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Il sito si propone di indicare su una mappa e presentare una descrizione delle fosse comuni che si possono trovare nei territori della ex-Jugoslavia, segno tangibile dei crimini di guerra avvenuti tra il 1991 e il 1999. |
Autori: |
Bitter Land è un progetto del BIRN (Balkan Investigative Reporting Network), a sua volta un insieme di progetti volti a supportare (tramite fondi europei) e migliorare "the quality and professionalism of journalism in the Western Balkans and Türkiye". BIRN è composto da numerosi giornalisti, editori, cameramen, traduttori et alt. provenienti da diverse parti degli stati balcanici, visualizzabili in "about BIRN". L'"about us" di Bitter land (che si trova solo in fondo alle schede dei luoghi), invece, non presenta informazioni su chi ha lavorato al progetto. |
Contenuti e fonti: |
Il progetto contiene informazioni su 42 fosse comuni presenti nei territori della ex-Jugoslavia. Il sito si presenta con una mappa dei territori balcanici e a sinistra di essa la lista delle fosse comuni. Cliccando sulla mappa o sulla lista è possibile aprire una pagina in cui è indicata la località, il numerosi di cadaveri identificati, il periodo di esumazione dei corpi, i casi giudiziari della ICTY (International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia) coinvolti, una colonna di testo in cui si descrive la fossa comune e la sua storia, un archivio di immagini. Dove presente, le registrazioni delle testimonianze di sopravvissuti o testimoni dei massacri e un collegamento ad altre storie documentate dal BIRN. In cima alla pagina sono visibili, sempre se presenti, anche delle foto e dei filmati fatte da un drone per mostrare la particolare area di riferimento a 360 gradi. Le fonti su cui si basa il progetto sono principalmente primarie, in particolare Bitter land utilizza i documenti prodotti per il tentativo di insabbiamento dell'operazione durante la guerra, le registrazioni delle testimonianze dei sopravvissuti o di testimoni oculari durante i processi contro gli esecutori materiali e non e altri articoli, siti o report visionabili in fondo alle pagine nella sezione "Resources". Inoltre fa uso dei dati di svariate associazioni umanitarie, nazionali ed internazionali, come da loro stessi scritto: "BIRN relied upon and cross-referenced data from the International Criminal Tribunal for the Former Yugoslavia, the International Commission on Missing Persons, the International Committee of the Red Cross, the Missing Persons Institute of Bosnia and Herzegovina and other organisations that were involved in the process". |
Funzionalità: |
Il sito non ha una vera e propria Landing page, ma dà comunque un'immediata spiegazione, tramite un video, del contenuto offerto. Bitter land permette all'utente di interagire con la mappa, ingrandendola e restringendola in base ai propri bisogni. I luoghi sono indicati con un cerchio rosso e sono di varia grandezza, ad indicare il numero di vittime ritrovate ed riesumate in quel punto specifico. Se la mappa è stata ingrandita abbastanza, si può utilizzare la colonna a sinistra "Locations" per spostarsi più velocemente e senza dover cercare autonomamente. Passando alle pagine specifiche delle fosse comuni, il sito permette di ascoltare le testimonianze avvenute durante i processi contro criminali di guerra nella sezione "Testimonies/voices", la quale porta ad una pagina di Soundcloud. Le "Resources" e i "court cases" sono una serie di link che portano l'utente ad altri siti del progetto BIRN o a siti correlati (ad esempio i court cases rimanderanno ad una pagina dell'ICTY con le informazioni sui criminali di guerra ai quali si accusa il massacro e/o l'occultamento dei cadaveri in quella particolare zona). |
Obiettivi e pubblico di riferimento: |
Obbiettivo del sito è di mappare e catalogare, attraverso un approccio multidisciplinare, e soprattutto ricordare e commemorare questi luoghi, come da loro descritto nel "about us" : " BIRN visited and filmed all the 42 largest mass graves in the former Yugoslavia in the autumn of 2020 and early 2021 and established that only 12 had some kind of plaque or memorial marking the site as a place where people were buried during wartime. The graves are usually only marked in areas where the people living nearby belong to the same ethnic group as those who were buried there. In areas in which the majority of the local population is from the same ethnic group as the killers, any attempt to create a memorial is denied. At some of them, even annual commemorations are not allowed.". Non viene specificato quale sia il pubblico di riferimento per questo progetto, ma visto il sostegno economico e la co-fondazione dell'Unione Europea e la semplicità del sito, si può ipotizzare che sia stato creato non solo per essere consultato da studiosi o figure professionali ma anche per un pubblico ben più ampio, con lo scopo di mettere alla luce e creare una visione comprensiva di "the largest such cover-up operation in Europe since World War Two". |
Architettura web, chiarezza, navigabilità: |
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Accessibilità e ricercabilità dei dati: |
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Qualità grafica, impatto visivo: |
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Rilevanza del tema: |
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Ricchezza dei contenuti: |
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Qualità degli apparati descrittivi e delle guide: |
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Giudizio complessivo: |
Il sito è facilmente consultabile (in quanto gratuito) e navigabile e il quantitativo di fonti primarie e secondarie è notevole, ma solo se si ha una conoscenza adeguata dell'inglese, in quanto unica lingua presente oltre all'albanese e al bosniaco. Altra pecca che mi trovo costretto a sottolineare è che per quanto le registrazioni delle testimonianze sia accessibile, si incontra un altro ostacolo linguistico: mentre quelli che si suppongono essere i giudici e gli avvocati del tribunale parlano in inglese, i testimoni (elementi focali della registrazione) parlano nella loro lingua senza che vi sia una traduzione simultanea e/o udibile. Non si trovano particolari difficoltà a muoversi nel sito e anzi l'unione della mappa con la colonna dei luoghi permette un movimento sulla prima molto facilitato. Il sito è comunque molto giovane (nasce nel 2020), come indicato nell'"about us" deve ancora mappare tutti i luoghi in cui sono sepolti dai 50 ai 100 corpi (per ora ha mappato solo quelli contenenti più di 100) e quelli rimanenti per un totale di circa 1,600 fosse comuni, ma ha delle potenzialità sia come utilizzo per un excursus didattico (indirizzato a studenti delle superiori) sia nel suo complesso come sito di public history, relativo ad una parte della storia contemporanea che spesso viene tralasciata o volontariamente nascosta. |
URL: |
https://massgravesmap.balkaninsight.com/ |
Tipologia: |
Presentazione/visualizzazione di dati
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Firma: |
Alberto Fabris |
Immagine: |
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Data della recensione: |
24 October 2023 |
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