Titolo:     

Atlas of the Historical Geography of the United States


Temi:     

Questo Atlante digitale riproduce quasi la totalità delle 700 mappe del “Atlas of the Historical Geography of the United States” di Charles O. Paullin e John K. Wright del 1932.

Gran parte delle mappe, pubblicate per la prima volta nel 1932, sono state migliorate ed inserite in una mappa digitale del globp, ma con un focus preciso sugli Stati Uniti d’America.

Le mappe, che svariano su varie tematiche e linee temporali sono animabili, per rendere ancora più visibili i cambiamenti, e cliccabili, in modo da focalizzare l’attenzione su aree più o meno ristrette.


Autori:     

La home page non presenta una particolare sezione in cui siano indicate le singole persone che hanno lavorato al progetto.

Compaiono più volte alcuni loghi che ci indicano che il progetto è stato elaborato dalla Digital Scholarship Lab, che sviluppa progetti innovativi di discipline umanistiche-digitali che contribuiscono alla ricerca e all'insegnamento presso l'Università di Richmond.

Le mappe, invece, provengono dal Atlas of the Historical Geography of the United States del 1932, di Charles O. Paullin e John K. Wright.

Come si può notare nel banner di fondo pagina, il progetto è sponsorizzato dall’università di Richmond e dalla Andrew W. Mellon Foundation.

Tuttavia accedendo all’atlante stesso, apparirà un banner blu, nel quale, tra le tante, vi sono le voci 1932 Introduction, About  e Acknowledgments che danno accesso ad informazioni di svariato tipo sul progetto.

È proprio la sezione Acknowledgments a darci importanti informazioni sui personaggi che hanno contribuito a sviluppare il progetto:

- Robert K. Nelson ha progettato i miglioramenti delle mappe stampate, progettato l'interfaccia, codificato il sito e gestito il progetto;

  • Scott Nesbit ha proposto di sviluppare un'edizione online, supervisionando la ricerca raccogliendo e organizzando prove storiche e spaziali. Si è inoltre occupato della gestione degli stagisti;
  • Claire Clement si è occupata della georeferenziazione delle mappe;
  • Nate Ayers ha svolto quasi tutto il lavoro grafico per questa edizione, ha sviluppato il filmato introduttivo e ha contribuito al design del sito;
  • Justin Madron ha sviluppato il geodatabase, ha supervisionato la creazione di dati vettoriali e poligoni e ha svolto una serie di altre attività relative al GIS;
  • Chris Kemp si è occupato dell’ OCR del testo;

Vengono inoltre citati molti altri collaboratori, tra esperti e studenti che hanno contribuito al progetto.

Robert K. Nelson viene indicato come responsabile ed incaricato per quanto riguarda info e commenti (è presente anche l’indirizzo mail).



 Contenuti e fonti:     

Acquisite dall’originale Atlas of the Historical Geography of the United States, pubblicato nel 1932 da Charles O. Paullin e John K. Wright, circa 700 mappe sono state riportate in questo atlante digitale dove sono state elaborate per essere fruibili ad accesso libero e con funzioni del ventunesimo secolo, come la georettificazione, cliccabilità, e possibilità di essere animate per evidenziarne cambiamenti nel corso del tempo. Inoltre, in alcune mappe, muovendo il puntatore si ha accesso ad informazioni aggiuntive (es: distanza da, giorni di distanza, ecc..)

L'atlante ha mappato un numero esaustivo di argomenti storici, quali: l'esplorazione e l'insediamento del continente, l’ ubicazione di college e chiese, le controversie sui confini internazionali e statali, il voto alle elezioni presidenziali e al Congresso, le riforme dal suffragio femminile al compenso degli operai, i trasporti, le industrie, l’ agricoltura, il commercio, la distribuzione della ricchezza e la storia militare.

La sezione table of contents, offre la possibilità di accedere direttamente ad un area tematica dell’atlante. L’atlante infatti è suddiviso in 18 aree tematiche, che mi sembra corretto elencare:

- Ambiente naturale

- Cartografia (1492-1867)

- Nativi americani (1567-1930)

- Esplorazioni ad ovest e nel sud-ovest (1535-1852)

- Terre (1603-1930)

- Insediamenti, popolazione e città (1650-1790)

- Stati, territori e città, (1790-1930)

- Popolazione (1790-1930)

- Collegi, università e chiese (1775-1890)

- Confini (1607-1927)

- Partiti politici e opinioni politiche (1788-1930)

- Riforme politiche, sociali ed educative (1775-1931)

- Industrie e trasporti (1620-1931)

- Commercio estero (1701-1929)

- Distribuzione della ricchezza (1799-1928)

- Piani delle città (1775-1803)

- Storia militare (1689-1919)

- Possedimenti e rivendicazioni territoriali degli Stati Uniti

Tuttavia, essendo la globalità delle mappe prodotta prima del 1932, manca una sostanziosa parte della storia americana, che va dal 1930 sino ai giorni nostri.

Infine, nella sezione About viene anche indicato come stato possibile costruire questo sito: componenti di mappatura digitale, georeferenziazione mappe, gestione dati e sviluppo del testo.


 Funzionalità:     

La homepage del sito non è troppo densa di contenuti, non vi sono presenti troppe sezioni che illustrano il progetto, autori, obbiettivi e finalità (bisogna accedere all’atlante per trovare queste informazioni). La maggior parte delle sezioni sono finalizzate a capire come utilizzare questo strumento digitale, sono semplici e funzionali.

Si può accedere direttamente all’atlante digitale, oppure scrollando verso il basso si presentano una serie di sezioni:

  • la prima indicata come A spectacular historical atlas refashioned for the 21st century, illustra brevemente il progetto, spiegando sostanzialmente il cosa consiste. Qui vi è anche presente un breve video illustrativo della durata di circa 1 minuto e 30 secondi.
  • La seconda sezione indicata con Old Atlas, New Functionality, ci indica tre caratteristiche di cui sono state dotate le mappe: vi sono le mappe georettificate, le mappe animate e le mappe cliccabile. Di seguito viene indicato come, per esempio, una mappa animata sia utile per analizzare l’esplorazione del continente o  movimenti di riforma, mentre una mappa inerente le elezioni presidenziali o la demografia possa essere cliccabile per analizzare in modo più dettagliato aree più ristrette.
  • La sezione Navigating the Atlas ci fornisce delle chiare istruzioni sulle funzionalità delle mappe e sulla ricerca: 

sulla maggior parte delle mappe nell’atlante è possibile farei clic su georectified plate per alternare tra la visualizzazione delle mappe georettificate e il loro aspetto nell'atlante stampato;

se si vogliono sapere maggiori informazioni inerenti una mappa, basterà aprire la sezione text per aprire una sezione dedicata alla fonti di riferimento della mappa;

infine aprendo la sezione table of contents sarà possibile accedere ad un indice che ci indicherà tutti i 14 capitoli in cui sono suddivise le circa 700 mappe dell’atlante. Questa sezione è raggiungibile tramite doppio accesso, il primo cliccando sulla casella table of contents dalla Home page, il secondo sempre cliccando sulla sezione table of contents ma avendo già aperto l’atlante digitale (sulla destra).

Accedendo direttamente all’atlante, infatti, saranno visibili tre caselle sul lato destro che racchiudono le funzioni di ricerca sopra citate:

  • la prima previous / next  consente di passare alla visualizzazione della mappa precedente o successiva;
  • la seconda georectified plate consente di svariare tra mappe georettificate e non;
  • la terza, come già detto, consente di approfondire la ricerca con table of contents, text e legend.

Sul lato sinistro dell’atlante è possibile decidere il livello di trasparenza dell’immagine, lo zoom è effettuabile tramite rotella del mouse, mentre il banner blu che sovrasta la mappa contiene il titolo di ciascuna mappa ed altre informazioni generali.



 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

L’obbiettivo dichiarato nella pubblicazione del 1932 indica che: l’obbiettivo dell’atlante è quello di riunire due aspetti della storia americana, ovvero le origini europee dei suoi cittadini, e la eccezionale capacità di sviluppo nazionale, unico in certi aspetti.

Le mappe mostrano come le forze di tutto il mondo hanno operato sul suolo americano, ma pongono anche l'accento su ciò che è caratteristico degli Stati Uniti, andando ad analizzare sotto ogni aspetto lo sviluppo di questo paese.

In questa edizione digitale si è cercato di portare, le mappe di Paullin e Wright un po' più vicino a quell’ideale di “videoproiezione” proposto dallo stesso Wright: «l’atlante perfetto potrebbe benissimo essere una raccolta di mappe cinematografiche, se queste potessero essere visualizzate sulle pagine di un libro senza l'armamentario di proiettore, bobina e schermo».

Il pubblico di riferimento non è troppo specifico. Trattando varie tematiche, le mappe possono essere utili in svariati ambiti. Inoltre la facilità del suo utilizzo non costringe a grosse perdite di tempo per comprenderne il funzionamento, è piuttosto intuitivo.



 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         3
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         4
Qualità grafica, impatto visivo:         4
 Rilevanza del tema:         4
Ricchezza dei contenuti:         4
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         5
Giudizio complessivo:     

L’atlante fornisce un’ampia varietà di rappresentazioni cartografiche che ripercorrono, su svariate tematiche, la Storia degli Stati Uniti d’America dalle origini dei primi insediamenti sino al 1930 circa.

É possibile reperire una grande quantità di dati inerenti tematiche quali la natura, l’ambiente, l’antropizzazione territoriale, lo sviluppo economico ed industriale, le questioni umanitarie quali guerre, schiavismo e tendenze politiche, e molto altro ancora.

Si svaria da scale di rappresentazione che comprendono la totalità del territorio Statunitense a quelle più ridotte che consentono visualizzare un singolo stato o area urbana.

Le istruzioni di ricerca sono chiarissime, e vengono presentate nella home page, che può risultare un po’ scarna, ma è semplice, intuitiva e, soprattutto, funzionale, oltre che visibilmente piacevole.

Sarebbe apprezzabile riuscire a raggiungere le voci 1932 Introduction, About  e Acknowledgments già dalla home page, senza dover accedere direttamente all’atlante.

Infine, per rendere più completo l’atlante, sarebbe utile andare a rifornire di mappe il periodo storico mancante, ma questo sta agli autori che probabilmente non vogliono modificare il lavoro iniziale di Charles O. Paullin e John K. Wright.


URL:      https://dsl.richmond.edu/historicalatlas/
Tipologia:      Presentazione/visualizzazione di dati
Firma:      Federico Malattia
Immagine:     
Data della recensione:      2 febbraio 2023