilità
autoriali
del progetto sono ambigue. L'ambiguità sta nel non specificare se ci
sia o meno una distinzione fra Associazione Orlando e Centro delle
Donne di Bologna. Solo facendo ricerche (esterne al sito
dell'Archivio) ho potuto scoprire che l'Associazione Orlando e il CDD
di Bologna hanno nascita separata, ma che ad oggi è l'Associazione a
gestire le attività e i materiali fisici, quelli digitalizzati e
nativi digitali del CDD. | 
| Contenuti e fonti: | L’archivio
digitale raccoglie a livello contenutistico: documenti
	video (la
	registrazione di convegni, seminari, corsi promossi
	dall’Associazione Orlando, all’interno del Centro delle donne e
	numerose interviste rivolte a attiviste, studiose, rappresentanti
	istituzionali in occasioni di eventi significativi per: i
	femminismi, la cultura delle donne, le vicende della
	contemporaneità);materiale
	audio (da
	attività di: seminari, convegni, iniziative, interviste di gruppo e
	individuali);manifesti
	digitalizzati (realizzati
	in occasione di iniziative, incontri, eventi promossi a Bologna, dal
	1981 al 2005, dall’Associazione Orlando e dal Centro delle donne);percorsi
	digitali (al
	momento si può accedere ad una mostra virtuale gratuita intitolata
	“Visitare luoghi difficili” composta da: immagini satellitari,
	una timeline, manifesti e interviste)
 Le
fonti sono perlopiù di tipo primario. In certi casi sono reperibili
anche fisicamente dall'utenza tramite il servizio di prestito della
Biblioteca
digitale delle Donne (altro
progetto gestito dall'Associazione). | 
| Funzionalità: | L'architettura del web è a mio avviso
ben organizzata e per questo le funzionalità offerte dal progetto
risultano fin da subito chiare e intuitive all'utenza. Nella landing page si presentano
innanzitutto cinque funzioni “+ una”: 
 “scopri di più” riguardo
	all'Archivio;“scopri i fondi”;visitare il percorso digitale;novità ed approfondimenti;scorrere immagini della sede
	fisica con annessa breve presentazione video dell'Archivio della
	Storia delle donne.
 Il “+ una” è riferito
alla possibilità di iscriversi, per l'utenza, al servizio “La
newsletter”. Lo indico come “un più uno” perché è un
servizio riproposto in aggiunta alla fine di ogni pagina
dell'Archivio. Inoltre,
sempre dalla landing page, è possibile accedere ad altri quattro
funzioni situate, in questo caso, nella parte in alto a destra della
pagina. Vi sono quattro buttons: 
 “chi
	siamo”, entro
	cui l'utente prende visione approfondita dell'obiettivo del progetto
	e dei suoi autori;
	
	“archivio
	digitale”,il
	quale presenta 4 sotto-funzioni: ricercare
	materiale video,
	possibilità
	di accedere alla sezione della biblioteca digitale delle donne.
	Nello specifico ai materiali legati al femminismo contemporaneo e
	all'attività dell'Associazione Orlando/C.D.D. (possibilità di
	visualizzare in PDF i materiali o di prenotarli online dalla
	biblioteca. Materiali come: manifesti, riviste e libri. La terza
	funzione è quella di poter ascoltare
	“le voci”, ossia materiale audio per esempio registrazioni di
	seminari condotti dall'Associazione. Quarta e ultima funzione è
	quella di visitare
	la mostra virtuale
	gratuita. Mostra dedicata al riassumere come per
	iniziativa di un gruppo di donne italiane, tra il 1987 e il 1992,
	prese vita una rete di donne, differenti per storie e appartenenze,
	ma accomunate dal desiderio di ricercare nuove politiche di pace
	nelle terre del conflitto israeliano-palestinese.“inventari”,
	serie di
	inventari consultabili online, per esempio in piattaforme come:
	ibc-archivi;“consultazioni”,
	per accede ai contatti/informazioni relativi agli autori.
 Infine
nella sezione in alto a sinistra della landing page si apre un
drop-down menù a
4 voci: Women.it, Associazione Orlando/Centro delle donne di Bologna,
Biblioteca delle Donne e Archivio di Storia delle Donne. Selezionandoli
l'utente entra direttamente dentro alle sezioni e può: 
 approfondire
	la conoscenza del progetto;scoprire
	gli altri progetti attivati in rete dall'Associazione Orlano;accedere
	al materiale completo della "Biblioteca digitale delle Donne". Quindi
	usufruire dei servizi online che offre.
 | 
| Obiettivi e pubblico di riferimento: | L'obiettivo
dell’Archivio lo si può individuare selezionando il primo dei
quattro buttons
presenti, in alto a destra nella landing page, denominato “Chi
siamo”.  Vi si legge che l'Archivio è nato per conservare e
rendere consultabili le carte, i documenti sonori, le immagini che si
sono prodotti e ricevuti nel corso dell'attività del movimento
femminista italiano in questione. Dalla fine degli anni Settanta del
Novecento sino ad oggi. 
Il
pubblico di riferimento non viene mai dichiarato specificatamente. | 
| Architettura web, chiarezza, navigabilità: | 4 | 
| Accessibilità e ricercabilità dei dati: | 3 | 
| Qualità grafica, impatto visivo: | 4 | 
| Rilevanza del tema: | 4 | 
| Ricchezza dei contenuti: | 4 | 
| Qualità degli apparati descrittivi e delle guide: | 2 | 
| Giudizio complessivo: | I punti di forza del progetto in
questione sono: la semplicità
ed esaustività della landing
page, la
corrispondenza
obiettivo-contenuti ed il tema in sé. Preciso che nonostante il tema
sia circoscritto il progetto riesce a restituire all'utenza non solo
un dettagliato scorcio su le dinamiche storiche e sociali del
periodo, ma riesce anche a fornire un elevato numero di
documentazione/contenuti. 
 A
mio avviso dunque, il progetto così si conferma progetto storico
per: gli elementi che ho sopra evidenziato e per la capacità di
diffondere contenuti storici ad un pubblico tanto non specializzato
quanto accademico. I punti a sfavore dell'Archivio di
Storia delle Donne ho cercato di metterli in evidenza più volte nel
corso della recensione, ma se dovessi qua riassumerli direi che il
progetto è manchevole di: chiarezza sulle responsabilità autoriali
e di una guida. Per quanto l'architettura web possa
essere chiara, come nel caso di questa dell'Archivio, ritengo che la
presenza di una guida sia necessaria poiché incide sulla
navigabilità tanto quanto la chiarezza architettonica. | 
| URL: | https://archivio.women.it/ | 
| Tipologia: | Pubblicazione di fonti primarie 
 | 
| Firma: | Giada Tessari | 
| Immagine: |  | 
| Data della recensione: | 4 dicembre 2021 | 
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