Titolo: |
|
Temi: |
La
biblioteca digitale DanteSources offre una rappresentazione semantica delle
conoscenze presenti nelle opere di Dante che non siano la Divina Commedia,
utilizzando il linguaggio standard RDF, raccomandato dal World Wide Web Consortium,
ovvero il W3C, nell’ottica di valorizzare al massimo le potenzialità e
l’accessibilità del web. Nel dettaglio, il progetto cataloga e consente di
visualizzare i dati inerenti alle fonti primarie, alle aree tematiche cui
afferiscono e agli autori citati da Dante nel Convivio, De vulgari eloquentia, Monarchia, Rime e Vita Nova, quest’ultima nei commenti di
Guglielmo Gorni e Domenico De Robertis,
per ricercare e mettere in evidenza i testi e gli autori ai quali Dante si è
ispirato durante la composizione delle sue opere. Inoltre, è particolarmente
preziosa e interessante la possibilità di individuare i luoghi del testo
dantesco in cui si richiamano determinate fonti di riferimento, secondo diverse
tipologie di citazione, ovvero citazione esplicita, concordanza stringente e
concordanza generica.
|
Autori: |
Gli autori del sito, con i
relativi collaboratori, si presentano subito in fondo alla home page alla voce CHI? dichiarando che DanteSources è il
risultato delle forze congiunte dell’ISTI-CNR di Pisa e del Dipartimento di Filologia,
Letteratura e Linguistica dell’Università della stessa città. Ciò viene subito
richiamato e confermato dal logo di ciascun ente, che rimanda ai rispettivi
siti istituzionali, garantendo autenticità a quanto attestato. Questo evidenzia
che la risorsa è particolarmente credibile e conferisce autorevolezza sia agli
occhi del lettore neofita che di quello specializzato, primo destinatario del
progetto.
Alla voce CONTATTI della barra
dei contenuti posta in alto si raggiungono
l’indirizzo, la e-mail e un riferimento telefonico dell’Istituto di Scienza e
Teconologie dell’Informazione “A. Faedo” del CNR di Pisa e del Dipartimento di
Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università, che danno la possibilità
di scrivere personalmente a coloro che scopriremo poi essere gli autori della
risorsa digitale. L’invito alla comunicazione con l’utente continua attraverso
una maschera accompagnata da un’accattivante domanda (“Ti abbiamo incuriosito?
Vuoi saperne di più? Scrivici!). Trovo questa strategia particolarmente
efficace perché volta a avvicinare l’interessato all’argomento, incoraggiandolo,
anche attraverso il colore rosso del pulsante INVIA messo in evidenza, a
richiedere informazioni, altrettanto disponibili alla pagina Facebook a sua
volta raggiungibile sempre dalla home
in basso a destra. Da qui l’utente sarà facilmente rimandato al social network
e a Whatsapp, dove si può digitare una domanda o chattare (con non meglio
specificate “persone”). L’intento di mantenere viva la comunicazione e dare un
volto che attribuisca chiara identità a DanteSources si coglie anche dalla presentazione del team
di autori, raggiungibile sia dal link alla già citata voce CHI? sia da PROGETTO-GRUPPO
nella barra dei contenuti. Da qui, un veloce rimando a un breve testo
introduttivo con titolo CHI SIAMO e glossa DIETRO LE QUINTE, per finalmente
incontrare, con ruolo e foto caratterizzanti, coloro che hanno realizzato la
risorsa digitale: due ricercatori del ISTI-CNR,
Carlo Menghini e Valentina Baralesi Lenzi, un dottorando in informatica
presso lo stesso Istituto e l’Università di Pisa, la collaboratrice alla
ricerca Paola Andriani e il professore ordinario dell’Università di Pisa Mirko
Tavoni. L’autorevolezza e credibilità degli autori e della risorsa sono
rafforzate dalle pubblicazioni, reperibili alla medesima voce della barra dei
contenuti, ma anche dalla citazione delle pagine Facebook di enti culturali e
di alta formazione che seguono il progetto sui social, tra i quali l’archivio
DaMA sempre dedicato a Dante.
|
Contenuti e fonti: |
I contenuti del progetto sono presentati
nell’apposita barra posta in alto nella landing
page .
La seconda voce è RICERCA la quale, compendiata da
un breve ma esaustivo testo sottostante, spiega in modo molto chiaro “Cosa puoi
fare” tramite l’applicazione, ovvero visualizzare le fonti utilizzate da Dante
nelle sue opere (eccetto la Divina Commedia ). È questo il cuore di
DanteSources.
Aprendo un menu a tendina, il lettore scopre, in un
ordine verticale che, a mio parere, è già un suggerimento metodologico, le
modalità di ricerca, ovvero per opera di Dante, per fonte primaria, per autore
citato e per tipo di citazione. Sempre agevolmente raggiungibile, la barra facilita
la navigazione e l’indagine dei materiali proposti. Inoltre, le voci del drop down menu sono sempre riprese e
commentate in fondo alla pagina con ulteriori indizi operativi, quale utile
bussola, soprattutto per un pubblico non specializzato che avrà sempre un
quadro di riferimento a portata di click.
Il risultato di ciascun tipo di ricerca, ottenuto attraverso
maschere che, in molti casi, consentono anche di selezionare le voci dal menù a
comparsa, è presentato in istogrammi dalla lettura immediata. Intuitivamente si
deduce la possibilità di visualizzare, anche numericamente, la quantità di citazioni
e la loro distribuzione nelle opere di Dante, semplicemente raggiungendo le
colonne del grafico con il puntatore del mouse. Una spiegazione più dettagliata
si otterrà cliccandovi sopra in successione: ecco i libri dell’opera dantesca
in cui il riferimento è presente ed anche i capitoli, il tutto completato da
una descrizione sottostante e dalla possibilità di esportare il grafico in CSV,
molto utile per lo scopo che la risorsa si prefigge, ovvero lo studio e la
ricerca.
Gli autori
di DanteSources dichiarano le fonti utilizzate in un’apposita bibliografia alla
voce PROGETTO, e sono edizioni critiche di illustri dantisti e, in alcuni casi,
degli autori stessi. Non è chiaro se siano state utilizzate anche le fonti
primarie dei manoscritti, magari per collazione, ma dubito, non essendo
specificato. Completa la barra dei contenuti l’elenco delle pubblicazioni, in
cui sono reperibili gli articoli scientifici, le tesi di laurea, i seminari e
il materiale multimediale riferiti a DanteSources, che confermano il pregevole valore scientifico del progetto e
il suo profilo internazionale, ribadito anche dal titolo di WINNER BEST DH TOOL
ottenuto nel 2015 e dalla possibilità di accedere alla traduzione in inglese
alla fine della barra, dopo la voce CONTATTI.
|
Funzionalità: |
Il sito è molto intuitivo da
utilizzare grazie a un layout sobrio ed essenziale della schermata di
presentazione, giocato sui toni del grigio, marcato in una gradazione più scura
dove è necessario mettere in evidenza alcune informazioni. Attraverso la barra
dei contenuti posta nella parte alta della home
page è possibile individuare subito i sottogruppi in cui si suddivide il
contenuto che, per quanto riguarda le voci RICERCA e PROGETTO, si dispiegano
subito in un menù a caduta, mentre per le PUBBLICAZIONI e i CONTATTI richiedono
di cliccare, scelta che sembrerebbe suggerire una gerarchia di priorità nel
raggiungimento delle informazioni e che può apparire poco pratica. Per il
resto, tutto risulta ordinato e fruibile perché la barra dei contenuti rimane
sempre visibile, qualunque altra pagina del sito si apra, permettendo così di
navigare avanti e indietro con grande facilità, avendo sempre sott’occhio
l’insieme degli argomenti. È
possibile effettuare più tipi di ricerca:
-
Per opera
dantesca, inserendo il titolo già indicato da un menù a caduta (molto
facilitante) che porterà ad un grafico riferito alla distribuzione delle fonti
primarie citate e alla possibilità di accedere al frammento della fonte
primaria, al tipo di citazione, all’autore e all’area tematica, eccezionale
risultato d’arrivo a completamento della finalità del sito.
-
Per fonte
primaria e per autore, cui si accede tramite una maschera che si completa
digitando le prime lettere del titolo o del nome, venendo poi rimandati al grafico
che visualizza il numero delle citazioni e invia a un secondo grafico con il
dettaglio, capitolo per capitolo
dell’opera dantesca prescelta. Lo stesso vale per area tematica, rendendo la
ricerca molto ordinata e dettagliata grazie alla chiarezza e ai colori con cui
sono realizzati i grafici.
-
Per
citazione delle fonti. In questo caso la ricerca è più elaborata e prevede
l’accesso direttamente dalle colonne dell’istogramma (una per ogni opera di
Dante), suddivise in aree di diverso colore che una legenda spiega essere
quelle delle citazioni esplicite, della concordanza stringente e della
concordanza generica. Basterà posizionare il mouse sull’area d’interesse per
conoscere, oltre al numero totale di citazioni, anche il parziale e il
dettaglio per libri e capitoli, tutto esportabile in CSV. Ottimo strumento
d’analisi per i ricercatori ma anche per chi semplicemente desidera
approfondire: infatti la facilità di accesso alle informazioni allarga il campo
di fruizione del sito anche a chi non è del mestiere.
-
Per tipo
di citazione. Attraverso un elenco alfabetico sono selezionabili i nomi
degli autori o dei personaggi citati. Alcune lettere della parte superiore
della barra però, non consentono di mantenere aperto il corrispondente elenco
dei nomi, rendendo di fatto impraticabile il rimando al link.
Personalmente ho
trovato meno chiara la modalità di ricerca Query offerta dalla maschera alla
voce SPARQL ENDPOINT, ma ciò è dovuto senz’altro alla mia poca esperienza nel
settore, motivo per cui non ritengo di dover segnalare ciò come un
disfunzionamento della risorsa. Lo è invece l’impossibilità di utilizzare,
almeno dal mio browser, le mappe proposte alla sezione CONTATTI e oscurate, con la spiegazione For development purpose only.
Nel complesso però
la risorsa digitale è di ottimo livello ed è organizzata in modo sistematico e
chiaro. Avrei solo dedicato una motivazione all’esclusione della Divina
Commedia dalle opere oggetto di ricerca, anche se il motivo è intuibile, ovvero
l’immensa mole di lavoro richiesta. Forse sarà affrontato in un secondo
momento, ma sarebbe da precisare.
|
Obiettivi e pubblico di riferimento: |
Uno strumento che offra
informazioni sulle fonti primarie utilizzate da Dante nelle sue opere: questo è
l’obiettivo del progetto, chiaramente dichiarato nel paragrafo CHE COS’ È della home page.
Sviluppato nell’ambito del PRIN
(2013-2016 ) “Per una Enciclopedia Dantesca Digitale”, DanteSources è una
biblioteca digitale che raccoglie, contestualizza e permette di visualizzare,
codificati dal linguaggio RDF, i dati relativi agli autori, alle opere e alle
aree tematiche cui fa riferimento il poeta fiorentino nel suo corpus e che sono riassunti dai numeri
in grassetto a metà pagina. Il lettore è subito catturato dal colpo d’occhio
delle cifre che evidenziano la rilevanza della ricerca.
Lo storico del progetto è
facilmente leggibile, attraverso due frecce laterali, alla voce STORIA DEL PROGETTO a fondo home page, da cui si evince la data
d’inizio, il 2013, la successione cronologica dell’ingresso di ciascuna opera
di Dante e lo stadio finale dei lavori, ovvero il 2016. La scritta “work in progress” lascia intuire che il
progetto non è completato ( manca infatti la Divina Commedia ) ma la domanda “to be continued?” fa dubitare del suo perfezionamento. Il sito
risulta comunque attivo e aggiornato sui social, specialmente Facebook, alla
data del 17 gennaio 2023.
Come si deduce da quanto finora
analizzato, il pubblico di riferimento è soprattutto specialistico, composto
cioè da studiosi del settore, ma la chiarezza espositiva del contenuto consente
anche ai meno esperti un’agevole consultazione, assicurando la perfetta
coerenza fra obiettivo dichiarato e contenuto offerto.
|
Architettura web, chiarezza, navigabilità: |
4 |
Accessibilità e ricercabilità dei dati: |
4 |
Qualità grafica, impatto visivo: |
4 |
Rilevanza del tema: |
5 |
Ricchezza dei contenuti: |
5 |
Qualità degli apparati descrittivi e delle guide: |
5 |
Giudizio complessivo: |
A mio parere la risorsa offre uno
strumento particolare per analizzare le opere di Dante con la prospettiva di
dare vita al mondo letterario e culturale in esse rappresentato come a una summa dell’eredità e del contesto in cui
furono scritte. Grafici ordinati e di immediata comprensione consentono al
lettore di riconoscere quei pilastri che concorsero alla formazione
intellettuale del Sommo Poeta e di riflettere sull’incidenza che ebbero nella
sua produzione letteraria. Ho apprezzato la cura grafica del sito, molto sobria
e funzionale alla distribuzione e fruizione dei contenuti e il suo essere
bilingue, offendo la traduzione in inglese che favorisce la diffusione
internazionale, in linea con gli intenti del W3C. Una home page curata spiega subito le caratteristiche e le potenzialità
della risorsa che si evidenziano nel dettaglio attraverso il pratico hot spot in
cui si scompongono le parti del dipinto di Domenico di Michielino, che ritrae
Dante davanti alla montagna del Purgatorio, posto al centro. |
URL: |
https://dantesources.dantenetwork.it/ |
Tipologia: |
Analisi di dati
|
Firma: |
Barbara Duria |
Immagine: |
|
Data della recensione: |
4 febbraio 2023 |
|