Eserciziari e testi alternativi

Vengono chiesti frequentemente consigli sull'acquisto di "eserciziari" (raccolte di problemi risolti) o sull'uso di testi alternativi a quello consigliato.

1) Esercizi: leggere le soluzioni già pronte è di scarsissima utilità, bisogna provare a risolvere i problemi da soli. Tuttavia, se si ha l'avvertenza di guardare le soluzioni solo a posteriori, come controllo del procedimento e dei risultati, integrare gli esempi presenti nel testo con altri problemi risolti può essere d'aiuto. Da questo punto di vista, i diversi eserciziari esistenti sul mercato più o meno si equivalgono. Un esempio (selezione di problemi tratti dal classico testo "Fisica 1" di Halliday, Resnick, Krane):

P.Pavan, F.Soramel, Problemi di fisica risolti e commentati, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, terza edizione.

2) I testi universitari di fisica a livello introduttivo si dividono in due categorie, a seconda che facciano uso solo dell'algebra o anche del calcolo differenziale. Questi ultimi sostanzialmente si equivalgono, anche se puntano a diversi obbiettivi nel bilancio tra facilità di lettura e rigore formale. Due esempi, largamente utilizzati e di diversa impostazione:

a) Halliday, Resnick, Krane, Fisica 1, Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
b) Mazzoldi, Nigro, Voci, Elementi di Fisica - Meccanica e Termodinamica, EdiSES.

Qualunque sia il testo utilizzato nello studio individuale, si raccomanda ai fini pratici (programma svolto, livello di approfondimento, prove scritte) di consultare per confronto anche il testo ufficialmente adottato.

3) Per chi non si spaventa davanti ad un testo in inglese, facilmente reperibile attraverso Amazon per circa 20$, suggerisco come ottima analisi critica (quantitativa) della fisica realizzata (o violata...) nei film d'azione di Hollywood, di lettura piacevole ed istruttiva:

A.Wiener, Don't Try This at Home! The Physics of Hollywood Movies, Kaplan publishing, New York, 2007.

La trattazione è vivace, anche divertente nello smascherare quello che "non può funzionare" nei film, ed offre ottimi esempi di come valutare quantitativamente gli ordini di grandezza con dei calcoli semplificati ma rigorosamente impostati.
Ultime modifiche: lunedì, 24 febbraio 2014, 17:54