Titolo:     

POSTCOLONIAL ITALY


Temi:     

Il progetto POSTCOLONIAL ITALY si presenta come una risorsa digitale che mira a catturare e documentare reperti storici del breve periodo coloniale italiano nello spazio pubblico e in luoghi materiali poco conosciuti presenti sia sul suolo italiano sia sul suolo delle ex colonie da contestualizzare attraverso una mappa geografica e da contestualizzare da un punto di vista storico.


Autori:     

Nella pagina “IL PROGETTO” è possibile apprendere che questa risorsa è un progetto nato da una  collaborazione tra due accademici che sono Daphné Budasz ovvero una dottoranda di ricerca presso l’European University Institute (EUI) situata a Firenze e Markus Wurzer che è un ricercatore post-dottorato presso il  Max Planck Institute for Social Anthropology di Halle an der Saale. Queste due figure le possiamo definire come i coordinatori di progetto. Non sono specificate altre figure se non i collaboratori che sono: Serena Alessi; Carmen Belmonte; Devorah Block; Elena Cadamuro, Serena Calaresu; Valeria Deplano; Moritz Deininger; Sebastian De Pretto; Marco Donadon; Livia Dubon; Nikolaos Mavropoulos; Elisabetta Pauletti; Alessandro Pes; Iris Pupella-Noguès; Eleonora Sartoni. Sono tutte figure che spaziano da accademici a docenti universitari e ricercatori.


 Contenuti e fonti:     

Il sito è scarno, poco ricco di contenuti e di fonti in quanto per ogni luogo, via o reperto materiale presente nel sito situati all’interno della mappa interattiva sono presenti solamente delle brevi descrizioni con alcuni cenni generali e poco approfonditi. Non sono presenti fonti digitali all’interno del sito.


 Funzionalità:     

La landing page della home si presenta chiara e semplice con il titolo scritto per intero in alto a sinistra. Alla destra del titolo è presenta una barra con le voci che vanno a comporre il sito che sono: “HOME”; “ESPLORA” che a sua volta presenta un menù a tendina in cui sono elencati alcuni luoghi imperiali del colonialismo fascista; “NEWS [ENGLISH]”; “IL PROGETTO”; “I COLLABORATORI”; “COME CONTRIBUIRE”. Scorrendo in basso è presente un banner con una descrizione della voce esplora, al di sotto di questo sono presenti dei banner con le stesse voci del menù a tendina che si rivelano essere un link che rimanda alla pagina del sito del luogo cliccato, ogni banner ha uno sfondo della città che lo rende gradevole alla vista.  Infine è presente di nuovo il link con il titolo del sito che rimanda alla home e la voce “CONTACT” con la mail.

Il sito web ha la possibilità di essere fruito sia in lingua italiana sia in lingua inglese.

Nella pagina “ESPLORA” salta subito all’occhio la mappa interattiva ovvero una GIS del patrimonio coloniale in Italia. La mappa permette di essere ingrandita o rimpicciolita, di spostarti e di cliccare su alcuni punti predefiniti all’interno della GIS. I punti presenti sono di colori diversi e sono descritti da una legenda scritta al di sotto di questa mappa. Cliccando sui punti si apre un banner in cui viene specificato il nome del reperto storico o del luogo materiale con una descrizione e con un immagine di sfondo, questa descrizione non è presente in tutti i banner e nemmeno l’immagine di sfondo. Vicino al titolo della mappa è presente un’icona che se cliccata apre une elenco di alcuni luoghi con tutti i reperti, vie e luoghi collegati con il patrimonio coloniale presenti all’interno del territorio nazionale. Questo elenco è interattivo in quanto cliccando sopra uno dei punti elencati si viene rimandati all’ubicazione esatta dentro la mappa e per ogni luogo specifico o via cliccando l’icona della freccia si è rimandati su Google Maps con l’indirizzo preciso. Interessante è la possibilità di condividere il GIS tramite “social media” ed e-mail. Infine l’ultima funzione è quella di poter espandere la mappa a schermo intero. Al di sopra della GIS è presente la stessa descrizione del banner della home. Alcune voci presenti nella parte inferiore della pagina risultano essere dei link: “MAPPA INTERATTIVA” rimanda a una pagina con “404: page not found”; “RETURN TO BLOG” ti riporta alla medesima pagina di esplora; “TRIESTE IMPERIALE” rimanda alla sezione dedicata alla Trieste imperiale. Alla fine della pagina c’è la possibilità di lasciare un commento.

In una qualsiasi delle pagine  presenti nel menù a tendina di “ESPLORA” la pagina web si presenta con un’immagine situata nella sezione alta della pagina, una piccola descrizione che recita il collegamento tra luogo e colonialismo. Sotto la descrizione troviamo la GIS con le medesime funzioni descritte nella sezione “ESPLORA” con una legenda che si trova sempre al di sotto della mappa. Sono sempre presenti anche i link della pagina “ESPLORA” con l’unica differenza è che al posto di “TRIESTE IMPERIALE” è presente un altro luogo e infine si trova la possibilità di lasciare un commento. Altra differenza è che sotto la legenda è presente l’autore o gli autori della pagina e un link che rimanda ai collaboratori. Questa struttura è identica per ogni pagina presente nel menù a tendina.

All’interno della sezione delle “NEWS[ENGLISH]” possiamo trovare delle notizie inerenti al sito web o ai collaboratori del sito in lingua inglese.

La pagina “IL PROGETTO” descrive le caratteristiche di questa risorsa di storia digitale. Nella sezione “I COLLABORATORI” vengono nominati tutti i membri che hanno contribuito alla riuscita di questo sito con una piccola descrizione lavorativa per ogni membro.

Infine è presente la pagina “COME CONTRIBUIRE?” in cui viene descritto come poter supportare questo progetto.  


 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

Questo progetto di storia digitale si pone l’obiettivo di documentare le tracce materiali del colonialismo italiano nelle città italiane e nelle ex colonie e di marcare queste tracce all’interno di una mappa digitale interattiva. Il pubblico a cui questo progetto fa riferimento dopo un’attenta analisi è sicuramente un pubblico più generalista e persone appassionate di storia o curiose di questa tematica ma non ad accademici o studenti universitari a causa delle scarse fonti e contenuti.


 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         2
Qualità grafica, impatto visivo:         3
 Rilevanza del tema:         2
Ricchezza dei contenuti:         1
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         3
Giudizio complessivo:     

Nel complesso il progetto “POSTCOLONIAL ITALY” si rivela essere un progetto ancora acerbo e poco sviluppato a causa innanzitutto della mancanza delle descrizione per ogni punto interattivo all’interno della mappa, non è stato immesso all’interno della GIS nessun luogo, nessuna via o reperto collegato al colonialismo riguardante alle ex colonie italiane. Il fatto che è presente solo per alcune descrizione l’immagine di sfondo la trovo una lacuna del progetto, parlando di luoghi è necessaria una presenza di foto o video in cui viene fatto vedere o ripreso il luogo. Un altro motivo è la mancanza di fonti a cui poter far riferimento in caso un fruitore del sito volesse approfondire uno dei punti presenti nella mappa, questo sicuramente può non interessare a un pubblico generalista che probabilmente è il pubblico a cui il sito fa riferimento e non a un target più esperto in settore ma con una tematica simile in cui si vuole collegare il colonialismo italiano a materiali poco conosciuti è un grave mancanza la possibilità di non poter approfondire o consultare delle fonti storiche. La mancanza di pagine specifiche dei punti interni alla GIS con supporto audio/video e approfondimenti dei luoghi, vie e reperti e link che rimandino a queste ipotetiche pagine specifiche è sicuramente una carenza non indifferente che va sempre di più a sottolineare la mancanza e la povertà di contenuti presenti nel sito. L’architettura del sito è ben sviluppata e la parte grafica è semplice ma piacevole, lodevole è il fatto che si possa far uso del progetto sia in italiano che in inglese così da poter permettere di allargare la platea di utilizzatori. Il sito è intuitivo e semplice nella sua navigazione tranne per la comprensione da un punto di vista grafico dei link presenti in alcune sezioni del sito, si poteva ovviare il problema banalmente utilizzando un font più specifico e rendendo in grassetto la parola. Il GIS è la componente più interessante del progetto e sicuramente la più riuscita, di facile fruizione in quanto si basa sulla mappa di Google Maps che è un sito che tendenzialmente ogni persona conosce e sa utilizzare. Per come è impostato il progetto ritengo che l’interattività nella mappa è funzionale e a servizio della mappa.


URL:      https://postcolonialitaly.com/
Tipologia:     
Firma:      Ledjo Jella
Immagine:     
Data della recensione:      8 febbraio 2023