Titolo:
Temi:
Autori:
Contenuti e fonti:
Funzionalità:
Obiettivi e pubblico di riferimento:
Architettura web, chiarezza, navigabilità - da 1 (min) a 5 (max):
Accessibilità e ricercabilità dei dati - da 1(min) a 5 (max):
Qualità grafica, impatto visivo - da 1 (min) a 5 (max):
Valutazione dei contenuti: rilevanza del tema - da 1 (min) a 5 (max):
Ricchezza dei contenuti - da 1 (min) a 5 (max):
Qualità di apparati introduttivi, e istruzioni - da 1 (min) a 5 (max):
Giudizio complessivo:
URL:
Tipologia:
Firma:
Immagine:
Data della recensione:
Includi nella ricerca.
Nome autore:
Cognome autore:



Titolo:

BlackPast


Temi:

In modo chiaro è incisivo il sito dichiara l'obiettivo di fornire informazioni attendibili riguardo la storia globale degli afroamericani (Black People), in particolare nel Nord America. Inoltre si propone una maggiore comprensione della condizione umana attraverso la conoscenza della caratteristiche peculiari degli afroamericani e della loro presenza su scala globale.

Si definisce una “crowd souced” encyclopedia.


Autori:

BlackPast.or è una Ong. E' composta da un gruppo di docenti universitari residenti in vari stati federali degli Stati Uniti d'America. Fondatore è Quintard Taylor, professore emerito di Storia Americana all'Università di Washington. Nella landpage è disponibile un video introduttivo dove presenta il progetto.

Nella sezione about us situata nell'header a destra sono menzionati tutti i collaboratori suddivisi tra direttori, gruppo di supporto e autori. La sezione autori è suddivisa tra docenti universitari, professori di storia indipendenti e studenti di storia. Un gruppo molto nutrito: per ogni autore è disponibile una pagina di approfondimento con una foto, il curriculum e le intestazioni degli articoli pubblicati sul sito.

Nel footer alla sezione about BlackPast vi sono una serie di voci che approfondiscono le informazioni sulla Ong dal punto di vista storico, specificando il primo nucleo fondatore e soprattutto restituisce un folto elenco delle associazioni e fondazioni che danno il loro supporto finanziario.


Contenuti e fonti:

Nella Landpage in alto compaiono quattro riquadri evidenziati: Blackpast Store, New visual Timeline, BlackPast org site guide e Donate.


Le sezioni si dividono nei seguenti contenuti: African American History, Global African History, Main Feature, Special Features e About Us.

Al centro vi è una maschera di ricerca libera per parole chiave: cominciando la digitazione si apre una finestra verticale dove compaiono le pagine e gli articoli correlati mentre si affina la ricerca.

La homepage contiene l'articolo più recente e una serie di sezioni tematiche - Who's new on Blackpast?, Honoring Educators & Educational Institutions, Black Military Service, Our Children's Page - percorsi suggeriti che promuovono biografie che riguardano personaggi importanti e meno conosciuti la cui vita e attività professionale e sportiva sono degne di nota e approfondimento.

Glia articoli menzionano sempre l'autore, e a fondo pagina si trovano una serie temi ove cliccando si può accedere ad atri articoli collegati. Sono citate le fonti utilizzate e quando possibile si può accedere ai siti esterni che le ospitano.



NEW VISUAL TIME LINE

Compare una timeline dinamica ampia e colorata, condivisibile su Facebook e Twitter, che riassume le fasi salienti della storia degli afroamericani dal 1500 al 2021 nel Nord America.

Le icone che distinguono gli argomenti evidenziati sono composte da una foto e una breve didascalia.

Compare una finestra con una guida all'utilizzo. La Toolbar dà la possibilità di scegliere i temi sensibili cliccando sulle voci, spuntando il quadratino colorato associato.

Si possono selezionare storie che riguardano singoli personaggi (la categoria con ben 288 articoli), eventi importanti, attività istituzionali.

Le categorie principali sono il periodo storico, lo Stato specifico, una serie di tematiche che riguardano gli afroamericani tra cui i politici, la violenza razziale, l'educazione, l'esercito, la resistenza alla schiavitù, la lotta per i diritti civili, le sentenze dei tribunali, in ordine decrescente secondo il numero di articoli disponibili sul sito

Cliccando sul riquadro si apre sulla sinistra una finestra dove compare l'articolo, sempre corredato da una foto nell'intestazione che può essere ingrandita.

Esplorando la sezione African American History c'è una prima sezione che rimanda a una pagina con tutti i link dei musei statunitensi dedicati agli afroamericani suddivisi nei vari Stati, e una seconda che raccoglie una serie corposa di siti di quotidiani e di stampa periodica.


Interessante approfondire la voce Primary Documents: cliccando si accede ad una pagina contenente una serie di articoli sempre corredati da una foto a destra. Sono trascrizioni di fonti primarie, con una foto o una mappa che può essere ingrandita.

Il primo a cui si accede è il Luisiana Code noir, del 1724, testo giuridico che regolamentava la condizione di schiavo o di afroamericano libero, e i rapporti tra schiavi e padroni.

Vi sono anche documenti, sempre trascritti, di sentenze di tribunali e lettere private, come quella scritta da Obama alle figlie, a cui è dedicata una sezione speciale.

Da menzionare infine la sezione Digital Archive che consente di accedere ai principali archivi statunitensi e a una serie di risorse di servizio sul tema, disponibili in ogni Stato.


Esplorando la sezione Global African History, alla voce BlackPast and the World si può accedere e mappa globale interattiva e dinamica che consente l'utilizzo dello zoom. Cliccando sui singoli stati si apre una seconda finestra con degli articoli in cui all'interno ci sono anche singole parole che relazionano i contenuti con la nazione selezionata.

Con la slidebar a destra si può selezionare direttamente la nazione desiderata.

Per quanto riguarda gli articoli riferiti ad alcuni cantanti compare sulla destra una piccola finestra contenente un video caricato su youtube.

Da menzionare due importanti sezioni: Group e organization e le sezioni African e Carribean heads of State, che raccolgono biografie e approfondimenti sui capi di stato di origine africana.


La sezione Maine Futures nelle voci tematiche mette a disposizione una libreria musicale con una tabella che raccoglie 750 canzoni di altrettanti artisti, stampabile ed esportabile in vari formati, dove cliccando sul nome dell'artista compare una breve biografia contenente nella stessa pagina il video della canzone su youtube. Cliccando sul titolo della canzone nella tabella si accede al video stesso.


Sono disponibili inoltre altre tre ricostruzioni cronologiche, African American History Timeline, Global African History Timeline, African American History in the American West Timeline, che rimandano ad altrettante pagine dove una tabella esportabile raccoglie la cronologia essenziale degli avvenimenti più importanti.

La tabella consente di ordinare le informazioni in ordine cronologico e alfabetico attraverso le categorie documento, anno, evento, epoca, nazione, stato e tematica.

Alla sezione Bibliographies, sono disponibili ulteriori tabelle che raccolgono una mole impressionate di testi di approfondimento che possono essere acquistati su Amazon, con la precisazione che parte dell'incasso sarà donato al progetto, oppure i testi si possono ricercare nelle biblioteche attraverso il sito WorldCat.

Completa l'analisi Genealogy, che elenca i link di una serie di siti per la ricostruzione dei legami di parentela.

Da segnalare la sezione Sponsored Pages che pubblichi l'elenco degli articoli la cui redazione è stata finanziata direttamente da associazioni, corporate, enti e privati cittadini.


Funzionalità:

Il layout è sempre ordinato e la grafica incisiva restituiscono un senso di freschezza e vivacità facilitando la user experience. La circolarità è sempre garantita e ordinata.

Il punto di forza del sito è la grande varietà di articoli (accuratamente relazionati tra loro) e tematiche considerate, anche se tendenzialmente sono brevi e in buona parte i veri approfondimenti si trovano nelle fonti citate esterne al sito.

La VisualTimeline principale è molto suggestiva, ma la maschera del database relazionale non permette una ricerca incrociata tra le categorie.


Obiettivi e pubblico di riferimento:

Il progetto ha una finalità didattico-divulgativa e offre una grande quantità di link a risorse esterne, anche di servizio, dimostrando un grande interesse nel promuovere l'approfondimento e la documentazione e fungendo da “acceleratore”.


Architettura web, chiarezza, navigabilità:    4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    4
Giudizio complessivo:

Progetto ricco di spunti interessanti e articoli scorrevoli che si leggono con piacere.

Il grado di aggiornamento è elevato e risulta coerente con gli obiettivi prefissati.

Il fatto che molti approfondimenti siano esterni al sito ne indeboliscono l'autorevolezza.


URL: https://www.blackpast.org/
Tipologia: Presentazione/visualizzazione di dati
Firma: Enrico Basaldella
Immagine:
Data della recensione: 12 luglio 2023


Titolo:

Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia

Temi:

Il progetto si focalizza sull'occupazione nazifascista dell'Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale e nello specifico sulle stragi e sugli atti di violenza perpetrati dagli occupanti ai danni della popolazione e delle formazioni della Resistenza, uccisioni avvenute al di fuori del contesto delle battaglie e delle operazioni militari. Il sito è dunque un banca dati in cui ognuno di questi episodi è catalogato cronologicamente e in base alla collocazione geografica e al contesto terrotoriale, a cui si sommano materiali d'archivio e una minuziosa descrizione dei fatti, in modo da permettere la ricostruzione di ogni singolo evento con precisione.

Autori:

Come indicato nella sezione "Il progetto" del sito, l'opera nasce sulla scia delle conclusioni a cui è giunta una commissione storica istituita congiuntamente dal governo italiano e da quello tedesco nel 2009 e che aveva lo scopo di svolgere un'analisi critica del periodo vissuto da Italia e Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Su questa base è stato istituito, presso il Ministero degli esteri della Germania, il Fondo italo - tedesco per il futuro che ha finanziato iniziative il cui fulcro fossero la storia e la memoria che accomunano le due nazioni durante la guerra. Il progetto in analisi è una delle proposte che sono state sostenute ed è stato realizzato con il contributo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) e dell'Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI). Hanno poi collaborato oltre 90 ricercatori che hanno raccolto le informazioni a livello locale.

Il direttore scientifico è Paolo Pezzino, dell'Università di Pisa.

Contenuti e fonti:

Il progetto è costituito da una banca dati contenente la catalogazione delle stragi nazifasciste avvenute su tutto il terriotorio nazionale. Ogni episodio di cui siano presenti i dati viene indicato su una mappa tramite segnaposto: è possibile eseguire una ricerca che consenta di trovare e analizzare una strage in particolare. Per ogni avvenimento è presente una scheda che descrive la dinamica dei fatti, il numero di vittime e ove possibile, anche i loro nomi e quelli dei carnefici, oltre a informazioni bibliografiche, sitografia e fonti archivistiche. Il lettore ha inoltre la possibilità di accedere, tramite apposite opzioni collocate nel menù, alle sentenze dei Tribunali militari e delle Corti d'Assise straordinarie (di queste ultime sono presenti i documenti ottenuti tramite scansione). Il menù consente anche di accedere alla sezione "materiali": cliccando sull'opzione, si ha la possibilità di aprire una tendina che permette di accedere a dei materiali della stampa fascista di cui sono presenti delle copie ottenute mediante scansione e anche due ulteriori pagine, la prima delle quali contiene un elenco di immagini storiche catalogate, mentre il secondo contiene una serie di video in cui vengono illustrati e spiegati, da personale qualificato, vari avvenimenti storici.

Funzionalità:

Il sito consente un'esplorazione semplice attraverso i contenuti in esso presenti. La home page si presenta con una mappa con venti segnaposto interattivi che se cliccati, focalizzano la mappa su un determinato territorio, sul quale sono indicate, tramite ulteriori segnaposto, tutte le stragi di cui quella determinata zona del Paese è stata teatro. Vi è la possibilità di muoversi nel sito mediante un menù principale orizzontale, presente in alto a destra sulla schermata, al cui interno sono presenti cinque voci ("Il progetto", "Banca dati", "Storia processuale", "La memoria", "Materiali"), ognuna delle quali, se cliccata, fa comparire un piccolo menù a tendina dedicato a quella specifica sezione, consentendo così l'accesso alle varie pagine del sito. Un altro menù, posto sempre in alto a destra, sopra a quello principale, permette di accedere all'elenco degli autori e contiene le opzioni in caso di necessità di contatto. Il sito inoltre consente di effettuale ricerche semplici, oppure molto più avanzate, dando la possibilità all'utilizzatore di inserire e calibrare informazioni e parametri di ricerca.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

Il progetto ha l'obiettivo di permettere ad un pubblico formato da studiosi e non solo la facoltà di accedere ad una banca dati ricchissima di informazioni sul nefasto periodo di occupazione dell'Italia da parte del Terzo Reich e sulle stragi compiute dalle forze armate tedesche e da quelle della Repubblica Sociale Italiana. Selenzionando la mappa completa di tutte le uccisioni compiute dai nazifascisti ai danni della popolazione, abbiamo un impatto visivo che fa rendere conto di quanto numerose siano state le brutalità compiute durante il conflitto. La descrizione e le informazioni che accompagnano ogni singolo evento, danno la possibilità di avere un quadro dei fatti dettagliato.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    4
Giudizio complessivo:

La navigazione del sito risulta facile e immediata, grazie alla presenza della mappa e del menù principale organizzato in maniera intuitiva e diretta; un dettaglio rilevante è il fatto che il menù sia onnipresente in ogni pagina: ciò consente di potersi immediatamente recare in qualuqnue sezione senza dover fare ritorno alla home page. La descrizione di ogni singolo evento censito consente di farsi un'idea completa delle circostanze su ognuno di essi, anche per quelli meno noti. La possibilità di consultare mareriale fotografico, giornalistico e archivistico è un grande vantaggio per chiunque abbia la necessità di svolgere una ricerca approfondita. Molto utile l'opzione che consente di scaricare la scheda descrittiva della singola strage in formato pdf, anche se non lo si può fare per ognuna di esse. Un difetto riscontrato è l'impossibilità di tornare alla pagina iniziale tramite il menù principale che permette di raggiungere qualunque parte del sito, come detto, ma non la home page. Nel complesso si tratta di un valido stumento.

URL: https://www.straginazifasciste.it/?lang=it
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: Leonardo Tellini
Immagine:
Data della recensione: 16 ottobre 2023


Titolo:

Briganti in provincia di Benevento

Temi:
Il sito raccoglie, in forma di collezione amatoriale di fonti primarie e secondarie, materiale relativo al brigantaggio post-unitario nella provincia di Benevento
Autori:

Fioravante Bosco

Contenuti e fonti:

Il sito è organizzato per categorie tematiche relative al brigantaggio in provincia di Benevento. Riguardo alle fonti primarie disponibili, si tratta prevalentemente di materiale fotografico in open-access, relativo alle bande di briganti operanti della zona e ai costumi popolari. E' presente inoltre una collezione, in ordine cronologico, di manifesti di ordinanze pubbliche, taglie e decreti delle nuove autorità, spesso accompagnate dalla foto del manifesto originale.
Interessante ma di scarsa ricercabilità la compilazione di una tabella con i dati salienti dei briganti noti (nome, cognome, data e luogo di nascita, soprannome, data e luogo di morte o esecuzione).
Accanto alle fonti primarie, c'è una corposa collezione di fonti secondarie di autori vari, non collaboratori del sito, che riguardano la storia del brigantaggio, la natura sociale del fenomeno ecc, che provengono da convegni di studi storici o da estratti di libri riguardanti il tema.

Funzionalità:

Il sito risente di un'impostazione alquanto datata, oltre che di un certo livello di amatorialità. Non è presente una barra di ricerca ma il materiale, che è comunque numeroso, è suddiviso in categorie accessibili tramite pulsanti. Mancano del tutto metadati e link interni che permettano di collegare o filtrare i materiali presenti.
Oltre alla suddivisione tematica proposta sulla barra di sinistra, è presente una suddivisione geografica del fenomeno del brigantaggio sia interno alla provincia di Benevento, suddiviso quindi per comuni e località significative, sia per regioni dell'Italia Meridionale, anche questo corredato da una miscellanea di commenti dell'autore, fonti secondarie e fonti primarie, in particolarmodo mappe storiche

Obiettivi e pubblico di riferimento:

Trattandosi prevalentemente di un'operazione (meritoria) di collezione di materiale e sistematizzazione di informazioni storiche con un focus molto preciso sulla storia di un territorio, il sito è rivolto ad un pubblico non specialista. Manca inoltre un apparato scientifico di ricerca attorno all'argomento, confinando quindi il progetto alla divulgazione. Bisogna aggiungere però che, mancando progetti scientifici sul tema, la collezione proposta dall'autore può risultare molto utile anche in sede di ricerca storiografica specialistica.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    2
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    1
Qualità grafica, impatto visivo:    1
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

Il sito sconta un alto livello di dilettantismo sia nella rpoposta scientifica sia nella progettazione web, che lo rende obsoleto e inadatto a ricerche approfondite. Come già detto però l'iniziativa personale dell'autore rimane interessante per la vastità dle materiale raccolto e collezionato a disposizione dell'utente.

URL: http://www.brigantaggio.net/index.htm
Tipologia: Analisi di dati
Firma: Davide Fiorini
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:

Centro Documentazione e Studi Cassinati

Temi:

Il sito nasce per contenere il formato digitale della rivista storica "Studi Cassinati", nonché gli aggiornamenti e gli eventi gestiti dall'associazione stessa.

Autori:

Ad oggi il presidente dell'associazione è Gaetano de Angelis Curtis, funzionario tecnico del Laboratorio di Storia Regionale presso l'Università di il web master invece è Giuseppina Usai.

Contenuti e fonti:

I contenuti sono relativi non solo al formato digitale della rivista trimestrale "Studi Cassinati", ma anche a libri e pubblicazioni esterni e precedenti all'associazione sempre riguardanti gli aspetti storico-culturali della zona della "Terra del lavoro" (zona compresa tra Marche, sud del Lazio e nord della Campania). 

Funzionalità:

Il sito di per sé, partendo dalla landing page, non è particolarmente complicato da navigare: tutte le informazioni del menu a tendina sono immediate e divise in categorie facilmente visionabili. la barra di ricerca permette sia la ricerca autonoma tramite parole chiave che un filtraggio in base al tipo di materiale (altri, archivio, comunicati stampa, eventi culturali, libri, pubblicazioni CDSC, senza categoria, studi cassinati e varie) che si vuole ottenere.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

Come scritto nel sito alla voce "Statuto", l'associazione "In particolare persegue le seguenti finalità:

  • raccolta, catalogazione e conservazione di opere, documenti e materiali di interesse storico, artistico e turistico locale;
  • ricerca, studio, divulgazione e promozione dei beni storici e culturali del territorio;
  • pubblicazione e diffusione, tramite una rivista a carattere periodico e con l’utilizzazione di strumenti informatici (siti e social network), dei risultati delle ricerche;
  • pubblicazione, come Editore, di volumi e libri;
  • collaborazione, supporto e assistenza con Amministrazioni locali e Associazioni in genere per attività di divulgazione culturale nonché elaborazione e realizzazione di piani di promozione storica, artistica e turistica, e di eventi culturali;
  • gestione di servizi culturali come biblioteche e musei."
Il pubblico di riferimento è rappresentato sia da professionisti del settore storico culturale, sia un pubblico più ampio, possibilmente collegato al territorio discusso.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    3
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    3
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    3
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

Tutto sommato positiva per essere una rivista molto specifica e settoriale.

URL: https://www.cdsconlus.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti secondarie
Firma: Alberto Fabris
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:

Museo del Brigantaggio di Itri

Temi:

Il Brigantaggio del Basso Lazio

Autori:

Sito realizzato dal Comune di Itri con il contributo della Regione Lazio

Contenuti e fonti:

Sito web che presenta il Museo demo antropologico del Brigantaggio di Itri (Lazio).

La sede: sezione in cui è possibile trovare un breve paragrafo nel quale viene spiegata la storia degli edifici pubblici che accolgono il museo, recuperati, ampliamenti e riadattati a fini culturali.

Gli obiettivi: favorire un atteggiamento riflessivo attraverso ricerche e documentazioni (svariati ambiti, dalla vita politica e sociale a quella militare e religiosa, dal campo delle arti a quello della criminologia).

Le scelte metodologiche e l'allestimento:

I percorsi espositivi:

L'archivio:

Gli itinerari guidati:

Le attività didattiche disponibili:

Funzionalità:

.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

.

URL: https://www.museobrigantaggio.it/mission/
Tipologia:
Firma: Annachiara Baratto
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:

Il brigantaggio - un problema post unitario

Temi:

Brigantaggio post unitario nel Regno di Sardegna

Autori:

Archivio di Stato di Torino

Contenuti e fonti:

La pagina si presenta come sezione all'interno dell'ampio sito dell'Archivio di Stato di Torino. Questa sezione è dedicata alla presentazione della "Raccolta Caviglia", ovvero una raccolta di fonti documentarie e visive sul fenomeno del brigantaggio nel Regno di Sardegna nei primi anni Sessanta dell'Ottocento. In particolare, le fonti documentarie riguardano la corrispondenza tenuta dai fratelli Chiaperati (Alfonso, Ferdinando e Michele) tra 1864 e 1866, periodo in cui essi parteciparono al drammatico episodio della guerra al brigantaggio in qualità di ufficiali. A fianco della corrispondenza troviamo anche fonti fotografiche i cui soggetti sono più genericamente briganti catturati e fatti posare per immortalare l'evento. Inoltre, sul retro delle foto sono indicate le informazioni anagrafiche dei soggetti così come, in taluni casi, le date di esecuzione o di incarcerazione. 

Funzionalità:

La pagina permette di visualizzare il fronte delle fotografie della Collezione a cui sono annesse, sotto forma di testo, le informazioni che troviamo sul retro. 

Obiettivi e pubblico di riferimento:

Utenza ampia, non necessariamente specializzata e/o qualificata. 

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    2
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    1
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    2
Qualità di apparati descrittivi e guide:    2
Giudizio complessivo:

.

URL: https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/percorsi-tra-le-carte/storie-d-archivio/brigantaggio-meridionale/#risorse
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Presentazione/visualizzazione di dati
Firma: Maikol Ariabis
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:
PONTELANDOLFO NEWS
Temi:
Pontelandolfo news 
Autori:
Dalla landing page, bisogna cliccare in alto a destra le "tre linee" che fanno aprire il menù. 

Cliccando "Chi siamo", scopriamo chi è l'autore del sito web.

Dopo una serie di citazioni, troviamo il nome dell'ideatore, ovvero Renato Rinaldi. Nato a Cassino (FR) è Docente di materie giuridiche ed economiche e Ufficiale della Marina Militare. Non ha titoli sulla tematica trattata, ma è un appassionato ricercatore id Storia locale, in particolare, l'eccidio di Pontelandolfo del 14 agosto 1861.

E' anche presente il suo contatto email se si volesse contattarlo.

In suo supporto, c'è Andrea Santopietro, beneventino, Studente di Ingegneria Informatica presso L'Università del Sannio e webmaster. Egli è il cofondatore e aiuta Rinaldi, gestendo e organizzando il sito web.

Tornando sull'elenco del menù, invece, si può cliccare la voce "Collaboratori". In questo spazio, troviamo i nomi, con i rispettivi incarichi, di chi contribuisce all'aggiornamento del sito. Cliccando su ogni nome, possiamo legge una breve biografia di ciascuno di loro.

Contenuti e fonti:

Nell'area di nostro interesse, possiamo trovare molte fonti primarie. Queste sono presentate in stile collezionista. 

Funzionalità:

.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L'obiettivo non è dichiarato. 

Tuttavia, si può desumere che: innanzitutto, Pontelandolfo news serve per promuovere le attività della piccola località campana. Inoltre, sulla voce "Info", sempre nel menù, vi sono gli indirizzi e, per certi, i contatti dei principali servizi e Ospitalità del paese (es. A.S.L. Presidio di Morcone, Ufficio Postale, la scuola dell'infanzia,...).

Riguardo alla tematica di nostro interesse, invece, si può presupporre che si voglia mostrare in pubblico dominio, gli eventi nel Meridione postunitario generali e particolari (come i fatti di Pontelandolfo del 1861).

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    2
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    2
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    3
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    2
Giudizio complessivo:

Quello tra le mani, è un lavoro fatto da dilettante e la ricerca della fonti è abbastanza dispersiva all'inizio. Non è un progetto di digital history, ma lavoro di appassionati. Il lato positivo è che, chi lo fa per passione, può trovare materiale inedito e particolare, o dà spunto a saggi e/o sitografie di interesse.

URL: https://www.pontelandolfonews.com/
Tipologia: Presentazione/visualizzazione di dati
Firma: Bortolussi Marco
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:
Il brigantaggio 
Temi:

Il fenomeno complesso del brigantaggio postunitario, definito nei libri di storia come un problema di delinquenza comune per tanti decenni, inquadrato nella cornice della “questione meridionale”, spina nel fianco di un nuovo Stato, nato sotto la spinta di fortissimi interessi politici ed economici.

Autori:

Museo Laboratorio della Civiltà Contadina è un museo etno-antropologico di Matera, ed è situato nell'antico rione dei Sassi. Il Museo è stato realizzato da Donato Cascione, scrittore e poeta italiano ed è gestito dall'omonima associazione culturale (ODV-ETS).

Contenuti e fonti:

Vetrina dedicata al brigantaggio postunitario, una serie di testimonianze dirette.
I briganti di ieri (corto sul brigantaggio post-unitario)Il brigantaggio secondo un giovane bracciante materano del 1861.
Realizzato dagli alunni della 5C del VI Istituto Comprensivo di Matera, A.S. 2012/2013

Carmine Crocco, il “generale” dei briganti (da “Il brigantaggio in immagini” di C.Palestina – Ed. Litostampa Ottaviano-Rionero)

Fonti primarie e secondarie



Funzionalità:

Articoli, gallerie di immagini, articoli, testi.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

....

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    3
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    2
Qualità grafica, impatto visivo:    2
Rilevanza del tema:    2
Ricchezza dei contenuti:    2
Qualità di apparati descrittivi e guide:    2
Giudizio complessivo:

...

URL: https://museolaboratorio.it/?s=brigantaggio+introduzione
Tipologia:
Firma: Luciana D'Avanzo
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:

Policlic

Temi:

I temi sono molteplici e riguardano anche fatti di attualità con particolare attenzione alle are di storia, diritto e politica.

Autori:
Essendo un'associazione sono molteplici le persone che prendono parte al progetto. In particolare cito William De Carlo che è il direttore editoriale, Francesco Finucci come data analyst e Maria Luisa Stomeo ossia la responsabile dell'editing. 
Contenuti e fonti:

Il sito è strutturato in diverse aree tematiche con contenuti in formato digitale accompagnate da immagini a supporto. E' possibile, una volta scelto il tema di interesse, avere accesso alle ricerche dell'autore scelto con a seguito dettagliate fonti bibliografiche.

Funzionalità:
La landing page presenta un'interazione relativamente semplice e anche il sito è relativamente scorrevole da navigare. La sua struttura presenta un esiguo menù con a fianco una barra di ricerca per filtrare l'area tematica di interesse.
Obiettivi e pubblico di riferimento:

Il sito è ad accesso libero e abbraccia principalmente universitari, ma anche un ampio pubblico di utenti non specializzati in materia storica.

L'obiettivo è di creare una piattaforma (anche internazionale) di riflessione online  con libertà di pensiero tra gli utenti. Questi ultimi però devono presentare un tipo di riflessione intellettuale e saper motivare i propri punti di vista con analisi dettagliate e scindendo chiaramente dal loro orientamento politico. 

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    3
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    3
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    3
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:
Pur non trattandosi di un progetto di Digital History alcune aree tematiche le ho trovate piuttosto interessanti. Il sito nei suoi temi principali può essere oggetto di consultazione per diletto o per un lavoro di ricerche superficiali.
URL: https://www.policlic.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti secondarie
Firma: Davide Bidinot
Immagine:
Data della recensione: 17 ottobre 2023


Titolo:

Noi Partigiani - Memoriale della Resistenza Italiana

Temi:

Il progetto ha l'obiettivo di raccogliere delle interviste video, realizzate sia recentemente che in anni passati e quindi custodine negli archivi, con protagonisti uomini e donne che presero parte alla Resistenza contro l'occupazione nazifascita dell'Italia del periodo 1943 - 1945, nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Il sito mette a disposizione le parole di settecento partigiani, offrendo la possibilità agli utenti di guardarne il viso e ascoltarne la voce mentre raccontano la propria storia, garantendo così alla collettività l'accesso alle loro testimonianze.

Autori:

Il progetto nasce nel 2019 per volontà dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), su proposta di Gad Lerner e Laura Gnocchi.

Contenuti e fonti:

Il sito raccoglie le testimonianze dirette di donne e uomini che hanno vissuto in prima persona la Guerra di liberazione combattuta contro le forze della Germania nazista e della Repubblica Sociale Italiana. Il materiale video presente all'interno nel progetto risale sia agli anni immediatamente precedenti alla pandemia che a quelli più remoti, a seconda dei casi. Si tratta duqnue di un patrimonio di interviste dirette ai partigiani.

Funzionalità:

Il sito ha una struttura semplice e chiara: la home page è caratterizzata da un mosaico costituito dalle foto delle persona intervistate. Posizionando il cursore sopra ad un'immagine compaiono nome e cognome di colui che in essa è ritratto e cliccando, si viene direttamente ricondotti alla videointervista dell'interessato (ogni testimonianza ha durata variabile). Si possono utilizzare delle opzioni di comando situate in alto a destra: il primo è un filtro con cui si possono consultare le testimonianze a seconda delle varie Regioni italiane e in base al genere. Abbiamo poi il comando "menù" che consente l'accesso al menù principale del sito, strutturato a tendina e diviso in due colonne, la prima delle quali divide serve per accedere ai vari contenuti e all'elenco completo dei partigiani intervistati, mentre la seconda permette di raggiungere la parte del sito in cui viene spiegata la genesi del progetto. Il terzo e ultimo comando consente di effettuare la ricerca di una specifica testimonianza.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L'obiettivo è creare uno scrigno, come riportato sul sito stesso, che possa contenere il maggior numero possibile di testimonianze dirette dei partigiani che abbiano preso parte alla Resistenza contro il nazifascismo in Italia, in modo da custodirle, tramandarle e renderle fruibili alla collettività. Il progetto è rivolto sia a personale qualificato che abbia la necessità di utilizzare il materiale a scopo di ricerca che alle persone comuni e ai giovani, come viene specificato nella sezione "Il progetto" del sito stesso.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

Il sito risulta navigabile in maniera scorrevole, grazie alla struttra intuitiva e semplice con cui è stato plasmato. La grafica non è particolarmente elaborata, ma il mosaico creato con le immagini dei vari protagonisti delle interviste che compare immediatamente nella pagina principale, garantisce all'utente un impatto visivo particolarmente piacevole e significativo. Le videointerviste non sempre sono realizzate in modo professionale, ma ciò non costituisce assolutamente un problema per la loro consultazione che risulta sempre chiara e facile da mettere in pratica. Dato l'elevato numero di interviste, particolarmente utili sono le opzioni che consentono di circoscrivere la ricerca alle singole Regioni, oppure di effettuare una ricerca che conduca immediatamente ad una singola e specifica intervista. Dei comandi appena citati, l'unico difetto, riscontrato al momento della consultazione, risulta essere l'impossibilità di accedere all'elenco delle testimonianze dei partigiani del Friuli Venezia Giulia tramite il filtro che permette la visualizzazione in base alla Regione desiderata. Nel complesso si tratta di un ottimo sito, all'interno del quale è possibile accedere a materiale molto importante dal punto di vista storico e culturale.

URL: https://www.noipartigiani.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: Leonardo Tellini
Immagine:
Data della recensione: 19 ottobre 2023