11/06/2015

  • Domanda: Ho alcuni dubbi riguardo alla relazione sul modulo di Young. Dopo aver trovato diversi valori del modulo di Young con masse diverse ritengo opportuno fare una media di questi valori, è corretto?
  • Risposta: si
  • Domanda: Inoltre poiché non sono misure ripetute non è necessario calcolare la deviazione standard dalla media, giusto?
  • Risposta: si, ma: (1) devo valutare l’errore assoluto per ogni singola determinazione del modulo di Young; (2) posso poi combinare i risultati con la ricetta che si trova nella slide 10 della Lezione 4 (media pesata con pesi uguali ai reciproci della varianze …: viene dato maggior peso alle misure con errore assoluto piu' piccolo);
  • Domanda: Infine per la propagazione dell'errore è sufficiente calcolare l'errore assoluto del modulo, come è indicato nel paragrafo 3.4 del pdf scannerizzato che Ci ha fornito
                     ΔE=(ΔL/L + Δd/d + ΔDelta/Delta + Δr/r + ΔF/F + ΔS/S)xE(medio).
  • Risposta: OK: questo e` l’errore assoluto su ogni singola misura del modulo di Young; per ottenere l’errore assoluto sulla media pesata, vedi sopra (ricetta slide 10 lezione 4)
  • DomandaLe ho scritto ieri in merito ad alcune domande sul modulo di Young. Oggi le vorrei chiedere un consiglio per quanto riguarda la relazione sul modulo di Coulomb. Per valutare gli errori va bene seguire il metodo spiegato nel pdf da lei fornito sull'esperimento? (il primo, quello a colori).
  • Risposta: credo lei si riferisca alle slide 252 e 253. Il metodo, per la determinazione del modulo di Coulomb, separa due contributi A e B, i cui valori e i cui errori vengono poi combinati assieme (con medie pesate per quanto riguarda il contributo B, calcolato separatamente per le diverse corone circolari disponibili). La logica di questo metodo è di non rifare inutilmente i conti per il contributo A, dovuto a variabili comuni a misure con diverse corone circolari; il contributo B viene ottenuto da una media pesata dei risultati ottenuti per le diverse corone circolari. E` un metodo efficiente, non è necessariamente l'unico valido.

05/06/2015

  • Domanda: Nella seconda esperienza (modulo di torsione) l’espressione finale per il calcolo del modulo di torsione dell’acciaio è il risultato di grandezze i cui errori (per come sono state svolte le misure) in parte sono massimi assoluti e in parte seguono una trattazione di tipo statistico e sono quindi rappresentati dalla deviazione standard della media. Come si può correlare misure con errori assoluti e misure correlate da trattazioni statistiche (cioè come propagare gli errori)?
  • Risposta: Una possibilità è di farsi guidare dagli errori dominanti: se sono quelli determinati da misure ripetute, si può usare la combinazione in quadratura, altrimenti è preferibile sommare linearmente, in maniera più conservativa. Nel dubbio, si possono propagare le incertezze con entrambi i metodi e citare entrambi i risultati.
  • DomandaAlla fine si giunge a due valori “diversi” del modulo di torsione visto che sono state svolte tre misure con tre corone circolari differenti, aventi ciascuno il suo intervallo di confidenza sulla misura. Il valore “migliore” e il relativo errore è corretto calcolarli come indicato nel file .pdf allegato a questo messaggio?
  • Risposta: sì (cioè: media pesata con i reciproci delle varianze, come suggerito nell'ultima slide della Lezione 4 e spiegato sul Loreti)

25/05/2015

  • Domanda: Non sono riuscito a trovare che errore massimo assoluto deve essere usato per la misura delta (spostamento del raggio luminoso sulla scala graduata nel primo esperimento)
  • Risposta: ma puo' valutarlo autonomamente, sapendo che la scala graduata aveva un costante di lettura di 1 mm. Se e' ottimista, l'errore massimo assoluto potrebbe essere 0.5 mm; piu' pessimisticamente puo' anche usare la ricetta "errore massimo assoluto uguale costante di lettura"
  • Domanda: Non sono riuscito a trovare neanche l'errore massimo assoluto per la misura dei periodi di oscillazione del pendolo a torsione del secondo esperimento. 
  • Risposta: nel caso di misure ripetute NON ha senso chiedersi quale sia l'errore massimo: deve essere valutato l'errore statistico o accidentale (deviazione standard della media), che si traduce in un intervallo di confidenza probabilistico, (bisognerebbe considerare anche la eventuale presenza di errori sistematici, la cui stima pero' e' complicata)

23/05/2015

  • Domanda: Nell’ eseguire la relazione da consegnare all’esame, sull’esperienza svolta in aula, mi è sorto un piccolo dubbio. Non riesco a capire con che valori di errori assoluti eseguire i calcoli, visto che durante l’ esperienza erano stati dati i seguenti valori di sensibilità per gli strumenti : 
metro avvolgibile = sensibilità 1mm
calibro ventesimale = sensibilità 1/20mm
calibro palmer = sensibilità 1/100mm
Mentre nei dati riportati da Lei nel .pdf sul sito moodle2, viene detto che gli errori massimi assoluti da attribuire alle misure sono :
metro avvolgibile = 0,5mm
calibro ventesimale = 0,025mm
calibro palmer = 0,005mm
Nel caso in cui i valori degli errori massimi assoluti da utilizzare siano quelli riportati da Lei, mi potrebbe spiegare brevemente da dove derivano?
  • RispostaI valori indicati durante l’esercitazione sono più` pessimisti; in linea di principio, facendo la misura con cura e scegliendo la tacca più vicina nel confronto con i regoli graduati, l’errore massimo può essere preso come la metà della spaziatura fra due tacche, cioè la metà dei valori indicati a lezione. Sono entrambe scelte possibili; va comunque indicata chiaramente nella relazione la scelta fatta.
Ultime modifiche: giovedì, 11 giugno 2015, 20:04