Titolo:
Temi:
Autori:
Contenuti e fonti:
Funzionalità:
Obiettivi e pubblico di riferimento:
Architettura web, chiarezza, navigabilità - da 1 (min) a 5 (max):
Accessibilità e ricercabilità dei dati - da 1(min) a 5 (max):
Qualità grafica, impatto visivo - da 1 (min) a 5 (max):
Valutazione dei contenuti: rilevanza del tema - da 1 (min) a 5 (max):
Ricchezza dei contenuti - da 1 (min) a 5 (max):
Qualità di apparati introduttivi, e istruzioni - da 1 (min) a 5 (max):
Giudizio complessivo:
URL:
Tipologia:
Firma:
Immagine:
Data della recensione:
Includi nella ricerca.
Nome autore:
Cognome autore:



Titolo:

18th Century Translators Dictionary

Temi:

Catalogazione traduttori del XVIII secolo

Autori:

Ann Thomson, Alessia Castagnini, Ronaldo Minuti, Luisa Simonutti

Contenuti e fonti:

18th Century Translators Dictionary è una raccolta dei traduttori del ‘700, che fornisce dati riguardanti autori in varie lingue, e sui loro traduttori con i dati relativi anche a quest’ultimi. Le fonti sono innumerevoli e di svariato tipo e spaziano su numerosi argomenti e tematiche, ma il punto principale del progetto non sono solo i documenti presenti, ma anche i traduttori che ci hanno lavorato.

Il sito ha il supporto di diverse istituzioni, come l’European University Institute, l’Università di Firenze, il Consiglio Nazionale di Ricerca e la stessa Unione Europea.



Funzionalità:

Il sito offre una homepage di presentazione, dove vengono spiegati gli obiettivi del progetto e una searchbar dove cercare i traduttori a cui si è interessati. Oltre a ciò, nella parte finale della homepage, si ha un “pannello” dove dovrebbe essere riportato il “traduttore del giorno” con relativa traduzione, ma per i diversi giorni in cui il sito è stato visitato non è mai apparso nulla.



Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obiettivo del progetto è la costruzione di un dizionario biografico crowd-sourced (richiesta o raccolta, attraverso la rete telematica, di suggerimenti, idee, opinioni, progetti o prodotti) dei traduttori europei nell’arco del Settecento basato sul contributo della comunità di ricerca; e di conseguenza l’approfondimento della storia della cultura europea attraverso lo studio delle traduzioni.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    4
Giudizio complessivo:

La struttura e il design del sito sono abbastanza intuitivi e fluidi e con un piacevole aspetto grafico. Si ha a disposizione un searchbar che permette un relativamente rapido accesso ai dati a loro disposizione.

Un punto di forza del sito e del progetto è dato dal sostegno che esso ha di varie istituzioni prestigiose e affidabili, il che lo rende affidabile e di conseguenza di attirare un maggior numero di visitatori e studiosi.



URL: https://www.eutec-project.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti secondarie
Analisi di dati
Firma: Fabio Di Lorenzo
Immagine:
Data della recensione: 5 dicembre 2021


Titolo:

Civil War Petitions. Conflict, Welfare and Memory during and after the English Civil Wars, 1642 - 1710


Temi:

Civil War Petitions tratta delle richieste e delle certificazioni presentate allo stato per pagamenti assistenziali ai veterani e alle loro famiglie, a seguito di lesioni subite o di morti durante le guerre civili inglesi. Sono presenti le petizioni, insieme ai certificati di supporto di comandanti militari, medici e comunità locali e i pagamenti effettuati ai richiedenti.


Autori:

Professore Andrew Hopper (Ricercatore Principale)

Dr David J. Appleby (Co-Ricercatore) 

Professore Mark Stoyle (Co-Ricercatore)

Dr Lloyd Bowen (Co-Ricercatore)

Al sito collaborano tutt’ora: 

Il Centro Nazionale della Guerra Civile del Museo Newark

Il dipartimento di educazione continua dell’Università di Oxford

L’Università di Nottingham

L’Università di Southampton

L’Università di Cardiff

L’Arts and Humanities Research Council

Dr Ismini Pells (Project Manager all’Università di Oxford)

Dr Stewart Beale (Assistente-Ricercatore all’Università di Leicester) 

Dr Katie Bridger (Assistente-Ricercatore all’Università di Leicester) 

Dr Charlotte Young (Assistente-Ricercatore all’Università di Oxford) 

Dr Trixie Gadd (Assistente-Ricercatore all’Università di Oxford) 

Dr Sally Hargreaves (Assistente-Ricercatore all’Università di Leicester


Contenuti e fonti:

Civil War Petitions sostiene il progetto Conflict, Welfare and Memory during and after the English Civil Wars, 1642 - 1710 ed è finanziato dall'Arts and Humanities Research Council. Conflict, Welfare and Memory during and after the English Civil Wars, 1642 - 1710 è un progetto quadriennale finanziato da un'importante sovvenzione di oltre £ 800.000 dall'Arts and Humanities Research Council. Il progetto si propone di analizzare i costi umani delle guerre civili indagando su come soldati feriti, vedove di guerra e altri membri della famiglia in lutto hanno chiesto aiuti finanziari. L'output principale è Civil War Petitions, ma Conflict, Welfare and Memory during and after the English Civil Wars, 1642 - 1710 ha pubblicato anche un sito Web di istruzione per le scuole, sviluppato e gestito dal Multimedia Online Archive Service (MOAS) dell'Università di Nottingham.

All’interno di Civil War Petitions, iniziato a giugno 2017 e attivo fino a ottobre 2022, si possono consultare:

  • Trascrizioni di petizioni e certificati presentati a varie autorità da soldati mutilati, vedove di guerra e altri familiari, ad esempio orfani, che hanno perso parenti durante e in seguito alle guerre civili inglesi. I documenti sono stati presentati per richiedere pagamenti in denaro o altre forme di beneficenza e ora sono conservati negli archivi e negli uffici di registrazione in tutto il Regno Unito. Le trascrizioni sono disponibili sia in forma originale che adattate all’inglese moderno.
  • Immagini ad alta risoluzione dei documenti originali.
  • Registri calendarizzati degli ordini di pagamento previamente raccolti nei libri degli ordini delle County Quarter Sessions, nei libri degli ordini dei comitati di contea istituiti dal Parlamento per organizzare il loro sforzo bellico, nei verbali della Borough Corporation e in altre fonti simili.
  •  Registri calendarizzati dei pagamenti effettuati a soldati mutilati, vedove di guerra e altri familiari dai tesorieri della contea, dai tesorieri della guarnigione, dai ciambellani del quartiere e da funzionari finanziari simili.
  • Una pagina Historical Person dedicata ai soggetti menzionati in petizioni, certificati e registri dei pagamenti, completa di tutte le informazioni personali note, come luogo di residenza, dati della famiglia, occupazione e grado militare (se applicabile). Sono inclusi i nomi di tutti coloro che sono stati menzionati o approvati nella petizione o nel certificato di un richiedente.
  • Informazioni dettagliate di eventuali lesioni o disturbi menzionati nelle petizioni e nei certificati, classificati in base al metodo con cui è stata inflitta la lesione o contratta una malattia e la parte del corpo interessato.
  • I nomi di eventuali battaglie, assedi, assalti o altri scontri militari, come schermaglie a cui si fa riferimento nelle petizioni e nei certificati.
  • Una mappa di tutte le località di residenza di ogni richiedente (differenziate per tipo di richiedente e loro fedeltà dichiarata), che si può ingrandire dal livello nazionale a quello provinciale.
  • Una linea cronologica della legislazione parlamentare che disciplina il regime pensionistico della contea.
  • Una sezione educativa contente quiz, lezioni audiovisive, filmati e dispense di temi inerenti alla guerra civile.
  • Un podcast della BBC History Magazine in cui il Professore Mark Stoyle ha risposto alle domande degli ascoltatori e ha commentato le ricerche popolari sulle guerre civili
  • Una rappresentazione teatrale nata dalla collaborazione tra Civil War Petitions e la Royal Shakespeare Company  riguardante la condizione dei veterani invalidi sia ai tempi di Shakespeare che ai giorni nostri.
  • Due brochures di esibizioni ospitate al Centro Nazionale della Guerra Civile (Il Mondo Si è Capovolto e Ferito dalle battaglie: chirurgia, medicina e assistenza militare durante le guerre civili britanniche).
  • Un blog contente numerosi articoli, saggi e produzioni scritte riguardanti la guerra civile, redatti grazie al supporto del Centro Nazionale della Guerra Civile.

Funzionalità:

La navigabilità all’interno del sito è facilmente intuibile e la presenza di numerosi filtri rende semplice la ricerca.

La landing page si presenta con uno slider (posto sopra il titolo e contente le sezioni Explore, About, Blog, Learning), un menù dropdown (situato a destra dello slider e contente le macro-sezioni e ogni relativa micro-sezione), due search (uno a destra del menù dropdown e uno sotto il titolo), i link che rimandano alle guide per effettuare una ricerca (posti sotto il search) e un abstract (situato sotto il titolo). La landing page è a scorrimento verso il basso e sotto l’abstract sono presenti in ordine le sezioni di Explore (Persone, Petizioni e certificati, Pagamenti, Infortuni e disturbi, Eventi e luoghi), gli articoli e i saggi più recenti presenti nel blog, i documenti originali più recentemente aggiunti e infine l’elenco degli enti ed università collaboratori del progetto Civil War Petition.

 Le ricerche all’interno del sito possono essere effettuate in tre modi:

1) Attraverso parole chiave: le petizioni sulla guerra civile possono essere cercate utilizzando parole chiave. Nelle pagine dei risultati di ricerca è possibile perfezionare i risultati utilizzando i filtri.

2) Attraverso i filtri: i risultati della ricerca possono essere ridotti utilizzando i filtri. È possibile perfezionare per "tipo" di risultato e restringere i risultati utilizzando i filtri. L'aggiunta di molti filtri tutti in una volta potrebbe non dare risultati, quindi è consigliato aggiungere pochi filtri alla volta. Le ricerche per parole chiave possono essere utilizzate insieme alle sfaccettature per perfezionare ulteriormente i risultati.

3) Attraverso una ricerca avanzata: la ricerca su Civil War Petition utilizza Lucene Search. È presente una pagina delle funzionalità di "Ricerca avanzata" per consentire di sviluppare ricerche avanzate. In alternativa lo si può fare manualmente.

Per quanto concerne la ricerca attraverso parole chiave, è possibile attuare una ricerca a testo libero dalla landing page o dalla casella di ricerca in una qualsiasi delle pagine di destinazione della sezione (Persone, Petizioni e certificati, Pagamenti, Infortuni e disturbi, Eventi e luoghi) e analizzare, a seconda dell’interesse, cosa contiene il sito tra i record di persone, petizioni, certificati e pagamenti. È possibile perfezionare i risultati della ricerca in base ai metadati associati ai record utilizzando i facet di ricerca.

Volendo invece fare una ricerca maggiormente specifica il sito permette di cercare:

  • un individuo (bisogna andare alla pagina di destinazione Persone ed esplorare il record impostato qui o inserire un nome nella casella di ricerca in questa pagina).
  • un comandante militare (bisogna cercare un nome attraverso la pagina di destinazione Persone o cliccare il pulsante Comandanti Militari).
  • un soldato mutilato (bisogna cercare un nome attraverso la pagina di destinazione Persone oppure andare nella pagina Soldati mutilati).
  • un evento militare (nella pagina Eventi è presente la casella di ricerca per cercare un particolare evento militare; si può anche utilizzare la mappa per sfogliare petizioni e certificati che menzionano le diverse battaglie, assedi, assalti o altri eventi).
  • un medico (attraverso la pagina Persone o sfogliando la pagina Praticanti di medicina).
  • una vedova di guerra (bisogna cercare un nome attraverso la pagina di destinazione Persone oppure andare nella pagina Vedova di guerra).
  • dati riguardati i meccanismi con cui sono state inflitte le lesioni oppure le parti del corpo in cui si trovavano ferite (nella pagina di destinazione di Lesioni e Disturbi).
  • dati riguardanti uno specifico luogo (basta analizzare la mappa nella pagina Luoghi per cercare petizioni, certificati, pagamenti e persone di una determinata zona; è presente anche un collegamento a un riepilogo statistico per ogni contea del numero e dei tipi di richiedenti e degli importi monetari che sono stati assegnati).

Obiettivi e pubblico di riferimento:

Civil War Petitions ha lo scopo di condividere informazioni sui costi umani di questo devastante conflitto, che ha continuato a colpire le comunità britanniche molto tempo dopo la fine dei combattimenti. Il progetto non analizza solamente le richieste e le certificazioni presentate allo Stato per pagamenti assistenziali, in quanto questi documenti riportano le testimonianze degli uomini e delle donne che hanno vissuto e combattuto durante le guerre civili inglesi. Analizzandoli è possibile studiare le esperienze della Guerre, il sistema di welfare vigente all’epoca, il rapporto tra autorità e singoli cittadini e i legame tra erogazione di soccorsi, considerazioni politiche e il conflitto.

All’interno del sito non ho ritrovato una sezione che specificasse a chi si rivolge Civil War Petitions, ma analizzando i progetti collegati, ho intuito che il pubblico di riferimento è vario e vasto: dagli storici interessati alla guerra civile a studiosi di medicina di allora, da insegnati che intendono preparare una lezione riguardante questo argomento a studenti che devono prepararsi ad un test, da persone interessate ad ripercorre la storia di un determinato luogo nella seconda metà del XVII secolo a coloro che vogliono ricostruire il proprio albero genealogico o ripercorre la vita di un loro antenato.  


Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

Il mio giudizio complessivo è estremamente positivo. Analizzando i criteri di valutazione di un sito non posso che  proporre una valutazione ottima: le informazioni riguardanti gli editori, gli sponsor, la mission, i progetti collegati sono esaustivi, le fonti sono autorevoli, il contenuto è originale, la navigabilità è semplice e intuibile, le ricerche sono facilmente attuabile (grazie all'utilizzo dei filtri) e le guide inerenti sono molto dettagliate, il progetto è in continuo aggiornamento (lo sarà fino all’ottobre 2022).

A mio parere i punti forti del sito sono due: la presenza delle immagini ad alta risoluzione dei documenti originali affiancati dalla loro trascrizione sia nell’inglese dell’epoca sia adattato e il blog, altamente raccomandato nel 2020 dalla British Record Association, assegnatario del premio Janette Harley Prize.

Infine sono da considerare le utili risorse aggiuntive messe a disposizione dagli editori: la presenza di una sezione educativa, di un podcast della BBC History Magazine, della rappresentazione teatrale nata in collaborazione con la Royal Shakespeare Company e di aggiornamenti inerenti alle esposizione promosse dal Centro Nazionale della Guerra Civile.

In breve questo sito è completo, aggiornato, facile da utilizzare, autorevole e rivolto a tutti.


URL: https://www.civilwarpetitions.ac.uk
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: RUBEN CAROSELLI
Immagine:
Data della recensione: 5 dicembre 2021


Titolo:

PRINCETON & SLAVERY

Temi:

L’università di Princeton ha ricoperto un ruolo essenziale nell’educare i leader della lotta per l’indipendenza dell’America e ha avuto funzione di sede per il Congresso del 1783. Nonostante ciò, l’acquisizione e la vendita di schiavi era una pratica comune tra i primi nove presidenti dell’università, si era svolta una compravendita di schiavi sul suolo del campus nel 1766 e i professori ebbero in loro possesso schiavi fino al 1840. Questo progetto indaga il coinvolgimento dell'Università con l'istituzione della schiavitù, analizza i profitti a scapito della forza lavoro e dà uno sguardo più nitido al contesto culturale della schiavitù nello stato del New Jersey, che abolì la schiavitù ufficialmente non prima del 1865. Si tiene conto dell’impatto che hanno avuto gli studenti provenienti dal sud sul pensiero di razza e schiavitù dell’ambiente universitario. Il progetto non è ancora definitivo, è un processo in aggiornamento continuo. Vengono esposte storie vere, documenti ed esperienze di quel periodo storico.


Autori:

A partire dal 2013, dall’iniziativa della docente di storia Martha A. Sandweiss, e di Craig Hollander. La ricerca si è sviluppata sulla base del contributo collettivo di 50 autori e 15 assistenti di ricerca, tra cui più di 40 studenti universitari e laureati a Princeton, nonché docenti e colleghi professionisti di varie istituzioni

Contenuti e fonti:

Il sito propone un’analisi a tuttotondo: con l’aggiunta di mappe e grafici interattivi riguardanti le origini degli studenti, una linea del tempo sugli avvenimenti di maggior spessore (ancora in via di completamento), una mappa sul paesaggio storico del Campus e ancora grafici che mostrano chiaramente la percentuale di studenti provenienti dal sud (elemento fondamentale per la ricerca). Tramite il sito è possibile usufruire non solo delle storie scritte delle memorie sulla schiavitù vissute nell’università di Princeton, ma anche di una ricca raccolta di video e documentari di alcune storie, simposi e interviste relative al progetto. Per quanto riguarda le fonti primarie, è possibile consultarle in una sezione specifica del sito, dove si troveranno citate anche le storie e i racconti in cui queste fonti sono state utilizzate. Si tratta di fotografie d’epoca, lettere, documenti ufficiali, ad esempio una carta scritta a mano che testimonia la vendita di una donna schiava di nome Lydia in favore del professore John Maclean Sr.


Funzionalità:

Per poter visualizzare le storie, frutto della ricerca di insegnanti e studenti, basterà cliccare su “stories” e comparirà una lista di tutte le esperienze fin ora raccolte. A sinistra è presente una griglia di filtri per affinare la propria ricerca, in base: al periodo e alla categoria (è necessario specificare se si è interessati a storie riguardanti la vita nel Campus, o ad esempio i ricordi della schiavitù). È possibile avere accesso anche alle fonti primarie utilizzate (al momento 426).


Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obiettivo della ricerca è esporre gli orrori del passato schiavista che ha coinvolto anche l’università di Princeton, i suoi studenti e i suoi professori; esporre i guadagni che l’università ha ricavato dal lavoro degli schiavi e dare un volto e una voce ai personaggi di queste storie, che sono stati tenuti nel silenzio troppo a lungo. Il Princeton & Slavery Project è di gran lunga il più grande studio del suo genere: è partito dal lavoro di una classe di studenti e professori e oggi può contare sull’appoggio di altre università prestigiose e di compagnie teatrali che diffondono il loro messaggio in maniera ancora più efficace, attraverso la rappresentazione artistica. Il pubblico a cui è dedicato il sito può essere qualunque persona interessata ad approfondire l'argomento. In una sezione dedicata si può vedere come citare il progetto, funzione utilissima per chi dovesse scrivere una tesi, un libro o un articolo sul tema.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

Ritengo che il sito sia estremamente funzionale e semplice da utilizzare, dando per scontato che il lettore conosca la lingua inglese. L’intento e le origini del progetto sono ben illustrati, gli autori sono facilmente individuabili e le fonti altrettanto reperibili. Il progetto offre una moltitudine di materiali di alto interesse, per effettuare degli studi. La grafica è adatta al suo scopo: coinvolge lo spettatore ed è coerente con l’argomento trattato. È da tener conto il fatto che il sito è in continuo sviluppo, quindi si potrà sempre migliorare col tempo, diventando sempre più completo. Personalmente, al momento la ricerca appare come un’ottima risorsa e non apporterei modifiche ulteriori. Ho notato che una sezione del sito è dedicata anche ai docenti: vengono proposte delle lezioni per studenti della scuola secondaria e anche universitari. Sicuramente un supporto fondamentale per le lezioni di storia, per approfondire sia il periodo storico che il tema della schiavitù in generale.


URL: https://slavery.princeton.edu/
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Presentazione/visualizzazione di dati
Firma: Elena Fierro
Immagine:
Data della recensione: 4 dicembre 2021


Titolo:

MEMORIE IN CAMMINO (MIC)

Temi:

Il sito propone una raccolta digitale di fonti storiche a scopo divulgativo, analizzando il periodo storico che va dall’avvento del fascismo alla liberazione (1922-1945). La piattaforma digitale contiene documenti, immagini e testimonianze, degli avvenimenti e delle trasformazioni, che hanno avuto luogo in Italia durante questo arco temporale della durata complessiva di ventitré anni. È possibile accedere alle biografie di uomini e donne protagonisti nei luoghi dell’antifascismo, della guerra e della resistenza. La navigazione nel sito può avvenire attraverso la ricerca di parole chiave, eventi, cronologia, geografia e biografie, in modo da risultare un utile strumento di informazione che mette a disposizione delle fonti in formato digitale che ci si auspica di ampliare nel corso del tempo, attraverso nuove collaborazioni.


Autori:

Il progetto MIC è stato ideato dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con la Bcc Cassa Padana. L’istituto nasce a Reggio Emilia nel 1972 in onore del papà Cervi, che custodisce la memoria dei 7 fratelli morti come martiri, e nel 1975 viene riconosciuto come personalità giuridica di valenza nazionale. L’ente si concentra in particolar modo sullo sviluppo civile e sociale delle campagne, del progresso dei lavoratori della terra e della loro partecipazione alla lotta antifascista durante la Resistenza. Il responsabile del progetto è Mirco Zanoni.

Contenuti e fonti:

Nel sito sono disponibili 1175 fonti digitalizzate; documenti, immagini e testimonianze sono state raccolte nella piattaforma per raccontarci storie di vita vera, nel periodo che va dalla presa di potere del fascismo fino alla liberazione. Gli autori si dichiarano aperti ad ampliare la documentazione a disposizione attraverso nuove collaborazioni che garantiscono un carattere dinamico al progetto. La delineazione dei profili biografici dei protagonisti di questa fase storica, sono arricchiti con contenuti video in cui ci vengono trasmesse le preziosissime testimonianze di chi ha vissuto in prima persona tali avvenimenti.


Funzionalità:

L’interfaccia appare molto chiara, immediata e accattivante; il logo del progetto, l’albero del MIC, permette di navigare nel sito selezionando gli argomenti contenuti all’interno dei suoi frutti mentre sullo sfondo sono visibili e accessibili le icone con i contenti video delle testimonianze dirette degli uomini e delle donne che hanno fatto la storia. È possibile accedere a contenuti video, a elementi di geolocalizzazione attraverso delle mappe multimediali, nonché alle storie ricavate da diverse fonti: diari, lettere, documenti, testimonianze.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obbiettivo è quello di costituire un archivio digitale che contenga un grande quantitativo di testimonianze volte a ricostruire gli eventi storici. lo scopo è quello di giungere a una raccolta continua di fonti partendo dal presupposto che “le memorie sono sempre in cammino”. La modalità in cui è strutturato il sito risulta avvincente e di facile utilizzo per una vasta utenza costituendo, dunque, un valido strumento sia per gli esperti di storia in rete che per gli studenti, fino a un pubblico di appassionati.


Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    3
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    3
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

L’interfaccia si presenta molto accattivante, semplice e di immediata comprensione. Le informazioni a disposizione sono ampie e permettono una buona ricostruzione degli eventi, i quali possono esser ricercati attraverso le icone del logo del sito, l’albero di MIC. Nel complesso il sito web risulta essere molto interessante e funzionale.


URL: https://www.memorieincammino.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: Elena Mirolo
Immagine:
Data della recensione: 5 dicembre 2021


Titolo:

1812: When Napoleon ventured East

Temi:

Si tratta di un progetto storico dell'agenzia di stampa russa TASS, creato a Mosca nel 2018.

Dedicato al dramma russo della guerra patriottica del 1812. La mappa è stata tracciata dall'ingegnere francese Charles Joseph Minard nel 1869, che presenta graficamente la campagna di Russia di Napoleone e di tutte le fasi che alla fine portarono alla sconfitta del suo esercito.

Si segue il percorso dell'esercito francese e confronta le statistiche di Minard con le ultime scoperte e stime, mentre racconta gli episodi chiave di quel conflitto
Autori:

il direttore creativo è Alexey Novichkov storico e presidente dell'associazione storico-militare internazionale; designer Anton Mizinov, Anastasiya Zotova, Gleb Trzhemtsky, illustratori Leonid Mizinov, copywriter Kristina Nedkova, Sabina Vakhitova, traduzione Andey Starkov, Fil Aghion. Cercando in rete non sono molto facilmente reperibili le informazioni sull’autore

Contenuti e fonti:

Le fonti primarie sono tutte fonti scritte di origine russa; mentre l’immagine utilizzata è presa dalla Bibliothèque nationale de France, a cura dello studio TASS Infographics. Nel progetto sono inserite diversi disegni dei protagonisti del tempo, illustrazioni degli eserciti (uomini, artiglieria nelle diverse battaglie e fasi della guerra). Altra fonte è la mappa tracciata dall'ingegnere francese Charles Joseph Minard nel 1869 Diviso in 12 capitoli, spiega la storia e l’evoluzione delle campagne di Russia di Napoleone Bonaparte.

L’interfaccia web attuale e il progetto sono stati creati nel 2018 per l’agenzia di stampa russa TASS
Funzionalità:

Il testo è diviso come un libro con diversi capitoli, che permettono l’agibilità nel sito. Diviso in 12 capitoli, si può visualizzare anche solo un capitolo d’interesse cliccando semplicemente sul titolo. Nel testo si possono trovare diverse foto e mappe per la comprensione maggiore del tema trattato. Si possono trovare anche citazioni da alcuni protagonisti del tempo

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obiettivo è quello di ripercorrere la tragedia della guerra pattriottica russa del 1812 attraverso la mappa tracciata dall'ingegnere francese Charles Joseph Minard nel 1869, per l’agenzia di stampa russa TASS. La volontà è quella di offrire all’utente la possibilità di ripercorrere tutta la storia di come Napoleone Bonaparte spingendosi sempre più ad oriente nella sua conquista si ritrova sconfitto e con pochissimi dei suoi soldati ai suoi ordini. Grazie alle, mappe immagini e statistiche questo progetto può essere preso come riferimento per un pubblico rappresentato dallo studente, ricercatore, storico o insegnate, ovvero tutti coloro che hanno l’interesse per studiare il tema in oggetto

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    4
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

5.

L’unica cosa che secondo me è da ritenersi negativa riguarda il fatto che le fonti utilizzate dal progetto, in quanto russo siano russe e senza un’adeguata preparazione e sapere della lingua non sono facilmente consultabili, l’altra parte negativa è che il sito è presente in inglese e non in altre lingue. Invece interessante è l’utilizzo della mappa presente a sinistra dello schermo e facilmente utilizzabile con lo scorrimento del cursore del mouse.

URL: https://1812.tass.ru/en#prolog
Tipologia: Presentazione/visualizzazione di dati
Firma: Marianna Bencic
Immagine:
Data della recensione: 6 dicembre 2021


Titolo:

14-18 Documenti e immagini della Grande Guerra

Temi:

Il progetto nazionale è coordinato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. Nato nel 2005 con l’obiettivo di creare un grande archivio di immagini di particolare interesse storico, documentario e artistico sulla Prima Guerra Mondiale riunendo virtualmente le più importanti raccolte di documenti e testimonianze di guerra costituite in Italia tra il 1915 e il 1918, grazie all’iniziativa dell’allora Comitato nazionale per la storia del Risorgimento.

In 14-18 si trovano aggregate fonti documentarie e memorialistiche di diversa natura che testimoniano tutti gli aspetti del periodo, dalle azioni militari alla satira politica, dalle memorie personali ai canti di guerra alle dure condizioni di vita dei civili.

A dicembre 2020 si contano nel portale 118 istituti coinvolti tra archivi di Stato, privati, militari e universitari, biblioteche statali, civiche e universitarie e musei; la sezione Monumenti e lapidi include le schede di catalogo dei monumenti ai caduti presenti su tutto il territorio nazionale censiti dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Sono anche presenti documenti forniti da privati cittadini.


Autori:

Realizzazione GruppoMeta - team di ricercatori, sviluppatori, storici dell'arte e web designers. Dal 1996 lavora come player tecnologico in grado di trasformare la collaborazione con il cliente in progetti strategici e soluzioni innovative per il mercato della conoscenza.

Contenuti e fonti:

Il progetto vuole creare un archivio di immagini storiche, documenti che riguardano la Prima Guerra Mondiale, in particolare 1915-18.

Il sito utilizza fonti primarie iconografiche come disegni e fotografie che sono state scannerizzare dagli album con annotazione del luogo di provenienza, data di stampa, numero di pagine del album, archivio, codice identificativo e nome de file. Utilizza fonti scritte come opuscoli, giornali, periodici, manoscritti, diari. Perciò fonti di tipo primario come i diari scritti da chi è direttamente interessato dalla guerra e di tipo secondario cioè da chi racconta la guerra attraverso i giornali. In più nel sito troviamo anche delle registrazioni sonore, in particolare canzoni del tempo.

L’interfaccia web attuale e il progetto sono stati creati © 2010-2018, ma le ultime modifiche sono del 2020. Il sito è in continuo aggiornamento e con l’aiuto nuovi collaboratori.


Funzionalità:

Grazie alle barre di ricerca ci si può facilmente muovere nel sito, in base agli interessi di chi accede al sito si può scegliere il tipo di fonte da utilizzare che sia grafica, scritta o sonora.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obiettivo del progetto è quello di offrire all’utente un archivio di immagini, testi, documenti, canzoni e disegni inerenti al periodo della Prima Guerra Mondiale (1915-1918). Il pubblico di riferimento può essere uno studente, uno storico, un ricercatore o un’insegante, cioè tutti coloro che hanno l’interesse di approfondire la ricerca sul tema della Prima Guerra Mondiale, ma anche la possibilità di trovare fonti primarie di cui altrimenti non si sarebbe a conoscenza, come le foto personali.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    4
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

5. Il sito è interessante, non presenta immediatamente la volontà del progetto, ma cliccando sulla voce “progetto” si presenta la sua volontà. Il sito è ben strutturato in base alla tipologia di fonte (iconografica, scritta o sonora).

URL: http://14-18.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: Marianna Bencic
Immagine:
Data della recensione: 6 dicembre 2021


Titolo:

Qatar Digital Library (QDL)

Temi:

Biblioteca digitale tematica che mette gratuitamente a disposizione online un vasto archivio con il patrimonio storico e culturale del Golfo Persico.

L'archivio comprende mappe, manoscritti, registrazioni sonore e fotografiche accompagnati da note esplicative contestualizzate e link sia in inglese sia in arabo.


Autori:

La QDL è stata sviluppata grazie alla cooperazione tra la Qatar Foundation, la Qatar National Library e la British Library, il progetto si basa sulle collezioni della British Library.

Responsabile dei programmi di raccolta: Riccardo Davies

Responsabile delle operazioni curatoriali, British Library Qatar Foundation Partnership: Lynda Barraclough

Un link porta alla scheda curricolare dei due responsabili dipendenti della British Library.

Contenuti e fonti:

I contenuti attualmente disponibili su QDL sono stati sviluppati durante la prima fase della partnership, raggiungendo un totale di 950.000 immagini entro la fine del 2016. Altri contenuti vengono aggiunti continuamente, ma i punti salienti attuali del QDL  includono:

  • Documenti dell'ufficio dell'India che abbracciano il periodo 1763-1951, compresi i file dei documenti di residenza politica del Bushire e dei documenti dell'agenzia del Bahrain
  • Dizionario geografico del Golfo Persico, Oman e Arabia centrale di JG Lorimer (1908, 1915), una classica introduzione alla storia del Golfo
  • 500 mappe, carte e piani del Golfo Persico e della regione più ampia
  • Le carte private di Sir Lewis Pelly, residente politico nel Golfo Persico tra il 1862 e il 1872
  • Manoscritti scientifici arabi dalle raccolte di manoscritti della British Library, che coprono argomenti come medicina, matematica, astronomia e ingegneria
  • Una selezione di fotografie, cartoline e altri oggetti stampati oltre a schizzi, disegni e acquerelli; incisioni, incisioni e illustrazioni
  • Una selezione di materiali di raccolta audio tra cui 200 dischi di gommalacca registrati in Bahrain, Kuwait e Iraq tra il 1920 e il 1940.
La pagina principale si presenta con una barra in alto di colore nero con scritte di colore bianco nella quale si presentano le voci "Esplora la biblioteca digitale del Qatar", "Articoli dei nostri esperti", "Glossario", "About", "inglese o arabo", e poi una lente di ingrandimento per svolgere la ricerca all'interno del sito. Scorrendo la pagina si trovano due presentazioni di due articoli nella sezione "in risalto" che tramite link portano o all'articolo o all'immagine dello stesso. Proseguendo si trovano quattro rimandi della sezione "Watch, Listen, See" che portano al canale Youtube, alla sezione podcast, e all'interno della biblioteca digitale. Scorrendo ulteriormente si trova la sezione "Ricerche popolari" con l'indicazione di alcune voci; mentre accanto a queste si trova la sezione "Articoli in evidenza dei nostri esperti". In fondo alla pagine si trovano i link che spiegano l'utilizzo del sito; i link veloci alla Fondazione del Qatar, Biblioteca nazionale del Qatar, British Library, Biblioteca digitale mondiale; link ai contatti e canali social.

In particolare cliccando su "Esplora la biblioteca digitale del Qatar" si apre una pagina in cui appare la barra di ricerca con la lente di ingrandimento e appena sotto si può cliccare su "articoli in archivio (2.224.670)", "articoli dei nostri esperti (181)", "suggerimenti per la ricerca" che fornisce una guida completa su come ricercare il materiale interessato all'interno dell'archivio digitale.

Ogni documento dell'archivio può essere filtrato per tipo, per luogo, per data, per lingua d'origine, per argomento, per persone e organizzazione, per copyright, per istituto di partecipazione.

Funzionalità:

Il sito è intuitivo e guida l'utilizzatore nella ricerca delle informazioni grazie alla sua piacevole grafica. Il sito è attivo e in continuo aggiornamento. 

Ogni documento dell'archivio è corredato di immagini e scheda tecnica.

In fondo alla pagina in cui vengono date informazioni sul progetto c'è un capitoletto dal titolo "Entra a far parte del QDL" in cui viene chiesto di interagire con gli autori del progetto per rimanere aggiornati, inviare feedback e condividere su Twitter e Facebook il link del sito per far conoscere ad altri potenziali utenti le risorse disponibili.

Mentre si scorrono le pagine del sito si è accompagnati, in basso a destra, da una faccina che permette di inviare un feedback sul giudizio dell'esperienza della navigazione nel sito; vengono mostrate cinque faccine con espressioni differenti sulle quali poter cliccare.

Obiettivi e pubblico di riferimento:

L'obiettivo del progetto è rendere una risorsa di livello mondiale liberamente disponibile per tutti, da coloro che hanno un interesse generale per la storia del Golfo ai ricercatori accademici che intraprendono ricerche rivoluzionarie, migliorando la comprensione del mondo islamico, del patrimonio culturale arabo e della storia moderna del Golfo. 

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    4
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    5
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

Credo che il sito della Qatar Digital Library sia utile per tutti coloro che vogliono avvicinarsi allo studio dell'area della penisola arabica con documenti che vanno dal 900 al 1999. Il sito è alla portata di tutti sia per l'utilizzo gratuito dell'archivio sia per la facilità nel reperire il materiale e nella navigazione del sito stesso. La grafica del sito inoltre inviata l'utente a tornare a consultare l'archivio digitale come base per ulteriore ricerche.

URL: https://www.qdl.qa/en
Tipologia: Pubblicazione di fonti primarie
Firma: Annika Pison
Immagine:
Data della recensione: 23 gennaio 2022


Titolo:

The Ages of Exploration

Temi:

Il sito presenta le navigazioni e le esplorazioni che dall'antichità ad oggi hanno caratterizzato i commerci, le conquiste e le scoperte scientifiche.

Autori:

Il sito è creato da The Mariners' Museum and Park a Newport News in Virginia negli Stati Uniti. In fondo alla pagina principale si trova una barra nera su cui poter cliccare sulla parola "credits" in cui viene elencato il personale del museo che si è occupato dalla creazione del sito e delle aziende partner.

Contenuti e fonti:

Il sito si presenta colorato e accattivante e semplice all'uso. Nella pagina iniziale un disegno con sei esploratori di varie epoche storiche invita l'utente, tramite un fumetto, a scegliere uno dei periodi storici presenti a sinistra e a iniziare il viaggio. A sinistra, infatti, si trovano le voci: "Ancient Exploration", "Medieval Exploration", "Age of Discovery", "Modern Exploration" e sotto a queste un link che porta ad una pagina di sondaggio Google sulla esperienza avuta nella navigazione sul sito. Scorrendo la pagina si trova la sezione "Featured Explorers" nella quale vengono presentati quattro abstract di altrettanti esploratori di varie epoche che portano alla loro scheda di presentazione.

In fondo alla pagina si trova un link che rimanda ad una sezione "Vocabulary".

Tornando all'inizio della pagina nella barra in alto si trovano le voci "Home", "Time periods", "Explore", "Resources". 


Funzionalità:

Cliccando su "Time periods" si apre una pagina suddivisa in quattro capitoletti con titolo i quattro periodi storici sopra elencati che danno la possibilità, attraverso un breve testo, di inquadrare il periodo storico e di esplorare le schede relative al periodo desiderato suddivise in: Explorer, Voyage, Ship, Tool. Ogni scheda è corredata di titolo, periodizzazione, tipologia dell'oggetto narrato, galleria di immagini, breve descrizione, testo di approfondimento, fonti di riferimento.

Cliccando su "Explore" una pagina in cui è possibile esplorare tutto l'archivio secondo propri criteri di ricerca utilizzando la ricerca avanzata messa a disposizione.

Cliccando su "Resources" si apre una pagina in cui sono presenti tre giochi interattivi utilizzabili attraverso il plug-in di Adobe Flash; e una sezione dedicata a delle attività stampabili per creare un'attività didattica ludica.


Obiettivi e pubblico di riferimento:

Per come è impostata la grafica del sito credo che il pubblico di riferimento sia scolastico perché attraverso passaggi semplici porta il navigatore a conoscere in modo piacevole esploratori, rotte, navi, utensili del passato e della nostra epoca avvicinando anche i più giovani o i più inesperti di ricerca storica a questo fantastico mondo fatto di continue interessanti scoperte.

Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    5
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    5
Giudizio complessivo:

A mio parer il sito è ottimo, molto gradevole alla vista e facile alla navigazione. Utile per chi, poco esperto in materia, ma appassionato vuole ampliare le proprie conoscenze in modo piacevole. Utile soprattutto ad un pubblico giovane e scolastico che si appresta alla rete Internet per svolgere ricerche storiche. Interessante all'uso di bambini che giocando attraverso le attività proposte si possono avvicinare alla scienza storica con passione, curiosità, stupore e ammirazione.

Ho riscontrato una sola imperfezione: il sito non è stato adattato alla visione su smartphone.

URL: https://exploration.marinersmuseum.org/
Tipologia:
Firma: Annika Pison
Immagine:
Data della recensione: 24 gennaio 2022


Titolo:

Early Modern Letters Online (EMLO)


Temi:

Early Modern Letters Online è un’interfaccia editoriale contenente la corrispondenza moderna appartenente il sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo. Nella prima fase di formazione di EMLO, gli autori del sito hanno voluto concentrarsi soltanto sulla raccolta di manoscritti, stampe e documenti impostandoli in un unico spazio digitale; mentre nella seconda fase della progettazione, si è voluto rivolgersi verso l’esterno, portando il sito da una semplice raccolta dati, ad una piattaforma e una risorsa, con strumenti adatti per la ricerca.


Autori:

EMLO è stato creato in meno di due anni da Culture of Knowledge Project, Bodleian Digital Library Systems and Services (BDLSS) e la Humanities Division dell’Università di Oxford grazie ad un finanziamento della Andrew W. Mellon Foundation.


Contenuti e fonti:

ELMO è stato creato con l’intento di semplificare la ricerca e lo studio della rivoluzione delle comunicazioni nell’era moderna: si basa infatti sulle lettere del periodo moderno. All’interno del sito è possibile disporre dei documenti mediante diverse tipologie di raccolta, come cataloghi, temi, in ordine cronologico, in ordine geografico, mediante i contributori e i vari depositi dei documenti. Importante evidenziare tuttavia che EMLO è un servizio gratuito solamente per uso individuale e non commerciale in quanto tutte le informazioni presenti sono riprodotte su licenza dalle biblioteche e archivi (in possesso degli originali, soprattutto per quanto riguarda le immagini).


Funzionalità:

la homepage è molto ricca e un po' confusionaria: in alto infatti sono presenti molte sezioni quali la “Home”, “Search+”, “Browse”, “Collections”, “Contribute”, “About”. Indipendentemente dalla sezione che si sceglie, ogni voce che viene selezionata porta di conseguenza ad una finestra collegata che riporta le varie specificità del documento scelto. Sempre nella homepage è possibile compiere una ricerca inserendo alcuni dati di base (come l’anno, gruppo sociale, luogo, contenuto). Sono presenti inoltre, in fondo alla pagina iniziale, una serie di cataloghi in evidenza come ad esempio “La corrispondenza di Tommaso Campanella” o “La corrispondenza di Elizabeth Stuart, Regina di Boemia”.


Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obbiettivo che si pone il sito è quello di rendere la ricerca storica della corrispondenza in era moderna più semplificata e molto più agevole grazie ad un sistema di ricerca specifico ed efficace.

Il pubblico di riferimento è molto vario: volto comunque ai ricercatori, studiosi e a chiunque abbia interesse per questo tema storico, è rivolto anche agli istituti scolastici e universitari.


Architettura web, chiarezza, navigabilità:    3
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    3
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    4
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

il mio giudizio complessivo, in realtà, è sufficiente: la grafica, la struttura del sito sono chiari e ben efficace, la homepage si presenta completa, anche se un po' troppo ricca di informazioni e di impostazioni. Tuttavia ho trovato alcune difficoltà nell’orientarmi all’interno delle varie sezioni e a visualizzare i contenuti: credo che sia utile in questo sito predisporre l’opzione “Traduci” in diverse lingue, in modo da essere comprensibile anche a chi ha alcune lacune nella lingua inglese.

URL: http://emlo.bodleian.ox.ac.uk/home
Tipologia: Pubblicazione di fonti secondarie
Firma: Annalisa Dal Piva
Immagine:
Data della recensione: 28 gennaio 2022


Titolo:

Stampa clandestina 1943-1945

Temi:

Catalogo storico della stampa clandestina prodotta in Italia tra il 1943 e il 1945, mediante la registrazione di schede biografiche e storiche e la digitalizzazione di tutti i numeri dei periodici pubblicati in questi due anni bellici, messi a disposizione del pubblico.


Autori:

INSMLI, Istituto Storico della Resistenza Italiana


Contenuti e fonti:

“La banca dati della stampa clandestina italiana 1943-1945” mette a disposizione i periodici digitalizzati stampati in questi due anni bellici. Questi dati sono facilmente consultabili mediante una ricerca alfabetica oppure grazie ad una ricerca avanzata, nel caso in cui si voglia svolgere uno studio più approfondito e specifico. Ogni periodico ha una propria scheda bibliografica completa dei dati principali in modo da semplificare l’identificazione e la ricerca del giornale. Oltre alla scheda bibliografica è presente anche una storica al fine di contestualizzare le informazioni contenute nei periodici a periodo storico al quale appartiene.


Funzionalità:

La homepage mette subito a disposizione del visitatore la possibilità di compiere la ricerca, sia la ricerca alfabetica (sottoscrivendo il nome della testata, il luogo e l’ente produttore), ma anche quella avanzata. Inoltre è disponibile un elenco delle testate, sempre nella homepage: questo elenco, in ordine alfabetico, permette di visualizzare tutti i periodici digitalizzati presenti nella banca dati. La tendina presente in alto a destra è molto funzionale: presenta in maniera efficace tutte le varie informazioni del sito e del progetto, inserendo anche la Pagina Facebook in modo da rendersi visibili sui media.
Presente inoltre la possibilità di scaricare i vari documenti gratuitamente in formato PDF.


Obiettivi e pubblico di riferimento:

L’obbiettivo del sito è quello di rendere disponibili al pubblico tutti i periodici clandestini di questi due anni bellici, in maniera chiara ed efficace, al fine di semplificare la ricerca storica.

Il pubblico al quale questo sito si rivolge è generalmente composto da studiosi e ricercatori, insegnanti e studenti e tutti coloro che sentono un interesse protratto a questo tipo di fonte storica.


Architettura web, chiarezza, navigabilità:    5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:    5
Qualità grafica, impatto visivo:    3
Rilevanza del tema:    5
Ricchezza dei contenuti:    4
Qualità di apparati descrittivi e guide:    3
Giudizio complessivo:

il mio giudizio complessivo è molto positivo: considero la struttura del sito e le informazioni presenti molto soddisfacenti e soprattutto di meridiana chiarezza. La banca dati è molto corposa e ben strutturata, grazie ad un sistema di catalogazione preciso e molto dettagliato. Punto sicuramente vincente è la possibilità di scaricare in formato PDF la copia digitale del periodico in modo gratuito e in maniera rapida dal sito originale. Sicuramente la scheda storica permette una maggior comprensione del periodico della quale si prende visione, di conseguenza la considero un ottimo proposito.


URL: http://www.stampaclandestina.it/
Tipologia: Pubblicazione di fonti secondarie
Analisi di dati
Firma: Annalisa Dal Piva
Immagine:
Data della recensione: 28 gennaio 2022