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  • Mart. 26-11-2019

    Lezione 20 (34 ore)

    Caterina Mondello, L'età difficile: il romanzo di formazione nel secondo Novecento: fasi e riti di iniziazione: separazione, transito, reintegrazione.

    nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola è usata per indicare tradizionalmente il libro XI dell’Odissea, in cui si narra l’episodio dell’evocazione dell’indovino Tiresia, compiuta da Ulisse prima di discendere nel regno dei morti; per analogia, la nvirgiliana, il libro VI dell’Eneide, che, riprendendo il tema omerico, narra la discesa di Enea nell’Averno per consultare, con la scorta della Sibilla cumana, il padre Anchise.

    limes Termine latino dal significato originario di «sentiero, strada delimitante un confine tra due campi».


    Anna Maria Campanale, Mediterraneo: limes o limen?, in Jura Gentium, Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale, 2006: "Un termine che presenta somiglianza fonetica con limes, e cioè limen,  pur significando, per metonimia, anche confine, frontiera, propriamente sta ad indicare soglia e, in senso figurato, inizio, principio. Infatti, se limes viene solitamente, dal punto di vista concettuale, inteso come affine a terminuslimen trova affinità con principium: è la soglia, che consente il passaggio, e dunque può essere condizione di rapporto, incontro, comunicazione. Esclusivo, il limes, inclusivo il limen."