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I luoghi del lavoro forzato e della deportazione in Italia durante la Seconda guerra mondiale

Temi:     

Questo progetto digitale si propone di affrontare i complessi temi del lavoro forzato e della deportazione che coinvolsero uomini e donne durante il secondo conflitto mondiale, i quali si ritrovarono reclutati forzosamente per supportare la macchina bellica della Germania nazista e costretti a lavorare in campi destinati a tale scopo, spesso giungendovi da altre parti dei territori occupati dal Reich.

In particolare il progetto analizza diversi aspetti di questa articolata e intricata situazione, suddividendoli in diverse categorie: temi, luoghi, percorsi, persone, documenti.

Autori:     

Le informazioni in merito sono presenti in fondo alla landing page del sito.

Il progetto è a cura dell’Associazione Culturale “Topografia per la storia”; questa associazione culturale ha prodotto altri noti progetti di digital history, tra cui non si può non citare https://campifascisti.it/

Per la sua realizzazione hanno contribuito finanziariamente l’Istituto Storico Germanico di Roma, la facoltà di studi umanistici dell’Università di Rijeka e la fondazione Erinnerung Verantwortung Zukunft.

Nonostante la presenza di link a diversi account social gestiti dall’Associazione, non è stato possibile risalire ai nomi di coloro che la compongono direttamente dal sito, né l’Associazione ha un proprio sito in cui esplicita chi esattamente ha partecipato a quale progetto e in quale misura.
 Contenuti e fonti:     

Questo progetto presenta delle fonti primarie: documenti d’archivio e fotografie dell’epoca. Il sito si presenta strutturato in varie categorie, tutte consultabili immediatamente e gratuitamente dal menù presente in home page.

Esso è dunque articolato innanzitutto per temi, attraverso la pubblicazione di alcuni articoli – taluni sintetici, altri più lunghi e strutturati – di carattere descrittivo in merito ad alcune situazioni specifiche come il lavoro forzato, gli organi della coercizione, le deportazioni e la resistenza organizzata dal movimento operaio. Ciascun articolo, a parte uno, reca in calce la firma dell’autore e l’anno di pubblicazione (tutti tra il 2016 e il 2018).

Un’altra importante categoria è quella dei luoghi, divisi in quattro macro-aree: la Repubblica Sociale Italiana, il territorio del III Reich, la zona di operazioni del Litorale Adriatico e quella delle Prealpi. Se l’area della RSI e del Litorale Adriatico sono molto approfondite, quello del III Reich e delle Prealpi lo sono solo in minima parte.

Vi è la categoria dei percorsi, che i deportati dovettero seguire per arrivare ai campi di lavoro. Qui tuttavia è al momento presente solamente un percorso, per quanto ben approfondito: quello da Molat e Buchenwald; la dizione al plurale – percorsi – fa pensare ad un pianificato futuro ampliamento della sezione. 

La categoria persone presenta alcune biografie di uomini e donne che hanno subito la deportazione di cui tratta questo progetto; al momento risultano presenti otto schede (sette uomini e una donna), ciascuna con la firma e la data di pubblicazione dell’autore della stessa.

È presente una cronologia divisa per anno, dal 1943 al 1945, realizzata con una grafica moderna e accattivante; risulta utile anche un lemmario, a spiegare in particolare alcune sigle e nomi tedeschi che potrebbero essere sconosciuti al lettore non germanofono.

Infine, vi sono due categorie attraverso le quali è possibile effettuare delle ricerche: in quella internati è possibile cercare per nome, cognome, luogo e data di nascita e luogo di internamento; in quella documenti è possibile ricercare per archivio oppure per autore, luogo, date, titolo, ente intestatario e parole nel testo.

Per quanto riguarda le fonti, gli articoli presentano delle note nel testo che, se cliccate, fanno emergere un pop-up con un riferimento testuale molto preciso; tuttavia non c’è in fondo all’articolo un’indicazione bibliografica di tutti i testi i testi utilizzati o, più in generale, una categoria fonti e bibliografia che sarebbe invece risultata assai preziosa.
 Funzionalità:     

Il sito si presenta in una veste grafica moderna e accattivante; è inoltre disponibile in altre due lingue oltre all’italiano: l’inglese e il tedesco. Non è tuttavia presente una mappa del sito né una bibliografia immediatamente consultabile. Manca anche una barra di ricerca diretta nel menù.

Il sito ha un design responsivo, è ben costruito e risulta accessibile con immediatezza sia da pc che da smartphone, con un’ottimizzazione che rende facile la consultazione.

Le varie parti del sito sono raggiungibili attraverso un menù di tipo hover dropdown, una modalità estremamente comoda e pratica, presente nella parte alta della schermata.

La home page presenta delle schede con un breve abstract e un’immagine di sfondo che cambiano ogni dieci secondi e che invitano l’utente alla lettura e all’approfondimento; scorrendo in basso, si trova la descrizione sintetica ed esaustiva del progetto e la possibilità di consultare una chiara cronologia degli eventi trattati.
In fondo, troviamo i link a mail ed account social con i quali interagire, oltre al nome dell’associazione che ha realizzato il sito e gli enti che vi hanno collaborato; infine, il copyright che data al 2021 ci informa che questo è un sito che non solo appare recente nella forma, ma che nei contenuti viene di continuo aggiornato.

È possibile effettuare delle ricerche nelle modalità sopra esposte per quel che riguarda le categorie internati e documenti; è presente molto materiale, comprese fonti primarie testuali e molte fotografie dell’epoca, riguardanti persone, luoghi e oggetti.
 Obiettivi e pubblico di riferimento:     

L’obiettivo dichiarato di questo progetto digitale è quello di mettere gratuitamente a disposizione per il pubblico materiale d’archivio, percorsi individuali di deportati e di lavoratori coatti, assieme a brevi schede biografiche che possano aiutare a rappresentare quella realtà complessa e variegata che è stata la storia del lavoro forzato in Italia e non solo, nel periodo 1943 – 1945.

Il pubblico di riferimento sono certamente gli studiosi ma potremmo dire soprattutto il grande pubblico: la veste grafica accattivante, le schede descrittive, le biografie e la cronologia sembrano essere pensate per un pubblico che vuole informarsi ma che conosce poco dell’argomento, più che per una ristretta cerchia di esperti sull’argomento; tuttavia anche un accademico potrebbe ricavare da questi materiali messi a disposizione e da alcune vicende personali poco note indubbi spunti d’interesse per più approfondite ricerche.
 Architettura web, chiarezza, navigabilità:         5
Accessibilità e ricercabilità dei dati:         3
Qualità grafica, impatto visivo:         5
 Rilevanza del tema:         4
Ricchezza dei contenuti:         3
 Qualità degli apparati descrittivi e delle guide:         3
Giudizio complessivo:     

Il progetto è ben riuscito: una veste moderna e una grafica semplice ma accattivante rendono questo un sito che l’utente è invogliato a navigare.

I contenuti sono estremamente localizzati ma sufficientemente approfonditi, almeno in alcune loro parti, da rendere la loro fruizione utile per utenti di diverso tipo, dallo studioso specialista al semplice curioso.

La materia trattata, nonostante il periodo sia tra i più studiati dagli storici contemporanei, presenta un taglio originale e i contributi messi gratuitamente a disposizione dell’utenza sono da ritenersi utili ed interessanti.

Il sito è aggiornato e la presenza di tre lingue (italiano, inglese e tedesco) aumenta considerevolmente il suo bacino d’utenza.

Accanto a queste considerazioni positive, vi sono tuttavia anche delle problematicità: l’assenza di un elenco di autori chiaro, magari ciascuno con una propria biografia e un proprio curriculum accademico; l’assenza di una bibliografia comprensiva ed esaustiva; l’assenza di una mappa del sito; l’assenza di una barra di ricerca immediatamente fruibile.

Elementi, questi, la cui mancanza si fa sentire all’interno di un progetto che, per il resto, cattura l’occhio e alimenta l’interesse dell’utente.

Non è dunque da ritenersi un progetto completo al momento; ci appare però valido e affidabile, dal momento che gli enti che vi hanno collaborato sono importanti e i materiali numerosi e ben presentati.

Il giudizio complessivo è certamente positivo, anche se l’impressione è che con qualche accortezza e con l’aggiunta di qualche categoria in più avrebbe potuto essere ancora migliore. È però un progetto che pare essere tuttora seguito dai suoi sviluppatori e dunque la possibilità che le lacune che esso al momento presenta vengano colmate nel prossimo futuro è da ritenersi concreta.
URL:      http://www.topografiaperlastoria.org/
Tipologia:      Pubblicazione di fonti primarie
Analisi di dati
Presentazione/visualizzazione di dati
Firma:      Amerigo Muschi
Immagine:     
Data della recensione:      3 dicembre 2021