237LE - METODOLOGIA E COMPETENZE DIGITALI PER LA RICERCA STORICA 2022
Section | Name | Description |
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Una guida sintetica contenente le istruzioni essenziali per la redazione di relazioni scritte e di tesi di laurea di argomento storico. Il testo contiene anche importanti avvertenze in materia di plagio e suggerimenti per l'uso di risorse Web per lo studio e la ricerca. A quest'ultimo proposito, è da vedere il contributo di Guido Abbattista, "Le risorse online per la storia moderna" apparso nel volume Il web e gli studi storici. Guida critica all’uso della rete, a cura di Rolando Minuti, Roma, Carocci Editore, 2015, pp. 225-266, accessibile qui |
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Istruzioni per l’uso del Questionario - Sarà possibile sostenere il questionario in presenza (a. informatica, via Lazzaretto Vecchio 8) o da casa. Il questionario sarà disponibile sulla pagina Moodle del corso sezione “Informazioni e comunicazioni generali” all’inizio della pagina, titolo “Metodologia della ricerca storica - Questionario”. - Per sostenere il questionario è necessario: (- in presenza: effettuare l’accesso presso uno dei computer dell’a. informatica con le proprie credenziali di ateneo) - effettuare l’accesso in Moodle con le proprie credenziali - essere iscritti al corso in Moodle - È possibile compilare il questionario solo nella data e nell'orario che saranno indicati dal docente. Il questionario si può compilare una volta sola e ha la durata massima di 55 minuti. - Il questionario è composto di 22 domande a risposta multipla. Per ciascuna domanda una e una sola risposta è corretta. Ciascuna risposta corretta vale 1 punto, le domande lasciate in bianco pesano 0, ciascuna risposta errata vale - 0,25 punti. Il punteggio finale massimo è 22 punti. Il voto finale è calcolato in trentesimi. Esempio: con 20 risposte corrette e 2 errate - Punteggio = 20,75/22,00. Valutazione = 28,30/30,00 (94%). - Durante la compilazione le risposte vengono salvate temporaneamente dal sistema. Per inviare le risposte definitivamente è necessario cliccare, alla fine del questionario, sul pulsante “Invia tutto e termina” (e “Conferma” sulla finestra pop-up che chiede se si è sicuri). Fino a quando non si è cliccato su “Invia tutto e termina” è possibile tornare indietro e modificare le risposte già date. |
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Cambiamenti rispetto alla versione precedente: aggiornate le date di scadenza per la consegna di seconda e terza relazione |
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1. Principi generali di metodo storico | ||
Una serie di slide che elencano vari importanti strumenti di ricerca, sotto forma di bibliografie e raccolte edite di fonti e illustrano e riassumono il contenuto del celebre scritto di Bloch |
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Lezioni su falso, Protocolli dei savi di Sion, comoplottismi |
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Registrazione delle lezioni a.a. 2022-2023 | ||
Attenzione: all'avvio della registrazione della lezione n. 12 (27/10/2022) non è stato messo in condivisione il monitor del Docente. Le slide che sono state proiettate, ma che in registrazione non si possono vedere, sono quelle delle presentazioni contenute nella sezione 1 della pagina Moodle del corso (1. Principi generali di metodo storico) e intitolate nell'ordine: "I Protocolli dei Savi di Sion e il falso" e "Storia e memoria" |
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La lezione del 24/11/2022 è consistita nella visita all'Archivio Storico delle Assicurazioni Generali |
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2. Citare le fonti, scrivere un testo | Un prontuario di istruzioni di base per la redazione di testi accademici quali relazioni, tesine, tesi di ogni livello, saggi scientifici (revisione gennaio 2022) |
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2 bis. Esercitazione di lettura e parafrasi di un testo | ||
3. Falso e plagio | ||
Sito web dedicato al problema del plagio: definizione, regole di citazione, controllo |
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Pagina dedicata al problema del plagio, presso il The Writing Center at UNC-Chapel Hill |
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Una ricapitolazione di cosa siano i comportamenti scientificamente scorretti. Un saggio sul "scientific misconduct":
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Umberto Eco, "Protocolli fittizi", in Sei passeggiate nei boschi narrativi (Milano: Bompiani, 1994), 145-176. |
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Carlo Ginzburg, "Rappresentare il nemico. Sulla preistoria francese dei Protocolli", in Il filo e le tracce. Vero falso finto, Milano, Feltrinelli, 2006, pp. 223-246 |
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da Paolo Preto, Falso e falsari nella storia (Roma: Viella, 2020) |
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La ricostruzione di Robert Harris della vicenda della pretesa scoperta dei diari di Hitler, poi rivelatisi clamorosi falsi (1983) |
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Il Foglio, 2 marzo 2019 |
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Il Manifesto, 11 aprile 2019 |
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in Quaderni d'Altri Tempi, 2 aprile 2019 |
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Il Corriere.it, 6 marzo 2019 |
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Tra i cosiddetti "scienziati" esiste la tendenza perversa e penalmente rilevante a falsificare i dati: qui si può sentire qualche esempio. Ma la "falsificabilità" di una teoria è un'altra cosa... |
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Dichiarazione di assunzione di responsabilità da parte degli studneti appartenenti alla comunità accademica della Columbia University |
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Codice elaborato dalla Academic Integrity Committee, costituita nel 2010, dopo cinque anni di lavoro consistente in indagini presso tutti i membri dell'a comunità accademica e nell'analisi dei codici d'onore esistenti. Il Codice è in vigore dall'autinno 2015. |
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Testo (anche scaricabile) del Codice Etico dell'Università di Trieste. Fare attenzione particolare agli articoli 11 e 15 |
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Regolamento che disciplina la carriera studentesca. Fare particolare attenzione agli artt. 35 e 36 concernenti il plagio. |
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4. Archivi | ||
Sito istituzionale. Notizie generali: L'Archivio di Stato venne istituito nel 1815 con il nome di Archivio generale veneto nella sede dei Frari. Tra il 1817 e il 1822 furono trasferite nel nuovo Istituto le carte prodotte nell'arco di un millennio dagli uffici della Serenissima, fin dalle origini conservate a Palazzo Ducale, nelle Procuratie marciane o nei palazzi di Rialto, che in età napoleonica erano state trasportate in tre sedi distinte: Il patrimonio, che si snoda per circa 70 km di scaffalatura, è costituito da oltre 800 fondi, all'interno dei quali si trovano talvolta centinaia di altri archivi, come avviene nel caso delle corporazioni di mestiere, delle confraternite e dei notai. Il numero dei fondi è destinato pertanto ad aumentare, mano a mano che procede la schedatura di queste fonti all'interno del sistema informativo. L'articolazione dei fondi riflette ancora, in gran parte, il modo in cui le carte erano organizzate in seno agli uffici che le producevano. A questa struttura si è poi sovrapposta l'attività di ordinamento, inventariazione e conservazione svolta all'interno dell'Archivio di Stato nel corso di quasi due secoli. |
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La Guida on-line SiASVe, Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia, descrive i fondi conservati presso l'Archivio di Stato di Venezia, le loro serie, i loro soggetti produttori e gli strumenti di ricerca. Sono state importate nel Sistema e rese integralmente disponibili le schede elaborate nell'arco degli ultimi dieci anni, sottoposte a verifica, aggiornamento e revisione editoriale per adeguarle a questo nuovo e diverso contesto. Sono state privilegiate le descrizioni dei fondi privi di inventario, con riguardo particolare agli archivi ottocenteschi. SiASVe è un progetto in corso, e viene costantemente aggiornato ed arricchito di nuove descrizioni di complessi archivistici, di enti, persone, famiglie, strumenti di corredo. In questa prospettiva, anche i dati contenuti potranno subire modifiche, aggiornamenti e correzioni successive alla pubblicazione, così come si prevedono aggiustamenti anche nelle modalità della presentazione. Per maggiori dettagli sull'impostazione del lavoro, la sua genesi e i suoi sviluppi nel corso di oltre dieci anni, si rinvia alla pagina nel sito dell'Istituto, Storia e caratteristiche del progetto |
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La Guida on-line è un progetto che prevede la descrizione dei fondi conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, delle loro serie, dei loro soggetti produttori e di vari altri elementi che ne definiscono i contesti di produzione e di trasmissione. La Guida online è un progetto in corso, che viene costantemente aggiornato ed arricchito di nuove descrizioni di complessi archivistici, di enti, persone, famiglie, contesti politico-istituzionali ecc. Vengono pubblicate solo le schede che hanno raggiunto un livello di elaborazione giudicato soddisfacente. Altre se ne aggiungeranno man mano che saranno completate. Sono attualmente pressoché completate le descrizioni di tutti i fondi della Repubblica fiorentina, di gran parte di quelli del Principato mediceo, di un buon numero di fondi postunitari, nonché di fondi di famiglia e di persona. Anche l'interfaccia di presentazione potrà subire in futuro qualche aggiustamento e miglioramento. Si ricorda che è disponibile su questo stesso sito un elenco completo dei fondi dell' Archivio di Stato di Firenze, con sintetiche notizie sulla loro estensione cronologica, la loro consistenza e l'esistenza di strumenti di ricerca, anche on-line. Inventari onlineL’Archivio di Stato di Firenze dalla metà degli anni Novanta ha portato avanti intense campagne di digitalizzazione documentaria per valorizzare lo straordinario patrimonio storico che conserva. Alcuni progetti hanno visto l’edizione on line di interi fondi archivistici dotati di complessi sistemi di descrizione archivistica: il progetto Mediceo avanti il Principato (le carte della famiglia Medici ante 1532) ; il progetto Diplomatico (antichi documenti sciolti in pergamena secc. VIII-XIV) . In occasione della ristrutturazione del sito web, nell’anno 2016, giunge alla pubblicazione anche il Progetto Archivi Digitalizzati (PAD) con il quale sono rese consultabili on line le digitalizzazioni di fondi e serie documentarie varie realizzate dall’Archivio nel corso degli ultimi anni e sinora consultabili solo all’interno della Sala di studio. Importanti progetti di digitalizzazione documentaria sui fondi dell’Archivio di Stato di Firenze sono stati attuati anche a cura di soggetti esterni (Regione Toscana, Università, fondazioni private) ma in stretta collaborazione con l’Istituto. Alcuni di essi hanno visto la pubblicazione on line delle realizzazioni effettuate: si indicano i Complessi documentari digitalizzati dell’Archivio di stato di Firenze presenti in altri siti web. |
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5. Risorse web per gli studi storici | ||
Una guida sviluppata dalla American Historical Association su come si usano e si valutano le risorse di rete per gli studi storici. Il testo si può leggere direttamente online qui, oppure si può scaricare in formato PDF dalla pagina della AHA. Il testo già scaricato è disponibile anche qui sopra. |
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"Ricerca storica e telematica in Italia. Un bilancio provvisorio", Cromohs, 4 (1999): 1-31, |
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Griglia di criteri per la valutazione delle risorse web |
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Capitolo di Guido Abbattista del volume collettaneo curato da Rolando Minuti, Il Web e gli studi storici. Guida critica all’uso della rete (Roma: Carocci, 2015), pp. 225.266. |
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6. Saggistica | da Prima lezione di metodo storico, a cura di Sergio Luzzatto, Roma-Bari, Laterza, 2010 |
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Pagine da Claudio Pavone, Prima lezione di storia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 2007 |
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Hans Magnus Enzensberger, “Letteratura come Storiografia", in Il Menabò, n. 9, 1966, pp. 7-22 |
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Del Boca, Crimini del colonialismo fascista, in Guerre coloniali del fascismo (1991) |
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"Colonia: gli Italiani in Eritrea (2002)", a cura di Alessandro Triulzi, in Quaderni storici, n. 1, 2002 |
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Anthony Grafton, "The Footnote from de Thous to Ranke", in History and Theory, issue 33, n. 4, 1994, pp. 53-76 |
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I rapporti di fine missione redatti dagli ambasciatori veneziani, o "relazioni", contenevano la descrizione dei paesi nei quali essi avevano risieduto, dei loro sovrani e delle rispettive corti, e analizzavano la politica di quei sovrani nei confronti di altri Stati. Comparse nel sec. XIII, le "relazioni" che sopravvivono spaziano dagli anni '90 del sec. XV agli anni '90 del sec. XVIII e sono tra le fonti più conosciute per la storia moderna. Sembra tuttavia necessario recuperare una più completa comprensione degli usi a cui erano soggette e il loro significato originale. Questo articolo si concentra sulle numerose varianti che caratterizzano i testi delle "relazioni" e che le edizioni moderne non hanno preso in considerazione; e cerca di ricostruire il processo attaverso il quale esse sono apparse e hanno circolato inizialmente in forma orale e sono state in seguito depositate in forma scritta negli archivi di Venezia, ma anche diffuse sotto forma di opuscoli manoscritti o a stampa posti in vendita nonostante i divieti esistenti nei confronti di pratiche del genere. Si tratta successivamente del ruolo istituzionale, collettivo e personale che le "relazioni" hanno svolto al momento della loro redazione: per il governo, per i loro autori e per i numerosi lettori appartenenti o meno alle élites politiche. |
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Anthony Grafton, La nota a pie' di pagina. Una storia curiosa, Torino, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2000, si richiede la lettura delle pp. 1-61; 87-109 e 165-199 |
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Piero Calamandrei, "Il giudice e lo storico", in Rivista di diritto processuale civile, XVII, 1939, pp. 105-128 |
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Giuseppe Trebbi, pagine da Francesco Barbaro patrizio veneto e Patriarca di Aquileia (Udine: Casamassima, 1984) |
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Relazione di Francesco Barbaro di ritorno dalla Savoia, 1581 |
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Rivista storica italiana, 2004, CXVI, 1, 2004, pp. 5-40. |
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in Storica, XIV, n. 40 (2008): 7-32 |
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Marc Bloch, Apologie pour l'histoire (1949) e altri scritti | ||
Marc Bloch, "Critica storica e critica della testimonianza", discorso pronunciato al liceo D’Amiens, luglio 1914 |
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Traduzione italiana dello scritto originariamente apparso in Revue de synthèse historique, 1921, poi incluso in M.
Bloch, Mélanges historiques, Paris 1963, 1, pp. 41-57, tr.
it. in M. Bloch, Storici e storia, Torino, Einaudi, 1997, pp. 163-184 (anche in formato Word) |
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M. Bloch, Apoogia della storia (tr. it., Torino, 2009), cap. I "La storia, gli uomini, il tempo" |
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Arthur Ponsonby (1871-1946), uomo politico britannico, fu membro del Parlamento coi Liberali prima e dal 1922 col Labour Party. Fu un oppositore del coinvolgimento dell'Inghilterra nella Prima Guerra Mondiale |
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Traduzione inglese di Apologie pour l'histoire in formato Djvu (richiede l'installazione dell'applicazione opensource, sia nella versione desktop viewer sia nella versione plug-in, scaricabile gratuitamente qui: http://djvu.org/resources/ (attenzione a selezionare la versione a 32 o a 64 bit a seconda dei requisiti del vostro sistema) |
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Gibbon | Testo della prima traduzione inglese dell'Essai di Gibbon, pubblicata a Londra nel 1761 (qui presentato nella ristampa del 1764) |
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Notizie e testo integrale in versione francese e inglese dell'Essai di Gibbon. Testo inglese dell'Essai di Gibbon nella nuova traduzione di Robert Mankin, con una introduzione di Robert Mankin. Il testo è stato pubblicato in Republic of Letters. A Journal for the Study of Knowledge, Politics and the Arts, vol. 3, n. , April 2014 |
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Benedetto Croce, La Storia come pensiero e come azione (1938) | Indice
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Momigliano, antiquaria, filologia, storiografia | A. Momigliano, “Storia antica e antiquaria”, in Sui fondamenti della storia antica, Torino 1984, pp. 5-45 ("Ancient History and the Antiquarian", in The Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, 19 (1950) |
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A. Momigliano, "L'eredità della filologia antica e il metodo storico", in Rivista storica italiana, 70, 1958, 442-458 |
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A. Momigliano, “Il contributo di Gibbon al metodo storico" (1954) e "Preludio settecentesco a Gibbon (1977), in Sui fondamenti della storia antica (Torino: Einaudi, 1984), pp. 294–311 e 312-327 |
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La cronologia | ||
Pisa il 25 marzo 1999 festeggia l’ingresso nel 2000 (ma il Granducato di Toscana aveva già riunificato i calendari nel 1741). |
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Giampietro Maffei (1536-1603), Annali di Gregorio XIII, tomo II, Roma 1742, p. 337. Riferisce i presunti miracoli relativi alla conferma divina della riforma gregoriana del calendario. Fra questi, narra un miracolo che si diceva avvenuto nel 1583 a Campolongo, ai confini tra il Friuli veneziano e le terre austriache. L'episodio è trattato anche nei dispacci della Nunziatura di Graz. |
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La nunziatura di Graz è incaricata di verificare sull'autenticità di un episodio miracoloso che si sarebbe verificato a Campolongo, nel Friuli veneto, a conferma della validità della riforma gregoriana del calendario, |
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Lorenzo Valla e la critica storico-filologica | Tratto da: La storia moderna attraverso i documenti, a cura di Adriano Prosperi, Bologna, Zanichelli, 1974, pp. 177-‐178 |
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Da :ALIM -ARCHIVIO
DELLA LATINITÀ ITALIANA DEL MEDIOEVO Lorenzo Valla, La falsa donazione di Costantino, a cura di Olga Pugliese, Milano, Rizzoli, 1994 (testo latino sulle pagina pari).I l testo latino è quello dell'ed. Wolfram Setz, in Monumenta Germaniae Historica, vol. X, Weimar 1976, con ritocchi nel sistema della punteggiatura e la correzione di alcuni errori tipografici. |
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Biblioteca dei Classici Italiani di Giuseppe Bonghi (www.classicitaliani.it) Testo utilizzato: La falsa Donazione di Costantino, Discorso di Lorenzo Valla sulla Donazione di Costantino da falsari spacciata per vera e con menzogna sostenuta per vera, a cura di Gabriele Pepe, Ponte alle Grazie, Firenze 1992 - TEA 1994 |
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La dimostrazione, molto verosimile, di un rapporto tra Valla, Qintiliano e Aristotele non è in Ginzburg un semplice esercizio filologico. Serve di sostegno alla tesi secondo cui per Aristotele “la prova era il nocciolo razionale della retorica” e di conseguenza anche la retorica umanistica non era necessariamente contrapposta alla nozione moderna di filologia. C. Ginzburg, Lorenzo Valla sulla donazione di Costantino, in Id., Rapporti di Forza. Storia, retorica, prova, Milano, Feltrinelli, 2000, pp. 69-86 [passi scelti] |
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I documenti, gli archivi | Guida generale degli archivi di Stato italiani, vol. IV, Roma 1994, pp. 857-1158. L'archivio comprende circa 390.000 buste, filze, registri. Fu creato dall'amministrazione austriaca del Lombardo-Veneto, durante la Restaurazione, fra il 1817 e il 1822, con sede nell'ex-convento dei minori conventuali di S. Maria Gloriosa dei Frari, per raccogliiere la documentazione delle magistrature della Repubblica di Venezia, precedentemente conservata in varie sedi. |
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La parte più antica dell'archivio comprende la documentazione relativa alla storia del patriarcato di Aquileia nell'età moderna, dopo la caduta dello stato patriarcale (1420). Fino al '700 il patriarcato continuò ad essere una delle più grandi diocesi d'Europa, estesa su domini veneti e asburgici. La soppressione fu decisa nel 1751 da Benedetto XIV, che creò le due arcidiocesi di Udine e Gorizia. , |
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La tesi di laurea come ricerca | Si analizzano le indicazioni fornite da G. Politi, Scrivere tesi. Manuale per la stesura di tesi triennali, magistrali e di dottorato, Milano, Unicopli, 2009 |
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La periodizzazione dell'età moderna | F. Guicciardini, Storia d’Italia, a cura di S. Seidel Menchi, Torino, Einaudi, 1971 [da Liber liber, http://www.liberliber.it/online/autori/autori-g/francesco-guicciardini/storia-ditalia/ consultato 23 maggio 2016] Storia d’Italia, Lib.6, cap.9. Commercio de' portoghesi coll'Oriente e danno derivatone a' veneziani. Cristoforo Colombo e la scoperta delle nuove terre a occidente. Errori degli antichi rivelati dalle nuove scoperte. |
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