Titolo: |
DRH,
un database religioso cooperativo e interattivo |
Temi: |
DRH (The
Database of Religious History) è un progetto accademico senza scopo di lucro e
open access, che si occupa dei vari gruppi religiosi conosciuti, dal più antico
al più recente. È una piattaforma che si sviluppa tramite voci (ovvero i vari
argomenti) e sondaggi e che, quindi, prevede la collaborazione accademica e un
lavoro interdisciplinare fra le varie scienze umanistiche. |
Autori: |
La
progettazione e la creazione del DRH è cominciata nel 2012 come una delle
iniziative di punta della CERC (Cultural Evolution of Religion Research
Consortium), con sede presso la University of British Columbia di Vancouver ed
è finanziato dal Social Sciences and Humanities Research Council of Canada. Il DRH,
essendo sviluppato su sondaggi, si basa sull’opinione (non necessariamente
concorde) di circa trecento esperti provenienti dalle principali università
mondiali (come la Harvard University, la Stanford University e la London School
of Economics and Political Science). Nella sezione “About DRH” è presente
l’elenco in ordine alfabetico di tutti gli esperti che collaborano al progetto
e per ognuno è prevista una pagina con le informazioni sul contributo che hanno
dato alle varie voci del DRH e un indirizzo e-mail. Questi accademici sovrintendono
a una determinata area di loro competenza che può interessare un’area
geografica, un periodo storico o un argomento preciso. Nuovi esperti sono sempre
i benvenuti all’interno del team perché il database è in continua espansione. Il
progetto è guidato da un gruppo di trenta accademici che sovrintendono lo
sviluppo del DRH; attualmente il direttore è Edward Slingerland, della
University of British Columbia. Il partner tecnologico del progetto DRH è
Pioneers Software Inc. |
Contenuti e fonti: |
Il progetto,
come detto si sviluppa tramite voci e sondaggi, cioè tramite domande a cui i
vari esperti danno delle risposte in base ai loro campi di competenza. I dati (ovvero
le risposte “Sì”, “No”, “Il campo di ricerca non lo sa” e “Non lo so”) vengono
poi elaborati a livello statistico per essere restituiti sottoforma di grafici
e mappe. Le voci di discussione attualmente sono più di 500. I risultati
funzionano come rapido sondaggio enciclopedico delle opinioni degli esperti su
una determinata domanda.
Inizialmente
il DRH era organizzato solamente attorno alla voce “gruppo religioso”, poi il
progetto si è esteso fino a comprendere sondaggi che ruotano attorno ad altre
unità (l’ultimo sondaggio pubblicato tratta di “religious place” ed è in fase
di creazione la voce relativa al “mystical harm”).
Per ogni
sondaggio, nella voce “Sources” sono elencate, poi, una serie di fonti a stampa
e dei collegamenti ad archivi online di testi e immagini che l’utente può usare
per approfondire l’argomento (normalmente sono fonti secondarie).
In generale
può essere considerato un’enciclopedia online di storia delle culture religiose,
perché si possono “sfogliare” le singole voci come in un’enciclopedia. La vera
essenza del DRH, però, è il lavoro comparativo non solo fra religioni, ma anche
fra credenze e altri fenomeni; in più le risposte possono essere analizzate in
relazione a ad aree geografiche specifiche o a precisi intervalli temporali. |
Funzionalità: |
Il progetto DHR offre due tipi
diversi di ricerca.
Attraverso la
voce “Browse” si può effettuare una ricerca alfabetica per autore, per regione
o per argomenti (quest’ultima voce attualmente comprende le sezioni relative ai
luoghi religiosi, ai testi e ai gruppi religiosi) oppure una ricerca
cronologica in base alla data in cui è stata inserita la voce. A sinistra c’è
sempre una colonna con le lettere dell’alfabeto che permette di saltare da una
lettera all’altra senza dover scorrere tutte le voci. Nel caso della ricerca
per regione o per sondaggi, si possono inserire dei filtri temporali e
argomentativi tramite l’apposita tendina in alto a destra.
All’interno di
ogni voce o argomento, oltre a un paragrafo introduttivo, sono presenti diversi
sondaggi e sono tutti divisi in base al sotto-argomento di cui trattano (ad
esempio credenze e pratiche, società e istituzioni e altri). In alcuni casi è
presente la sezione “Contextual media/files” dove ci sono diverse foto (alle
quali spesso è allegata una domanda con le relative risposte). È presente anche
una barra di ricerca in cui inserire delle parole-chiave che permettono di
trovare più rapidamente le domande cui l’utente è interessato.
La seconda
opzione di ricerca è data dalla funzione “Visualize”. Tramite l’inserimento di
una parola-chiave il database fornisce dei suggerimenti per la ricerca dei
sondaggi; a differenza della funzione “Browse” in questo caso i dati vengono
elaborati a livello statistico. In base alle varie risposte al sondaggio il
database crea un grafico a torta dove mostra le percentuali dei quattro tipi di
risposte possibili e una mappa mondiale che segna come variano queste risposte a
livello geografico e temporale. Il time-lapse permette di vedere l’accordo o il
disaccordo fra gli accademici nei vari periodi e nelle varie regioni. Andando
sulla voce “Table View” poi si possono vedere tutte le risposte e gli autori delle
stesse. È, inoltre, possibile cercare più di una domanda contemporaneamente e
mettere così in relazione fra loro i sondaggi.
La struttura e
le funzionalità del database non sono, però, così immediate; per questo motivo
nella home page è presente, oltre a delle sezioni riguardanti il progetto, un video-tutorial
molto utile per scoprire le potenzialità del DRH.
Il DRH offre
anche la possibilità di cambiare lingua: oltre all’inglese, il suo contenuto è
visualizzabile in francese e tre lingue orientali basate su ideogrammi. Da
questo si può dedurre che il sito sia progettato per includere il maggior
numero possibile di accademici. |
Obiettivi e pubblico di riferimento: |
Il database è
open access, quindi è fruibile da chiunque. In particolare, però, è progettato
per consentire agli studiosi di verificare le loro intuizioni riguardanti la
distribuzione temporale o spaziale dei vari gruppi religiosi e delle varie
credenze. A livello di comunità storica, inoltre, il database diventa un luogo
per documentare le differenze fra le varie opinioni accademiche: una sorta di
forum di discussione. Il DRH si propone di produrre visualizzazioni inedite
della diffusione e delle interazioni dei gruppi religiosi non solo per scopi di
ricerca, ma anche per scopi didattici, per supportare gli ordinari metodi di
apprendimento degli studenti universitari con metodi più interattivi e
stimolanti (molto interessanti sono le proposte di come il database può essere
utilizzato nelle aule universitarie o da studenti già laureati). Nel complesso,
quindi, il database è rivolto a un pubblico ristretto (benché possa essere
utilizzato anche dai profani per cercare semplicemente risposte alle loro curiosità)
e il suo obiettivo primario è stimolare il dibattito accademico, più che fornire
informazioni.
Un altro
obiettivo del DHR è, inoltre, quello di ovviare al problema del sovraccarico di
informazioni creando un centro di conoscenza standardizzata, ricercabile e
visualizzabile (negli ultimi anni, infatti, la produzione scientifica riguardante
la storia religiosa è notevolmente aumentata). |
Architettura web, chiarezza, navigabilità: |
3 |
Accessibilità e ricercabilità dei dati: |
4 |
Qualità grafica, impatto visivo: |
5 |
Rilevanza del tema: |
4 |
Ricchezza dei contenuti: |
4 |
Qualità degli apparati descrittivi e delle guide: |
5 |
Giudizio complessivo: |
Il DRH è un
progetto all’avanguardia perché permette di mettere in relazione fra loro (nel
tempo e nello spazio) le diverse culture religiose.
Un pregio del
database è che, essendo un forum di discussione, non ha la pretesa di
assolutizzare le informazioni concernenti un dato argomento. È progettato in
modo che risposte diverse e divergenti coesistano, così da fornire un’immagine
dello stato di accordo e disaccordo accademico su un determinato tema.
Ovviamente, più esperti partecipano all’iniziativa più questa è completa e
affidabile. Un ulteriore pregio è che oltre alla risposta secca gli studiosi
possono inserire dei commenti o delle precisazioni inerenti alla domanda.
Per le varie
voci o argomenti, come detto, sono indicate delle fonti esterne a stampa e
online. Entrambe queste fonti, però, a volte rimandano a libri/siti in lingua
(i siti non sempre danno la possibilità di visualizzare il contenuto in inglese).
Vi è la
possibilità di contattare i redattori, oltre che per segnalare eventuali
problematiche riscontrate, anche per fornire nuovi spunti per la creazione di
voci o sondaggi (le potenzialità in questo senso sono molto ampie). Il DRH,
infatti, è lontano dall’essere compiuto, anzi esso è in continua espansione: oltre
alla ricerca di nuovi esperti che collaborino al progetto per renderlo più
completo, vi sono alcune idee di ampliamento. Sebbene attualmente si concentri
sui gruppi religiosi, in futuro i sondaggi includeranno anche variabili
economiche, tecnologiche, politiche ed ecologiche (la sezione dedicata alla
politica è appena stata creata). Questo darà la possibilità di effettuare analisi
e comparazioni ancora più ampie e profonde, non solo tra “religioni”, ma anche
tra queste e gli altri fenomeni sopra indicati. |
URL: |
https://religiondatabase.org/landing/ |
Tipologia: |
Analisi di dati
Presentazione/visualizzazione di dati
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Firma: |
Lena Miriana |
Immagine: |
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Data della recensione: |
4 December 2021 |
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