Sintesi di Valentino Marcuzzi

Sintesi di Valentino Marcuzzi

di ENZA DEL TEDESCO -
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LEZIONE 7


Lettura 'Descrizioni di descrizioni' → recensione sul 'Sillabario n.1'

Parise → dà la chiave di lettura per leggere gli anni '60/'70/'80

Pasolini → 'Descrizioni di descrizioni' è il suo libro critico ultimo; aveva 53 anni, era uno scrittore maturo; il libro è un testamento intellettuale, e una scrittura referenziale, con cui Pasolini si confronta e dialoga → molto diverso dalle intenzioni di 'Petrolio' e 'Salò'; inoltre Pasolini è molto felice mentre lo scrive (forse non era mai stato così felice)

'Sillabari' → Parise si confronta col linguaggio corrente, che è quello usato da Pasolini; nel 'Sillabario n.2' → Parise e Pasolini si scoprono più affini di quello che pensassero → fanno la stessa profezia sociale:

- cupa quella di Pasolini

- referenziale e costruttiva quella di Parise → riempire di nuovo la parola

Ultimi racconti dei 'Sillabari' → Parise è più pasoliniano → studio quasi esegetico delle parole, attento anche al contesto e a dove si colloca

'Sillabari' → sono un ritorno alle parole; e anche all'individualità, dal momento che tutti noi abbiamo un nostro sillabario personale

Anni '70 → sono gli anni degli slogan → parole investite di significato socialmente e culturalmente eversivo, perché la rivoluzione sociale passa attraverso la rivoluzione del linguaggio (es: vedere i significati che Pasolini dà ai termini «teppista» e «fascista»)

Neoavanguardia e neozdanovismo → messi sullo stesso piano del movimento studentesco; quest'ultimo giudicato severamente da Pasolini perché si esprime attraverso un gergo

Movimento studentesco:

- per Pasolini: connota un ceto sociale (alto borghese) → è molto aggressivo nell'esprimersi, ed è anche perentorio e assertivo, perciò Pasolini parla di fascismo culturale

- per Parise : è preoccupante perché è omologante (omologazione culturale) → rigetta l'individuo come valore

Cfr: Pasolini che presenta 'Medea' (Cinema 70) → osservare l'aggressività degli studenti verso Pasolini

Parise → linguaggio non-pedagogico (il linguaggio di Pasolini invece è pedagogico), ma paradossale e sentimentale

«violentemente culturalizzato» → ossimoro in 'Descrizioni di descrizioni' (recensione al 'Sillabario n.1')

Silenzio narrativo di Parise → sono gli anni in cui viaggia; per Pasolini è una mancanza di presa di posizione

'fascismo letterario' (o neozdanovismo) → appartiene al movimento studentesco

Lessico di Parise = antirivoluzionario e reazionario (secondo Pasolini)


'Sillabari' → sono una narrazione breve, che destruttura il romanzo, poiché il sillabario in senso stretto è uno strumento pedagogico, di studio. Il titolo è emblematico del modo di porsi: rieducare i giovani alla cultura dei sentimenti

Parise → sentimentale

Pasolini → sociale

Macrotesto dei 'Sillabari' = progetto pedagogico; è programmaticamente elementare → la semplificazione è ottenuta in modo complicato e selettivo, non è un'operazione facile (secondo Pasolini); sempre secondo lui, i 'Sillabari' depauperano i dati della realtà

NB: obiettivo di Parise = arrivare all'obbiettività dell'individuo

In confronto, 'Petrolio' è violentemente espressivo


Realtà → se letta tramite l'ideologia diventa omologante; viene così depauperata da Parise, che sottrae l'ideologia e descrive l'individuo


Tre semplificazioni dei 'Sillabari' secondo Pasolini:

1) Parise depaupera la realtà → non parla mai della condizione economica

2) Parise semplifica la condizione esistenziale e psicofisica dei personaggi → è escluso il conflitto dell'individuo con il mondo, perché è un conflitto molto ideologizzato

3) semplificazione linguistica → Parise rinuncia alle parole dell'ideologia e all'astrazione ideologica delle parole → le parole vengono dunque riportate a un livello più intimo e interiore dei personaggi (che mancava dagli anni '50)


Pasolini estetizza sempre, anche verso il 'Sillabario n.1'; Parise invece rinuncia a questa estetizzazione

Cfr: recensione di Zanzotto sui 'Sillabari' (in 'Aure e disincanti')

Concetto di semplificazione → qui Pasolini ci prende; Parise semplifica tutto, ma non la psicologia

Modelli di Parise: Moravia e Comisso → molto lontani tra loro!

Cosa 'ruba' Parise ai due modelli:

Moravia → costruzione geometrica del narrare

Comisso → lettura della realtà molto interiorizzata (prospettiva) → Comisso legge la realtà attraverso gli umori del narratore, e la de-oggettivizza (molto difficile nel narrare di guerra, ma lui ci riesce) → (cfr: 'Giorni di guerra', diario di Comisso, in cui le impressioni sono soggettive, individuali e liriche; un carattere, questo di Comisso, molto apprezzato da Saba)


Moravia → ideologico, e rappresenta l'estabilishment romana della cultura

Comisso → agli antipodi rispetto a Moravia

Parise fu vicino a entrambi; i suoi personaggi e i loro rapporti sono così ''pieni del mistero del cosmo'' (cfr: Zanzotto, 'Aure e disincanti') → misterioso legame tra tempo e personaggi

Il tempo trascina i personaggi dove vuole lui, lontano da dove vogliono loro. Il tempo è interiore, non-cronologico; è accelerato o sospeso; è interiore perché particolare per il personaggio in quel momento (kairos → tempo interiore; cosmos → tempo esteriore)

Kairos = tempo opportuno, destino, o anche eventi determinanti per il nostro destino → non c'è una logica cronologica, ma una percezione del tempo, un sentimento del tempo

'Sillabari' → autobiografia dei sentimenti!

C'è anche un'autodescrizione di Parise in ''Amicizia'' → egli è l'uomo che osserva gli altri 9, e il tempo; egli così immobilizza la realtà, e prova un sentimento di nostalgia

Più che immobilità, è circolarità, ritorno. Tempo dettato dai ritmi della vita e dell'esistenza.

NB: pulire il tempo interiore dalla co-azione consumistica → è il motivo per cui Parise non si ferma sulla condizione economica dei personaggi

'Cinico e amabile' → ossimoro. Retorica ossimorica di Pasolini

Letteratura in quanto tale vs Ciò che è extraletterario: la letteratura è sempre di destra, ma non va confusa con la destra politica

Destra → reazionaria, nostalgica, conservatrice

Letteratura = parola scritta → scopo: conservare

Parise è nostalgico, reazionario e conservatore, ma non è di destra! Per Pasolini la sua è una reazione privata e isterica

NB: Pasolini non vede il portato programmatico dei 'Sillabari', e nemmeno la dimensione di militanza di Parise, che non a caso tiene la rubrica 'Parise risponde' sul Corriere della Sera → la dimensione letteraria è per forza pubblica e militante!

Cfr: voce ''Poesia'' → c'è il ritratto di Comisso


Parise nel suo articolo del 28 novembre 1972 sul Corriere → coscienza, sincerità e amore: sono parole scandalose nel dibattito delle idee di quel momento

Parise dice che la poesia è disprezzata, e che ciò che è fuori dalla poesia è extraletterario

Poesia → carattere epifanico ed effimero, non razionalizzabile né strumentalizzabile

Anni '60 → poesia molto strumentalizzata politicamente

'Petrolio' → è la reazione isterica di Pasolini; è lui che reagisce istericamente, non Parise!