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  • Nell’alto medioevo, dopo il collasso delle strutture amministrative dell’Impero Romano, i medici laici continuarono ad esercitare nelle città, divenute sempre meno abitate. La cultura medica antica, almeno in parte, fu conservata nei monasteri attraverso l’opera sia dei copisti che salvarono alcune grandi opere dall’oblio, sia degli infirmarii, veri e propri luoghi di ricovero e cura dove monaci-medici pensavano alla salute dei confratelli. Il problema però era che la “cultura medica antica”, almeno in Occidente, si era se non persa, almeno sbiadita già dopo il III secolo. La divisione dell’Impero tra Oriente ed Occidente aveva portato, tra i suoi risultati, ad un Occidente di lingua latina e ad un Oriente di lingua greca, con il risultato che la diffusione di testi medici, quasi esclusivamente in lingua greca, rimanesse appannaggio dell’area greco-bizantina. Nell’Occidente tardo-antico sempre più di lingua latina, i testi di medicina si riducono essenzialmente ad elenchi organizzati di rimedi accompagnate da poca teoria. La situazione passa così, in maniera silenziosa, all’alto medioevo dove il corpus testuale subisce una ulteriore contrazione dovuta alla scelta dei materiali da copiare negli scriptoria monastici.


    La discrepanza fra il testi circolanti nel mondo bizantino e quelli circolanti nell’Occidente altomedievale, gli uni ancora imperniati su un fondamento teorico di derivazione galenica e gli altri più o meno semplici prontuari diagnostico-terapeutici non è da attribuirsi soltanto al problema della lingua: se il testo medico nasce da una esigenza professionale, la tipologia degli utenti del medico tra oriente ed occidente era profondamente diversa e dettata da motivi economici. In occidente, adesso, gli insediamenti erano spesso parcellizzati  con una economia generalmente basata sulla sussistenza (a parte alcuni beni da sempre commerciati quali i beni di lusso e le spezie), a differenza del mondo gerarchizzato e produttivo orientale con almeno una metropoli, Bisanzio, in grado di sostenere una richiesta di medici colti e una struttura di medici pubblici.