2021.03.15. Thème (oral).

2021.03.15. Thème (oral).

di DOMINIQUE MARC COSTANTINI -
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Nonna Esa si è sposata a settantadue anni

 

La seconda volta. La prima ne aveva diciotto, era quella della foto. Ebbero tre figlie femmine in tre anni, mia mamma era la seconda. Dopo la terza figlia nonna era già sicura che non voleva stare più con quell’uomo perché non si volevano bene, cioè almeno lei di certo no. Non si parlavano, mi ha raccontato una volta. Era per questo. Si vedevano solo in camera la sera, e lui non diceva mai niente. Però nonna non sapeva fare nessun lavoro a parte quelli di casa e tenere le bambine, allora si è separata in casa. È andata a stare in una stanza da sola, pazienza se lui protestava al principio, ma poco, perché non parlava. Quando le figlie sono andate a scuola e aveva la mattina libera è andata a imparare un mestiere, al paese, e si è messa a lavorare. Poi, quando le figlie hanno finito la scuola, è andata via da casa – anche se non si poteva, a quel tempo, ma a volerlo si poteva – e per molti anni non è tornata più. Erano le figlie che andavano da lei, mi ha detto quando ho chiesto. Da vecchia è andata a vivere in montagna con l’amore della sua vita, Vittorio. Una casa lontanissima da tutto, si può arrivare solo con la jeep. Nonna guida la jeep. Da piccole ci veniva a prendere alla stazione a fondo valle con un sorriso bellissimo, rideva sempre, tutto quello che facevamo la divertiva, quando era felice, ci stringeva il braccio forte, ma forte che restava il segno delle sue dita per un po’. Io e le mie cugine il fine settimana volevamo sempre andare da lei, ci accompagnava mamma che delle figlie, secondo me, della nonna è sempre stata un po’ la preferita. Ridevano tantissimo insieme e si abbracciavano tanto. Mamma, comunque, si è sposata in minigonna.

Nonna Esa dice che non c’è obbligo.

A noi, che poi siamo tutte donne in famiglia e ormai siamo grandi, nonna Esa dice sempre: ricordatevi che si può dire di no fino all’altare. Non c’è obbligo. Se non siete sicure quando arrivate lì in fondo al corridoio dite no, mi dispiace, ho cambiato idea. Potete. E comunque, dice, non smettete mai di studiare, di lavorare. L’indipendenza prima di tutto. Nella casa di montagna di nonna Esa ci sono certe foto bellissime di lei e Vittorio in vetta, se le sono fatte da soli col cavalletto e l’autoscatto, meravigliose proprio. Io non ho mai visto due persone guardarsi negli occhi come loro. Ancora adesso, ancora oggi.

Concita De Gregorio, Cosa pensano le ragazze, 2016.