Thème, à renvoyer par courrier électronique le 27 janvier 2021
Indiqué tout particulièrement à celles et ceux qui se présenteront aux prochaines épreuves écrites (5 février 2021).
[Prova di traduzione dell'11 gennaio 2021]
C'era sempre una voce che cantava. Poteva non farsi sentire per giorni, ma poi tornava e ogni volta spargeva per le strade la stessa melodia. Non sono mai riuscito, allora, a vedere chi fosse a cantare. Per anni mi sono esercitato a immaginare che aspetto avesse quella persona.
Mi chiamo Matias Holm. Da bambino non avrei mai pensato di invecchiare su un'isola con trecento abitanti e invece sono qui da quando ho dodici anni.
Sono nato sulla costa norvegese, in una città con un porto pieno di pescherecci e un gran viavai di gente che veniva a commerciare. Un giorno mio padre mi disse di andare a scuola da solo: erano arrivati i pescatori del Nord, che avevano una barca nuova ben attrezzata e quel mattino lo volevano nell'equipaggio. Era il 5 novembre 1964. Una giornata di tardo autunno con raffiche di pioggia. Il mare faceva paura, nessuna imbarcazione in vista. Quando tornai da scuola trovai la casa chiusa. Un vicino mi accompagnò al porto senza dirmi una parola, mi teneva stretto per un braccio. C'era molta gente sul molo grande, gli impermeabili gonfi di vento, si stava in piedi a malapena.
Da Andrea RICOLFI, L'ultimo marinaio, Milano, Garzanti, 2020, p. 7.