Schema della sezione

  • L'insegnamento di Diritto penale s'incentra sulle nozioni di "parte generale" della materia, vale a dire sulle categorie concettuali fondamentali in cui si articola il sistema penale vigente, studiate in chiave dinamica e critica, al fine di comprenderne e valutarne le origini, le ragioni giustificatrici, l'evoluzione storica e le correlate implicazioni, sia a livello dogmatico, sia nell'ottica delle opzioni di politica legislativa. L'insegnamento si caratterizza per l'adozione di un metodo d'indagine "costituzionalmente orientato", funzionale a guidare l'interpretazione del diritto positivo, facendo leva sui principi e sui valori dello Stato di diritto consacrati nella Costituzione repubblicana e nelle fonti sovranazionali di più stretta attinenza alla sfera penalistica. In tale prospettiva, particolare rilievo riveste la giurisprudenza della Corte costituzionale, della Corte europea dei diritti dell'uomo e della Corte di giustizia dell'Unione europea.

    L'insegnamento si propone, inoltre, di guidare lo studente nell'apprendimento della sistematica e dell'architettura complessiva della "parte speciale" (Libri II e III) del codice penale vigente, ove sono compendiate le fattispecie incriminatrici (delitti e contravvenzioni). L'obiettivo non è quello di approfondire la disciplina dei singoli reati, bensì quello di conoscere le "famiglie" che gli stessi compongono, al fine d'individuare le linee di politica criminale che vi sono sottese e di seguire il percorso evolutivo che, dal 1930 a oggi, ha interessato i Libri II e III del codice, vuoi per effetto di modifiche legislative e di interventi giurisprudenziali (in primis, della Corte costituzionale), vuoi in virtù degli approfondimenti e delle correzioni di rotta impresse dalla migliore dottrina.