Inizio dell'Internato ed Organizzazione del Secondo Anno

Inizio dell'Internato ed Organizzazione del Secondo Anno

by ERVINO CUS -
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Gentili Studentesse/Studenti,

facendo seguito all'incontro del 14/5, desidero tornare su un punto specifico emerso durante la discussione, relativo ai tempi di inizio dell'attività di internato, per fornire un chiarimento importante.

Durante l'incontro, è stata sollevata la questione circa l'esistenza di vincoli normativi per l'inizio dell'internato, esplicitati e non esplicitati nel Regolamento Didattico del Corso di Studio (valido per la coorte A.A. 2024/2025). In particolare, si è discusso della possibilità di iniziare l'internato a settembre/ottobre 2025, in concomitanza con le lezioni del primo semestre del secondo anno di corso.

È corretto osservare che il Regolamento non fissi "paletti" specifici per l'accesso all'internato. Tuttavia, per una corretta pianificazione del percorso e per evitare potenziali criticità, è fondamentale interpretare correttamente tutte le disposizioni regolamentari, inclusa quella relativa agli obblighi di frequenza.

A tal proposito, desidero richiamare l'attenzione sull'Art. 6 del Regolamento Didattico del Corso di Studio ("Obblighi di frequenza"), che recita:

Art. 6 - Obblighi di frequenza

1. I responsabili degli insegnamenti stabiliscono annualmente gli eventuali obblighi di frequenza per le proprie attività formative e le comunicano al Coordinatore per l'opportuna pubblicità.

2. La Commissione Didattica stabilisce caso per caso le attività sostitutive della eventuale frequenza obbligatoria per studenti lavoratori o disabili, con eventuale sostegno di supporti formativi integrativi a distanza per studenti non frequentanti o non impegnati a tempo pieno.

Come si evince inequivocabilmente dal comma 1, la non obbligatorietà della frequenza non è un principio assoluto e valido per tutti gli insegnamenti a priori.

Al contrario, è prerogativa dei singoli docenti titolari degli insegnamenti stabilire annualmente se la frequenza alle proprie lezioni e attività formative sia obbligatoria o meno. Tali decisioni vengono comunicate e rese note per ciascun anno accademico e costituiscono un vincolo per lo studente.

Di conseguenza, qualora uno studente intendesse avviare l'attività di internato in un periodo che comporti la mancata frequenza delle lezioni previste dal piano di studi (in particolare quelle del primo semestre del secondo anno, A.A. 2025/2026 per chi è attualmente al primo anno): è indispensabile che lo studente stesso verifichi preventivamente con ciascun docente responsabile degli insegnamenti che si sovrapporrebbero con l'internato l'eventuale obbligo di frequenza stabilito per quell'anno accademico.

Qualora per uno o più insegnamenti la frequenza fosse dichiarata obbligatoria dal docente titolare, tale obbligo ha priorità assoluta e deve essere assolto. Non sono previste "liberatorie" discrezionali o "modalità alternative" negoziabili individualmente per consentire l'inizio anticipato dell'internato in sovrapposizione con tali attività formative obbligatorie. La mancata frequenza a un corso per il quale è stato stabilito l'obbligo comporta l'impossibilità di essere ammessi a sostenere il relativo esame, il quale potrà essere affrontato solo dopo aver regolarmente acquisito la frequenza richiesta, tipicamente nell'anno accademico successivo.

Desidero sottolineare che:

- La frequenza partecipata alle attività didattiche del secondo anno, particolarmente focalizzate sulla caratterizzazione del profilo professionale, costituisce un elemento formativo essenziale, offrendo opportunità di approfondimento e interazione diretta con docenti e colleghi che vanno oltre la semplice acquisizione di nozioni e sono difficilmente replicabili.

- Le attività sostitutive menzionate all'Art. 6, comma 2, del Regolamento Didattico sono destinate esclusivamente a categorie specifiche di studenti (lavoratori, con disabilità certificate) e vengono definite dalla Commissione Didattica secondo procedure formali. Queste attività non costituiscono una via per derogare agli obblighi di frequenza per altre motivazioni, quale l'anticipo dell'internato.

Ribadisco, come già discusso, che la struttura del secondo anno, con lezioni concentrate nel primo semestre (indicativamente da ottobre a gennaio), è pensata per consentire agli studenti di seguire le attività formative e sostenere i relativi esami nella sessione di gennaio/febbraio, per poi dedicarsi all'internato. Iniziare l'internato orientativamente da marzo, per una durata di 8-12 mesi, rimane la scansione temporale che la Coordinazione indica come ottimale, in quanto facilita il completamento del percorso nei tempi previsti.

Invito pertanto ad una pianificazione responsabile del proprio percorso formativo, tenendo conto di quanto qui precisato.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Il Coordinatore del CdL in BMD - Prof. Maurizio Romano