Sintesi di Valentino Marcuzzi

Sintesi di Valentino Marcuzzi

by ENZA DEL TEDESCO -
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LEZIONE 6


Zdanov → promosse in URSS il realismo socialista → conoscere la vita del popolo e rappresentarla nell'arte

Trasformazione ideologica → indotta dagli artisti (chiamati da Stalin «ingegneri dell'animo umano», nel 1934)

Realismo → qui non è descrivere la realtà oggettivamente, ma educare il popolo nella sua trasformazione ideologica (fare propaganda). Ciò è la questione centrale degli anni '60, ovvero il rapporto tra intellettuali e potere

Neozdanovismo → usato in senso negativo da Pasolini

Anni '60 e '70 → è molto sentito il ruolo sociale dell'intellettuale. Si discute se questo debba essere integrato nella vita sociale del Paese, e quindi dar voce alle istanze che emergono nella società del momento → questione centrale: è in gioco la libertà dell'arte

Intellettuali non integrati → come durante il fascismo, periodo in cui muore il genere del romanzo, e in cui l'arte si stacca dalla vita politica e civile del Paese; emarginati gli intellettuali non integrati, è emarginata assieme a loro la coscienza critica del Paese

Cfr: rivista 'Nuovi argomenti', aprile-giugno 1968 → vi è un'inchiesta sollecitata da Pasolini, che aveva scritto una poesia provocatoria ('Il PCI ai giovani!!'). Moravia risponde a questa sollecitazione attraverso questa inchiesta → Moravia era ritenuto lo scrittore più politicizzato all'epoca

Cfr: 'Corriere della Sera' del 15 aprile 1971, inchiesta 'Gli scrittori e il popolo' → vengono sollecitati nell'inchiesta Fortini, Arbasino, Parise, Piovene e Silone (cfr: vedere cosa dicono Parise e Arbasino)

Perché è importante essere dentro il dibattito politico-ideologico? Pasolini risponde «perché ogni azione umana è un'azione politica», e perciò chi è tagliato fuori dal dibattito, è tagliato fuori dalla società

Nel mondo, Alberto Moravia è considerato uno scrittore marxista; lui invece nei suoi romanzi è sempre a-ideologico.

Parise → intellettuale che rifiuta l'ideologia, in quanto massificante e alienante. Per lui è molto più importante la poesia della politica, dal momento che la poesia sta nell'individuo, non nella massa

'Teorema' (libro di Pasolini) → pubblicato in volume; è una sceneggiatura, come 'Il principe costante' di Arbasino. NB: Pasolini è il primo a concepire la sceneggiatura cinematografica come genere autonomo!

Sceneggiatura prima di Pasolini → spesso non veniva nemmeno firmata; era un lavoro fatto solo per soldi, senza una importanza letteraria. Pasolini: scrive sceneggiature per sé stesso → lavoro creativo, non meccanico; egli non può dunque considerare la sceneggiatura limitativa

Genere e tecnica della sceneggiatura → influenza i modi e il linguaggio espressivo della letteratura (influenza reciproca tra cinema e letteratura)


Lettura di 'Descrizioni di descrizioni' → recensione su Arbasino e Parise

Polemica di Pasolini → col movimento studentesco e della neoavanguardia, definiti come barbari piccolo-borghesi macchiati di fascismo. Parla di 'mutazione', della quale dice che Arbasino non ne ha risentito, mentre Parise si, e ne ha sofferto.

NB: Pasolini mette sullo stesso piano un movimento politico (quello studentesco) e una corrente letteraria (neoavanguardia)

Movimento studentesco → è massificante e omologante, e perciò Pasolini vi si oppone

Cfr: filmato 'Cinema 70', in cui Pasolini presenta 'Medea' e viene attaccato dagli interlocutori. Vedere come si difende

Pasolini accusa Arbasino di assecondare il movimento studentesco, e Parise di non prendere posizione. Nel caso di Parise, non è vero: egli prende posizione, dal momento che gira il mondo (cfr: il suo libro di reportages 'Guerre politiche') e scrive anche sul 'Corriere della Sera' (cfr: articolo del 28 novembre 1972 'Arte e politica')

Parise → militanza civile e a-ideologica!

Per Pasolini il reazionarismo di Parise è invece solo isterico, non-mediato, dovuto a un livore, ma che non è però di destra → i 'Sillabari' hanno infatti un linguaggio de-ideologizzato (e per ottenerlo Parise fa fatica, è un lavoro complicato)

Pasolini → non tiene conto che Parise ha visto molta gente morire nel periodo in cui è stato reporter all'estero

Parise → assume un sistema di valori a-storico; rifiuta di stare nella storia

'Sillabari' → depauperazione della realtà; non è mai problematizzata l'appartenenza di classe dei personaggi → in questo modo si sottrae l'individuo alla massa con gli strumenti della narrazione!

Per Parise → poesia = recupero dell'individualità; condizione economica = non è un problema; semplificare = leggere qualcosa senza la lente dell'ideologia. Altra semplificazione → linguistica

Cfr: leggere l' ''Avvertenza'' ai 'Sillabari'

Cfr: leggere ''Amore'' → qui la descrizione è interpretazione

Cfr: leggere ''Antipatia'' → c'è il ritratto di Pasolini

Pasolini fa invece il ritratto di Calvino nella sua recensione alle 'Città invisibili'. Tutti gli scrittori del tempo si leggevano tra di loro, e si facevano poi dei ritratti letterari.

Parise → dedica ''Roma'' a Pasolini, come anche ''Antipatia''; nel romanzo 'L'odore del sangue' descrive Roma come farebbe Pasolini


Tra Pasolini e Parise → espressioni diverse, ma consanguineità ideologica