Lezione 2.3
Schema della sezione
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3 settembre 2020 - ore 15.00
Tiziana Piras
La peste nella letteratura italiana: da Boccaccio a Manzoni
Nel corso dei secoli la peste, “Flagello di Dio” o “Morte nera” ha seminato il terrore, falciando milioni di persone. In parallelo al fenomeno epidemico, si è sviluppata una vastissima letteratura, che comprende capolavori quali il Decameron e I promessi sposi, che si riferiscono rispettivamente alla peste che infuriò in Europa e in particolare a Firenze nel 1348 e all’epidemia che si scatenò nell’Italia settentrionale tra il 1629 e il 1630. La lezione analizzerà il diverso modo con ui i due autori affrontano l'argomento della malattia: Boccaccio descrivendo i sintomi, dei meccanismi del contagio e dell’estensione del morbo, che a Firenze e dintorni, causò la morte di ben centomila persone in pochi mesi; Manzoni soffermandosi ampiamente su cause e sintomi del male, sui provvedimenti adottati dalle autorità per combattere all’epidemia, sul lazzaretto e sulle ripercussioni che la peste ebbe sulle strutture e sugli equilibri sociali.
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