Ritratto di musico
“Ritratto di musico” è il titolo di quest’opera realizzata da Leonardo da
Vinci nel 1485 circa e attualmente conservata a Milano, nella Pinacoteca
Ambrosiana.
Si tratta di una tempera e olio su tavola, di dimensioni contenute; misura
infatti circa 48 cm d’altezza per 32 cm di larghezza; si presenta quindi come
un rettangolo con il lato maggiore in verticale.
Il soggetto dell’opera è un giovane uomo in abito rinascimentale, ritratto di
tre quarti e a mezzo busto, la cui figura emerge sopra uno sfondo indistinto e
scuro. Lo stile è del tutto realistico, teso cioè a riprodurre con esattezza
dettagli di forme e colori come li percepisce l’occhio umano.
Il pittore sembra essersi posto a un’altezza di poco al di sopra del volto
dell’uomo e a distanza ravvicinata, così che la sua figura occupa gran parte
della tavola, lasciando poco spazio allo sfondo. Il viso e il busto dell’uomo
sono ruotati di tre quarti, quindi lo vediamo, oltre che anteriormente, più nel
suo lato destro.
Il volto è nel suo insieme armonico, circondato da folti capelli di colore
castano chiaro, che scendono a riccioli fino alle spalle e in parte coprono
anche la fronte; l’incarnato è chiaro con riflessi che tendono al giallo
dorato. Gli occhi sono grandi e tondi, con iridi castane e palpebre superiori e
inferiori piuttosto spesse. Intorno ad essi le sopracciglia sottili disegnano
un leggero arco, mentre gli zigomi appaiono pronunciati e le guance un poco
rientranti. Il naso è di forma regolare; la bocca, tenuta chiusa senza alcun
accenno di sorriso, mostra labbra piuttosto carnose sopra un mento squadrato.
L’espressione del volto è quindi seria ma non grave: l’uomo sembra concentrato,
con lo sguardo rivolto verso un punto imprecisato davanti a sé, sulla destra
rispetto a chi guarda il dipinto.
Sulla testa è visibile un copricapo tondeggiante e senza tesa, rialzato ma
piatto sulla sommità, di colore rosso acceso.
Sulla parte visibile del corpo, l’uomo indossa una veste scura che risale a
metà del collo dove spunta una sottilissima striscia di stoffa bianca. L’abito
è arricchito da due larghe stole di colore marrone che dalle spalle ricadono
fino in vita.
Dalla base inferiore del dipinto, centralmente, emerge la mano destra
dell’uomo, con dita affusolate e unghie ben curate, che tiene un cartiglio aperto
sopra il quale sono visibili righe del pentagramma e alcune note musicali; la
carta conserva altresì il segno di piegature verticali. Dietro il cartiglio
spunta un ulteriore lembo di tessuto della sottostante camicia bianca.
Una fonte di luce calda illumina la figura dell’uomo come se provenisse
obliquamente dal lato destro del dipinto, posta a media altezza fra il soggetto
e il punto di osservazione usato dall’autore, proiettando ombre dietro di lui,
sulla parte posteriore del copricapo, dei capelli e della mano, e creando dei
chiaroscuri sfumati che esaltano i lineamenti del suo volto.
Le tonalità di colore prevalenti sono scure, sui toni del bruno, con
l’eccezione del rosso del copricapo e del colore chiaro del viso e del
cartiglio.