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Ricordare la città. Pietre d'inciampo, luoghi della memoria e realtà aumentata.

Temi:     

Ricordare le città. Pietre d’inciampo, luoghi della memoria e realtà aumentata è un progetto di Public History sviluppato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in partnership con la Comunità Ebraica di Venezia di Venezia e finanziato dalla Regione Veneto. Come espresso nel sito web alla pagina Le pietre d’inciampo & i luoghi della memoria, il progetto si propone di portare “alla vita” le pietre d’inciampo della città veneziana, quindi di riportare alla memoria coloro che furono deportati nei campi di sterminio durante il periodo nazi-fascista e cui sono dedicate le pietre d’inciampo di Venezia. La risorsa utilizza la tecnologia della realtà aumentata (AR) come uno strumento di interazione e visualizzazione per sviluppare una digital historical narratives, cioè una storia digitale che descrive e interpreta fatti storici. Il progetto, che si compone sia di un sito web sia di un’ app mobile, si configura come una piattaforma di realtà aumentata e public humanities per la città di Venezia e l’Europa e dal punto di vista tecnico è disponibile ad ospitare nuovi contenuti presenti anche in altre città italiane e europee. Come precisato nella pagina Pietre e luoghi, nel 2014 la città di Venezia ha aderito al progetto Pietre d’inciampo, a un anno di distanza dal censimento dei registri del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia che ha permesso di iniziare a scoprire gli indirizzi delle persone arrestate e deportate. Inoltre, il progetto nasce come progetto didattico e ha coinvolto gli studenti del Liceo Benedetti-Tommaseo di Venezia nella redazione di contenuti relativi alle pietre d’inciampo e ai luoghi della memoria presenti nel sito web e nell’applicazione mobile.

Autori:     

La risorsa tematica nasce nell’ambito del Master in Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Accedendo alla pagina Info del sito web (presente tra le voci del menu di navigazione) alla voce Team members sono indicati chiaramente i nominativi di coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: Fabio Pittarello, responsabile scientifico del progetto e professore di informatica presso Ca’ Foscari, Tommaso pellegrini, sviluppatore informatico, e gli umanisti digitali Alessandro Carrieri e Alessandra Volo.

 Contenuti e fonti:     

Il progetto si propone di offrire informazioni ed approfondimenti sulle vittime delle persecuzioni nazifasciste e coinvolgere emotivamente il pubblico. Ha proposto diverse testimonianze scritte dei deportati (fotografie, schede personali, certificati, targhe, liste di trasferimento). La risorsa raccoglie, inoltre, le biografie delle vittime, presenta un buon apparato iconografico, un diagramma per mostrare una serie di informazioni e dati sulle vittime, una mappa geografica e un link al download dell’applicazione mobile per smartphone con sistema operativo android. Come spiegato dagli autori in una conferenza del 31.01.2022 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il progetto ha seguito principalmente tre fasi: la selezione delle pietre d’inciampo e dei luoghi della memoria di Venezia, un’attività di ricerca documentale, l’individuazione degli archivi, delle biblioteche e database, e la consultazione di archivi della CDEC, dell’ ANPI di Venezia, dell’istituto Iveser della stessa città e quello della Yad Vashem, oltre che giornali e riviste online.

All’interno del sito si naviga facilmente attraverso il menu a più voci: home page; info, pietre e luoghi, mappa, inizia esperienza, contatti e un pulsante di cambio lingua (italiano/inglese). Nella home viene posto subito in evidenza il contenuto del progetto, ossia l’uso della tecnologia della realtà aumentata per riportare alla memoria le vittime del nazismo e del fascismo. Scorrendo la homepage, uno slider permette di accedere alla pagina delle pietre e dei luoghi della memoria (la stessa presente alla terza voce del menu). Scorrendo ancora nella landing page l’utente può venire subito a conoscenza dei dati numerici delle pietre e dei luoghi della memoria e le città coinvolte. La pagina info intende specificare di cosa si occupa il progetto, quali sono gli obiettivi, i curatori, i collaboratori e contiene due pulsanti relativi rispettivamente ad una guida sull’utilizzo della realtà aumentata e alle pietre d’inciampo e ai luoghi della memoria. La terza voce del menu riguarda le pietre d’inciampo e i luoghi della memoria: dopo una presentazione relativa al progetto delle pietre d’inciampo  e dei luoghi pubblici della memoria, viene precisato l’obiettivo dell’iniziativa delle pietre d’inciampo, ossia la commemorazione delle vittime e la novità che il progetto aggiunge grazie al percorso di AR per leggere la memoria urbana della città veneziana. Nella stessa pagina è presente un pulsante che, se cliccato, rimanda a una pagina dedicata alla lista delle città (per il momento Venezia) e la suddivisione in pietre e luoghi. Tale pagina è raggiungibile anche tramite il menu dalla voce pietre e luoghi > lista città. Cliccando sulla lista delle pietre d’inciampo si viene indirizzati a una pagina dove sono indicati i luoghi in cui sono collocate le pietre e i nomi dei deportati. Selezionando ciascun luogo si accede a una pagina ad esso dedicata: in un riquadro evidenziato con un colore diverso è riportata una testimonianza scritta, più sotto sono indicati i nomi delle vittime, l’immagine delle pietre e un pulsante che permette di ritornare alla pagina precedente, ossia alla lista delle pietre d’inciampo. Inoltre, è possibile cliccare su ciascun nominativo e in tal modo si raggiunge una pagina in cui viene riportata la biografia di ciascuno; molte di tali biografie sono state realizzate dagli studenti del liceo Benedetti-Tommaseo, e presentano l’indicazione della data di nascita, arresto, luogo di deportazione, fotografie delle vittime e una galleria di immagini delle pietre d’inciampo a loro dedicate e/o altre testimonianze come schede personali, certificati di “reduci dalla prigionia”, liste di trasferimenti e targhe. Dalla pagina relativa alla lista delle città è possibile selezionare la voce Luoghi della memoria, che rimanda ad una lista dei luoghi  pubblici della memoria: cliccando su ciascuno di essi, il sito indirizza a una pagina dedicata al luogo preciso, con indicazione di una testimonianza scritta e un pulsante che rimanda a una pagina di ulteriore approfondimento corredata di immagini (foto, schede del carcere, targhe..). Dalla voce Pietre e luoghi del menu è possibile anche raggiungere la voce data visualization: cliccando su di essa si apre una pagina contenente un diagramma che intende tradurre i dati e le informazioni delle vittime (tipologia di prigioniero, fascia d’età al momento dell’arresto, data di arresto, luogo di raccolta prima della deportazione, campo di concentramento e destino) in un contesto visivo (rappresentazione grafica): una soluzione accessibile che fornisce una chiara rappresentazione delle informazioni e le comunica in modo efficace. Dal menu è possibile accedere anche alla pagina mappa in cui è presente una mappa digitale che consente di visualizzare molteplici punti di interesse relativi alle pietre d’inciampo e ai luoghi della memoria di Venezia. La pagina inizia esperienza fornisce una guida completa ed esauriente all’installazione di un’ app di realtà aumentata denominata Ricorda la città per Android e un bottone per il download. Tale applicazione è stata realizzata con il fine di raccontare le vite, quindi le tragiche esperienze vissute dai deportati durante il nazifascismo attraverso la AR, cioè una forma di media nuova, coinvolgente e significativa. Infine, una sezione Contatti è dedicata agli utenti che desiderano mettersi in contatto con il team del progetto, i quali possono compilare i campi indicati e inviare un messaggio o contattare il team tramite social network. 

Alla realizzazione del progetto, dal punto di vista contenutistico, sono state fondamentali le fonti storiche primarie e secondarie, cioè documenti e testimonianze usate per trarre dati per strutturare la ricerca. Tra le fonti primarie figurano documenti scritti, fotografie, testimonianze scritte e orali, giornali e riviste, mentre le fonti secondarie sono tratte da opere storiografiche basate su un lavoro di ricerca e analisi delle fonti. Attraverso l’uso critico di entrambe le fonti è stato possibile interrogare, interpretare e ricostruire le vicende della deportazione e persecuzione a Venezia.

 Funzionalità:     

Il sito permette di navigare in modo semplice, fluido e intuitivo. Il menu è esplicativo e strutturato chiaramente: infatti, riesce a spiegare e indicare ciò che l’utente troverà una volta che avrà cliccato su un certo pulsante, e permette all’utente di orientarsi con facilità nel sito.

Dal menu di navigazione a partire dalla voce pietre e luoghi è possibile accedere alla pagina data visualization in cui è presente un diagramma realizzato con RAWGraphs.io che mostra alcune informazioni sulle vittime veneziane del nazifascismo cui è stata dedicata una pietra d’inciampo; si tratta di un tool di visualizzazione dati che rende possibile l’organizzazione, la gestione, quindi l’analisi dei dati.

Nella pagina mappa il contenuto della pagina stessa è presentato tramite un GIS, cioè un sistema che collega le informazioni dei luoghi geografici alle informazioni testuali in un ambiente digitale. Nello specifico, si tratta di una mappa digitale creata con Google My Maps, che permette di visualizzare la città di Venezia e aumentare o diminuire lo zoom con appositi pulsanti in basso a sinistra della mappa o con lo scroll del mouse. La mappa contiene diversi segnaposti selezionabili: cliccando su uno di tali punti di interesse compare una finestra con l’indicazione del luogo, la sua descrizione e un’icona con una freccia che, se cliccata, rimanda a Google Maps con la destinazione del luogo appena cercato e la possibilità di inserire la propria posizione al fine di raggiungerlo. La mappa, inoltre, può essere condivisa tramite alcuni social network o mail.

Il progetto nasce come una piattaforma mobile sulle pietre d’inciampo. Il sito web risponde all’idea di base del progetto di esplorare la memoria urbana di Venezia relativamente alle pietre d’inciampo e ai luoghi della memoria e all’obiettivo di divulgazione della storia, ma nel sito è assente l’uso della AR, che viene demandato all’installazione dell’applicazione (attualmente solo per sistema operativo Android), che costituisce la vera e propria esperienza di realtà aumentata.

L’app è stata costruita con apache cordova, un framework che consente lo sviluppo di applicazioni mobili. Inoltre, l’applicazione utilizza wikitude, un fornitore di tecnologia mobile di AR che fornisce agli sviluppatori un motore di rendering per visualizzare immagini o video o poligoni in uno spazio tridimensionale; conseguentemente, gli algoritmi di wikitude permettono il tracciamento di punti salienti di un’immagine o di un oggetto da una sorgente video (della fotocamera dello smartphone) e, una volta che si verifica corrispondenza tra l’immagine target e quella restituita dal flusso video della fotocamera, viene visualizzato il contenuto, quindi video, immagini, testi (gli stessi che sono presenti nel sito web alla voce pietre e luoghi). Dal menu dell’app è possibile accedere alle principali funzionalità dell’app stessa: la mappa delle pietre d’inciampo e dei luoghi della memoria, la vista AR, il pulsante di cambio lingua, un questionario relativo all’ esperienza utente e un pulsante di aiuto che offre un’alternativa di accesso nel caso in cui l’esperienza di AR non dovesse funzionare. Ciò che dà propriamente inizio all’esperienza di AR è la mappa delle pietre d’inciampo (segnate dal colore giallo) e dei luoghi della memoria e targhe commemorative (segnati dal colore verde) che consente la navigazione e la visualizzazione dei punti di interesse: una volta che si preme su uno di essi, ci si collega a quel punto e vi è la possibilità per l’utente di riposizionarsi nella mappa o di iniziare la navigazione. Durante l’esperienza virtuale l’utente che preme su un determinato punto di interesse, vedrà apparire nel proprio display i contenuti virtuali (fotografia del luogo della memoria o della persona commemorata e una narrazione  audio).

 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

L’obiettivo del progetto è chiaramente dichiarato e, come esplicitato nella pagina Info del sito, è quello di riuscire a coinvolgere emotivamente i fruitori, cioè cittadini e turisti per promuovere una migliore comprensione della storia delle persecuzioni e deportazioni nazifasciste. Come dichiarato nella presentazione del progetto, la risorsa mira a portare “alla vita” le pietre d’inciampo di Venezia commemorando coloro cui le pietre sono dedicate, applicando la tecnologia della realtà aumentata (AR). La risorsa guarda alla divulgazione della storia verso un pubblico ampio e differenziato. Di qui la finalità divulgativa della risorsa, oltre che memoriale. È un progetto che si rivolge in particolare alle giovani generazioni e usa la geolocalizzazione e la realtà aumentata per guidare i cittadini a determinare la posizione delle pietre d’inciampo e degli altri luoghi della memoria della città di Venezia e a fruirne i contenuti associati.

 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         4
Qualità grafica, impatto visivo:         5
 Rilevanza del tema:         4
Ricchezza dei contenuti:         4
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         5
Giudizio complessivo:     

La risorsa digitale complessivamente risulta innovativa, stimolante e ben progettata. Soddisfa l’obiettivo di divulgare la storia delle deportazioni nazifasciste coinvolgendo gli utenti. Il sito risponde ai criteri del responsive design, in quanto ottimizzato per schermi di ogni forma e dimensione. 

La landing page è chiara e semplice: risalta subito il contenuto principale del progetto, cioè la memoria pubblica delle vittime delle deportazioni attraverso la realtà aumentata. L’autopresentazione è concisa, immediata ed esauriente: è presente sia in sintesi in fondo alla home page a sinistra, sia in forma più estesa e dettagliata alla voce info. I contenuti all’interno del sito sono facilmente accessibili e reperibili; utile risulta specialmente la guida all’app Ricorda la città consultabile alla voce inizia esperienza.

Tra i vantaggi della risorsa figura in primo luogo la novità apportata dall’uso di un tecnologia moderna come la realtà aumentata. Inoltre, si ha la possibilità di fruire dei contenuti sia tramite il sito web sia attraverso l’app. Si presenta come un progetto multilingue in lingua sia italiana che inglese. La piattaforma permette di visualizzare i dati estratti da una grande quantità di fonti. L’AR abilita una forma di media e narrazione che lega il contenuto virtuale a luoghi particolari e consente una nuova esperienza di narrazione, che, come ha affermato lo scienziato informatico americano Ronald Azuma, noto per il suo contributo agli studi sulla realtà aumentata, è uno degli usi finali della tecnologia della AR.

Il sito web rispetta i criteri della user experience: ad esempio, indice di una progettazione chiara è l’assenza di eccessive spiegazioni nell’interfaccia, poiché questa risulta già di per sè facilmente accessibile e non ambigua.

Il progetto non presenta notevoli punti di criticità, ma si possono fare alcune osservazioni per contribuire a migliorare la risorsa. Una critica che potrebbe essere mossa è che lo spazio di AR nel sito web è assente, affidato all’applicazione mobile per il momento disponibile solo per Android. Un utente che accede per la prima volta al sito e legge nella home page nella sezione relativa al contenuto le parole Realtà aumentata si aspetterebbe uno spazio di esperienza virtuale all’interno del sito, invece tale percorso è presente solo nell’app. Una soluzione potrebbe essere quella di creare nel sito una pagina in cui si fa uso della realtà aumentata, creando ad esempio una galleria virtuale con le pietre d’inciampo e i luoghi della memoria o un visual tour. Un altro svantaggio è dato dall'assenza di una barra di ricerca nel menu o nell’header che avrebbe potuto dare un valore aggiunto alla risorsa per trovare velocemente le informazioni che un utente desidera. Nella pagina relativa al diagramma è presente il pulsante pietre d’inciampo che però non risulta attivo. Le immagini presenti nel sito web non sono scaricabili o condivisibili tramite social o mail. All’interno del sito si riscontrano poi alcuni errori grafici: alla pagina data visualization il titolo visualisation presenta un refuso; è presente un errore grafico anche nella parola Llista alla quinta immagine presente nella galleria della pagina biografica di Amalia e Lina Navarro cui si accede dalla pagina sulla pietra d’inciampo di Calle Orto, Cannaregio. Infine, nella pagina Pietre e luoghi è ripetuta due volte la stessa frase. Infine, non c’è la possibilità di condividere il materiale attraverso i social.

Dal punto di vista della realizzazione tecnica il progetto è stato ultimato e presentato nel 2022 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e prevede aggiornamenti periodici, quindi la disponibilità a ospitare nuovi contenuti.

URL:      https://mizar.unive.it/pietredinciampo/
Tipologia:      Presentazione/visualizzazione di dati
Firma:      Chiara Floriduz
Immagine:     
Data della recensione:      8 gennaio 2023