Titolo:     

Cook-Voyage Collections at the Pitt Rivers Museum

Temi:     

Il sito si propone di fornire una descrizione e un elencazione precisa di tutti gli strumenti e oggetti da collezione ottenute dai famosi viaggi del Capitano James Cook nell'oceano pacifico, contenute nel "Pitt Rivers Museum" dell' università di Oxford. L'intento del sito è di fornire una catalogazione degli oggetti contenuti al suo interno e fornire ulteriori dettagli, al pubblico, sulla storia di come gli oggetti sono arrivati fino ai giorni nostri e del museo.

Autori:     

Il sito si basa su due siti web precedenti ("Forster Collection" (2001) e "Pacific Pathways" (2003)), che sono stati finanziati da Jerwood/MGC Cataloging Grants Scheme 1997–98 (supportato dalla Museums & Galleries Commission, la Jerwood Foundation e il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport); e l'Innovation Awards Scheme of the Arts and Humanities Research Boar. Sito web sviluppato da Sunnymedia Ltd, Oxford, Regno Unito.

 Contenuti e fonti:     

Nella prima parte della home page, al fine di introdurre l’utente ai contenuti del sito web, viene offerta un'introduzione sugli oggetti ottenuti nei grandi viaggi di esplorazione nell'oceano Pacifico del Capitano Cook in custodia al "Pitt Rivers Museum" e sulla destra della schermata viene presentato un esempio di questi oggetti costuditi all'interno del museo. Dopodiché, sempre nella medesima pagina vengono spiegati i motivi che hanno portato alla realizzazione del progetto stesso, a quale tipo di pubblico vuole rivolgersi e quali siano i finanziatori che hanno reso la costruzione del sito stesso. 

Nella pagina the Collectors vengono presentati i primi collezionisti storici di questi oggetti: Joseph  Banks, Johann Reinhold Forster e Johann George Adam Forster. Le loro storie personali e il loro coinvolgimento nelle esplorazioni del Capitano Cook. Infine, assieme alla biografia dei collezionisti, vengono mostrate 2 immagini che raffigurano i protagonisti a cui viene dedicata la pagina.

Dalla voce the Collections l'utente entra nel vivo della questione sul come questi reperti esotici sono giunti fino a noi. Descrivendo in due paragrafi le collezioni di Banks (composta da ventisette oggetti provenienti da Tahiti e dalla Nuova Zelanda che raccolse durante il primo famoso viaggio di Cook nel Pacifico sull'Endeavour nel 1768-1771 e che inviò al suo vecchio college di Oxford, Christ Church. Di fatto nel 1860, la maggior parte della collezione fu trasferita in prestito al Museo universitario di recente fondazione e da qui alla Collezione Pitt Rivers dove arrivò a metà degli anni Ottanta dell'Ottocento) e quelle dei Forster (La collezione Forster a Oxford è stata selezionata da Reinhold Forster e suo figlio George da un numero molto maggiore di oggetti che hanno acquisito durante il secondo famoso viaggio di Cook nel Pacifico nel 1772-1775. La collezione fu inviata a Oxford nel gennaio 1776, insieme a un manoscritto "Catalogo delle curiosità inviato a Oxford", e ospitata all'Ashmolean Museum fino al 1886, quando fu trasferita al Pitt Rivers Museum). Nella medesima pagina, anche qui, viene mostrata, un immagine raffigurante una foto della sezione tahitiana della mostra speciale del Museo "Dalle isole dei mari del sud, 1773–4", per porre un' esempio, agli occhi dell'utente, di come sia composta una sezione interna del museo inerente ai viaggi esplorativi di Cook.

Nella pagina the Objects vengono rimportati una catalogazione di immagini raffiguranti gli oggetti all'interno del museo e divisi in sezioni in base alla provenienza di tale oggetto (L'isola di Pasqua, Nuova Caledonia, Tahiti etc..). Dopodiché, l'utente ha la possibilità di interagire con tali immagini per poter conoscere e scoprire ulteriori dettagli sull'impiego, le misure e altro ancora di tale oggetto. Da questa interazione si accede alla banca dati dell'oggetto dove si possono accedere a due ulteriori voci: Plant Fibre Identification Report e Museum database entry (anche se la prima voce compare in specifici oggetti e non su tutti). Dalla prima si aprirà un documento PDF che può essere scaricato e dal secondo si aprirà una nuova finestra (http://objects.prm.ox.ac.uk/pages/PRMUID25507.html) nel quale viene descritto la funzione di tale oggetto e in quali parti degli scritti, dei diari di esplorazione dei viaggi di Cook, compare. Malauguratamente, il sito permetterebbe anche di caricare  altre immagini, ma nel momento in cui si tenta di interagire con una di esse non si riesce a visualizzarle.

Nella pagina History viene presentata una cronologia degli eventi più importanti nella storia delle collezioni Banks e Forster, ora ospitate presso il Pitt Rivers Museum dell'Università di Oxford. La cronologia include informazioni su donazioni, mostre, prestiti, pubblicazioni e nuove scoperte. All'interno di questa cronologia, scorrendo la pagina, vi sono diversi link che rimandano al Museum database entry, nel quale vengono riportati articoli attinenti agli oggetti e al loro significato. Il tutto viene accompagnato da una serie di immagini che mostrano alcuni oggetti, sezioni e persone del museo.

La pagina Further Resources fornisce collegamenti PDF di alcune pubblicazioni chiave, ulteriori letture selezionate, una bibliografia completa di tutte le opere citate nel sito Web e la possibilità di accedere ad altri siti web che sono attinenti ai viaggia ed esplorazioni del capitano Cook.





 

  


 Funzionalità:     

La landing page presenta in modo chiaro e sintetico l’obiettivo del portale e permette un tipo di navigazione facile e intuitivo. 

La lingua è solamente inglese.

Il menù offerto non è il classico "menù a tendina" ma bisogna interagire per poter accedere alle pagine attinenti all'argomento su cui si vuole sviluppare il sito. Nel momento in cui si accede alle pagine del menù il sistema mantiene il menù stesso ed evita di aggiungere il tasto "back" per tornare alla schermata principale, dato che l'architettura del sito è fatta in modo semplice per permettere all'utente di non perdersi durante la navigazione. 

Si può interagire con le immagini all' interno di ogni pagina per, presumibilmente, avere una rappresentazione ingrandita dell'immagine, ma dico "presumibilmente" perché, dal tipo processore (in questo caso agendo con Windows) le immagini non vengono caricate e non è possibile avere una visuale migliore di ciò che viene presentato. Ma il problema non sussiste nel momento in cui si accede nel sito con un processore IOS (Apple) nel quale l'immagine si apre ingrandita e con annessa didascalia di ciò che viene rappresentato.  

Come già detto in precedenza, l'utente ha la possibilità di risalire alla visualizzazione degli oggetti tramite la pagina Objects in cui può andare ad interagire e conoscere ulteriori dettagli e articoli accedendo alla banca dati dell'oggetto. L'operazione potrebbe essere ancora più semplice con la barra di ricerca posta al di sotto di tutte le pagine ma questa risulta avere dei problemi di privacy (ovvero, nel momento in cui si vuole digitare un termine, ad esempio "Capitano Cook", la schermata fa apparire un avviso in cui "le informazioni che stai per inviare non sono protette, le tue informazioni saranno visibili agli altri utenti perché il modulo verrà inviato tramite una connessione non sicura) rendendo leggermente più lungo l'accesso alla fruizione dell'informazione che avevamo intenzione di trovare. 

Infine, vi è la possibilità di accedere al sito ufficiale del "Pitt Rivers Museum" cliccando sull'icona in alto a destra del museo, per poter così accedere liberamente su tutti i fronti e soprattutto nella pagina further Resources di accedere ad siti che hanno come argomento i viaggi del capitano Cook.




 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

L'obiettivo del progetto è chiaramente dichiarato e, come viene introdotto nella home del sito, è quello di riuscire a fornire ai ricercatori e al pubblico in generale l'accesso a tutte le informazioni che il Pitt Rivers Museum detiene sugli oggetti in sua custodia che sono stati raccolti durante i famosi viaggi nel Pacifico del Capitano James Cook (1728–1779). Al suo centro c'è un catalogo che collega ai record pertinenti nel database online del Museo. Il sito fornisce anche informazioni sui collezionisti: Joseph Banks, padre e figlio Reinhold e George Forster, la storia delle collezioni sotto forma di cronologia, ulteriori letture e una bibliografia.

 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         3
Qualità grafica, impatto visivo:         2
 Rilevanza del tema:         4
Ricchezza dei contenuti:         4
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         4
Giudizio complessivo:     

Sebbene, a primo impatto, il sito non si presenta con una grafica accattivante, colpisce molto per la sua semplicità e praticità destinata, come spiegata nella home page e alla luce dei contenuti proposti dalla banca dati, ad pubblico di riferimento che poteva essere dichiaratamente molto ampio, dagli studiosi di settore all'appassionato di storia. 

La schermata è facilmente intuitiva e permette di accedere alla pagine con il mantenimento del menù messo in risalto e facilmente accessibile da qualsiasi pagina in cui ci si trovi. Unica pecca e il mal funzionamento della barra di ricerca (in questo caso posta a piè di pagina) che non permette di accedere direttamente a ciò che si vuole cercare.

Il sito è esaudiente sul tema proposto ed offre un introduzione generale su come chi siano i collezionisti storici (Joseph  Banks, Johann Reinhold Forster e Johann George Adam Forster) e quali siano gli oggetti che sono tenuti al suo interno e come siano arrivati in ordine cronologico. Altro aspetto importante è la possibilità di usufruire di diversi portali d'accesso che trattano i viaggi nella pagina Further Resources permettendo di accedere ad altri siti inerenti allo stesso argomento e garantire all'utente un accesso a tutte le possibili banche dati disponibili sul web in merito all'argomento trattato e di poter scaricare altri documenti in formato PDF per un miglior approfondimento di ciò che si vuole andare ad analizzare. Purtroppo, come detto prima, per poter accedere ai file bisogna andare proseguire sul sito senza l'ausilio della barra di ricerca. 

Il sito finisce così per potersi adattare a numerose esigenze dell'utente: è possibile svolgere una ricerca che può essere semplicemente un'indagine nata per pur curiosità sugli oggetti al suo interno o sulla storia del perché sono finiti al museo, oppure approfondire i singoli oggetti in Objects accedendo al catalogo degli oggetti tenuti al suo interno e interagendo sull'immagine, l'apertura di una nuova pagina nel quale viene spiegato per filo e per segno le caratteristiche di tale oggetto e addirittura la pagina rimanda ad una voce Museum database entry nel quale si hanno ulteriori dettagli dai diari dei viaggiatori dell'esplorazione del Capitano Cook. Peccato solo che nel momento in cui si interagisce con tale immagine, la nuova pagina non ripresenta più la foto dell'oggetto e nemmeno le diverse prospettive offerte sulla destra della schermata (questo in un processore Windows, ma con IOS invece non vi sono problemi).

Complessivamente il sito è semplice e coinciso e il giudizio è positivo per un sito del 2013, ma poteva essere reso molto meglio nella qualità grafica che lascia abbastanza a desiderare e soprattutto dall'impossibilità di poter usufruire della barra di ricerca, ma data la grande semplicità con cui si può utilizzare il sito, si può anche passare oltre. Ho particolarmente apprezzato la possibilità da parte dell'utente di poter accedere a diversi siti per approfondire la storia di Cook e soprattutto avere la possibilità di scaricare documenti PDF di un determinato argomento. Intelligente la scelta di aprire un'altra finestra per poter accedere al database del museo senza perdere il segno di ciò che si aveva deciso di approfondire nella finestra del sito. Infine da ridefinire e riaggiornare la tabella cronologica degli oggetti giunti al museo, dato che nell'arco del tempo il museo sarà cambiato o avrà aumentato il numero di oggetti al proprio interno.

URL:      https://web.prm.ox.ac.uk/cookvoyages/index.php/en/index.html
Tipologia:      Presentazione/visualizzazione di dati
Firma:      Marco Lazzara
Immagine:     
Data della recensione:      7 febbraio 2023