Epreuves écrites du 15 juin 2020, 2e année
Thème
Gli ha detto che quando era una bambina i suoi genitori la mettevano a dormire in uno stanzino. Per vincere la paura del buio, si era inventata un amico: lo chiamava Alberto e continuava a parlare a voce alta con lui, finché si addormentavano. Ogni tanto, sua madre veniva ad affacciarsi nello stanzino per vedere se Maria Carla stava dormendo. La sentiva borbottare sotto le coperte e diceva al marito: «Dorme, ma parla nel sonno».
Un'estate, Maria Carla aveva quindici anni e aveva incontrato Alberto. Era un ragazzo di città che l'aveva aiutata a portare a casa la fascina, un giorno che i suoi l'avevano mandata nel bosco a raccogliere la legna. L'estate successiva c'era stato un altro Alberto che le aveva promesso di tornare a chiederla in moglie, ma poi non si era più fatto vedere. Il terzo Alberto era comparso dopo due anni e sembrava dovesse essere quello giusto. Maria Carla era scappata da casa per andare a vivere con lui, e aveva scoperto che era già sposato. Quando era tornata a cercarlo per dirgli che aspettava un figlio, lui l'aveva trattata come una delinquente. Le aveva gridato: «Non ti ho mai vista e non ti conosco. Cosa vuoi da me?
«Se vieni ancora a infastidirmi, mi rivolgerò alla polizia!».
Dopo quell'ultimo Alberto: il terzo, e dopo la nascita di suo figlio, la Mariaccia aveva giurato a se stessa che non ci sarebbero stati altri uomini nella sua vita, mai più. Invece era arrivato il maestro Prandini, con il suo fazzoletto rosso nel taschino e il suo modo di ragionare così semplice e così moderno, a farle battere il cuore per la quarta volta... Si era detta: Perché dovrei rifiutarlo? Per lasciarlo a un'altra?"
Da Sebastiano VASSALLI, Le due chiese, 1995.
Dictée (testo darà pubblicato in data ulteriore).
Dictée