Titolo:     

Digital Giza. The Giza Project at Harvard University


Temi:     

Il sito ha l’obiettivo di raccogliere libri, ricerche e materiale video sul sito archeologico delle Piramidi di Giza ma anche dell’Antico Egitto in generale, creando in questo modo un vasto archivio digitale.


Autori:     

Il progetto è nato nel 2011 come iniziativa no-profit, avvalendosi inizialmente della collaborazione della Giza Archives Project del Museum of Fine Arts a Boston. In seguito, numerosi istituti di grande prestigio hanno dato (e tutt’ora danno) il proprio contributo per arricchire ancora l’archivio digitale: tra i più importanti basti ricordare il Museo Egizio del Cairo e quello di Torino, ma anche le università hanno offerto il proprio supporto. Comunque, ogni materiale raccolto ha indicato l’ente da dove esso proviene. Il supporto più importante è fornito dal web team, tra cui Pixel for Humans, che gestisce la pagina e la mantiene attiva, senza dimenticare lo staff.


 Contenuti e fonti:     

Come descritto nella sezione About, il progetto raccoglie ben 150.000 file di tutti i tipi, dai PDF di libri, articoli di giornale o ricerche riguardanti il sito di Giza, alle ricostruzioni 3D dell’esterno e dell’interno delle piramidi che offrono tra l’altro anche tour guidati virtuali. Dal primo impatto sulla landing page, si può capire che i video 3D sono da subito messi in risalto, facendo capire in questo modo che sono i materiali il cui impegno è stato più intenso, dando un ottimo risultato. Tornando all’About, viene illustrato il metodo attraverso cui sono rappresentati i materiali (illustrato da una mappa concettuale): non semplice visione, ma anche creare collegamenti tra i reperti. In questo modo si sviluppa un database di relazioni, rendendo più efficiente la ricerca di uno specifico oggetto.


 Funzionalità:     

Partendo dalla landing page, viene proiettato lo spezzone di un video 3D e, oltre a una breve descrizione sottostante, l’obiettivo del sito appare ben chiaro. Nella parte inferiore della stessa pagina sono indicate le sezioni più importanti da analizzare, ma non tutte: per vederle bisogna scorre sopra o sotto, dove sono elencate anche le sottosezioni.

Iniziando dalla prima, la Library, si possono trovare numerosi PDF scaricabili di articoli di giornale, recensioni di scavi, libri sugli scavi di Giza o sulla storia dell’antico Egitto: è possibile ricercarli, ma solamente per autore. Inoltre, si può far richiesta al sito per aggiungere nuovo materiale.

La sezione Giza @ School, rivolto agli insegnanti delle scuole di qualunque grado, offre materiali e strumenti didattici per creare lezioni da illustrare nelle proprie classi. A sua volta comprende quattro sottosezioni: Lesson Topics (argomenti che trattano di moltissime tematiche, come le Piramidi o la vita quotidiana ai tempi del Regno egizio); People and Places of Giza che offre un background storico generale dell’Egitto e che va a braccetto con la Glossary and Faq; Video Library, dove sono messi a disposizione alcuni video 3D riguardanti il sito archeologico.

La sezione Giza 3D offre il pezzo forte del progetto: la possibilità di fare un tour virtuale di come doveva apparire (e come appare ora) Giza. Offre tour non solamente dell’esterno, cioè le piramidi e i relativi templi, ma anche dell’interno, con un’attenzione particolare alla camera funeraria del Re, chiamata mastaba.

My Giza invece dà la possibilità, a chi si iscrive al sito, di creare una propria collezione digitale dei materiali raccolti, gestendo in questa maniera il vasto patrimonio archeologico offerto e permettendo di fare ricerche più precise su quel determinato argomento a scelta dell’utente.

Per quanto riguarda l’About, oltre alla genesi del progetto e alle collaborazioni, esso offre una descrizione storico-artistica delle piramidi di Giza e una timeline cronologica interattiva in cui sono illustrate le spedizioni archeologiche che hanno portato alla scoperta dell’interno delle piramidi, oltre alle fasi storiche dell’Antico Egitto. L’ultima sezione, Donate, permette di fare una donazione al sito, per far sì che possa essere sviluppato in maniera più efficiente. Inoltre, nelle sezioni dove sono presenti spiegazioni storiche, sono inserite le rispettive citazioni bibliografiche, permettendo all’utente di avere una sicura provenienza delle notizie riportate.


 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

L’obiettivo, specificato sia nella landing page sia nell’About, è quello di mettere a disposizione degli utenti il materiale raccolto nel database (chiamato Giza Consolidated Archaeological Reference Database o GizaCARD) e di renderlo usufruibile per ogni tipo di progetto di ricerca o puramente didattico. Materiale che riguarda uno dei più importanti siti archeologici mondiali, tanto da essere considerate anche una delle Sette Meraviglie dell’Antichità.


 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         3
Qualità grafica, impatto visivo:         3
 Rilevanza del tema:         4
Ricchezza dei contenuti:         5
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         4
Giudizio complessivo:     

Il sito è ben strutturato e la grafica è ottima, già dalla landing page si capisce che il progetto offre molti contenuti originali, a partire dalle ricostruzioni 3D. Un difetto è il fatto che ci siano tre barre con le sezioni indicate nella stessa pagina inziale; ciò rende tutto confuso a primo impatto, ma dopo i primi minuti di navigazione si comprende la struttura. Un altro punto a sfavore è il tipo di ricerca: i filtri sono solo solamente per autore, anno e formato ed è difficile per una persona fare una ricerca specifica. Il fatto che gli autori possano inserire i loro articoli nella Library consente di creare un rapporto più diretto tra istituzione e community. Inoltre, la presenza dell’Università di Harvard nella realizzazione dà importanza al sito e ai suoi contenuti.

 


URL:      http://giza.fas.harvard.edu/
Tipologia:      Presentazione/visualizzazione di dati
Firma:      Marini Alessandro
Immagine:     
Data della recensione:      10 febbraio 2023