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  • Note sui brani antologici.

    a)      Lo storico tedesco F. Meinecke distingue fra nazioni che già esistevano nella cornice di uno Stato fin dall’età moderna (come la Francia) e nazioni che, pur esistendo da secoli sul piano culturale, solo nell’800 giungono a formare uno Sato nazionale, come Italia e Germania.

    b)      Lo storico spagnolo X. M. Núñez Seixas nega che le nazioni siano nate in Spagna prima dell’800: è nell’età romantica che si formano le idee di una nazione spagnola, di una nazione catalana, di una nazione basca.

    c)       Il filologo Václav Hanka fu responsabile nel 1817-1818 della falsificazione dei  manoscritti di Dvůr Králové e di Zelená Hora, in antico boemo, che si pretendevano testimonianza di una poesia epica ceca dei secc. IX- XIII.
    Se ne dà qui la versione inglese del 1852, pubblicata a Praga (Manuscript of the Queen’s Court, Prague 1852). Da notare il poema Il giudizio di Libucha (ivi, p. 83 ), su una causa giudicata da una  principessa boema, mitica fondatrice di Praga, il cui giudizio è confermato dal voto del popolo. Si notino i versi finali: "Vergogna sarebbe andare a cercare il diritto tra i tedeschi. Il nostro diritto è determinato dalle leggi che un tempo i nostri padri recarono in queste contrade". 
    Come ha osservato lo storico francese J. Plumyène ( Le nazioni romantiche. Storia del nazionalismo nel XIX secolo, Firenze 1982, pp. 149-152), “Il poema […]adempiva a meraviglia alla propria funzione: forniva segni e immagini a un’entità nazionale che si stava ridestando. Scritto in antico ceco, denso di nomi slavi, esaltava una Legge arcaica e indigena, non tedesca […] Tutto rimandava a un’età dell’oro ceca, pregermanica, pura, giusta, fragile, come la principessa Libucha”.