LEZIONE 3

La lettera

La forma epistolare è duttile e, pertanto, si adatta facilmente a varie situazioni, mantenendo la propria struttura pressoché invariata col passare dei secoli.

Uno dei luoghi di più intensa produzione di lettere è senza dubbio la Cancelleria pontificia. La produzione epistolare della Cancelleria dei papi si può dividere in tre categorie, distinguibili in base alle diverse caratteristiche e finalità:

Litterae esecutorie (Fotocopia 14), contenenti ordini, sono distinguibili a prima vista per la presenza della sola lettera iniziale del nome del pontefice in carattere sovradimensionato.

Litterae gratiosae, usate per concedere grazie e diritti, riconoscibili per l'utilizzo di lettere elongatae o maiuscole per l'intero nome del pontefice.

Litterae sollempnes, le più solenni come suggerisce il nome stesso, sono le lettere più vicine al documento di privilegio. Presentano la prima riga in caratteri allungati o maiuscoli.

PANI: in realtà ci sono altre tipologie di litterae pontificie  (litterae clausae; litterae secretae); le tre sopra elencate sono le principali. 


I registri

Tipo di documentazione pubblica legato al lavoro delle cancellerie. Con l'affermarsi del modello della corte itinerante divenne prioritario per le cancellerie e per le autorità tenere traccia della propria attività su supporti di facile trasporto. il supporto unitario per eccellenza fu il libro, entro il quale venivano copiati i documenti emessi di volta in volta. I registri si ritrovano con maggiore frequenza a partire dall'XI secolo. Per quanto riguarda i registri della Cancelleria pontificia in particolare siamo in possesso di una serie praticamente ininterrotta di registri a partire dal 1181.

 

Documenti di rilevamento e ricognitivi

Forma di documento connesso con l'attività amministrativa e governativa delle autorità, si presentano in forma di elenchi più o meno estesi e particolareggiati. Un classico esempio di documento di rilevamento è il censimento, pratica diffusa nei gruppi sociali sin dai tempi dell'Antico Testamento. Documentazione di tipo seriale è riscontrabile per tutto l'arco del medioevo; dalla Notitia dignitatum del V secolo al Catasto fiorentino del 1427, passando per il Catalogus baronorum stilato nel XII secolo dai Normanni giunti in Sicilia.

Documentazione contabile

A conclusione della nostra rassegna di documenti pubblici abbiamo i registri delle entrate e delle uscite delle autorità pubbliche, forma documentaria tipica del attestata soprattutto per il Basso Medioevo.

 

Tipologie di documento privato

Documenti di tipo legislativo

Anche associazioni private, non aventi, pertanto, alcuna giurisdizione pubblica, necessitano di statuti e norme volte a regolare il proprio funzionamento e i rapporti fra i membri. Esempio tipico di questa tipologia documentaria sono gli Statuti delle Confraternite.

 

Contratti

Paradossalmente la sezione più corposa della documentazione privata, quella riguardante i negozi giuridici, è anche la più lacunosa e discontinua. Non sempre nel corso della storia, infatti, si è sentito il bisogno di mettere per iscritto i rapporti giuridici fra privati. In un primo momento, fino almeno al II-III secolo d.C. nel mondo romano la forma contrattuale tipica tra privati fu quella della stipulatio, accordo verbale alla presenza di testimoni. Per il periodo successivo (V-VII secolo) la documentazione privata sopravvissuta  è scarsa e geograficamente concentrata nella zona di Ravenna (Fotocopia 15). I papiri ravennati sono principalmente documenti riguardanti donazioni, compravendite, testamenti scritti da tecnici del diritto, i tabellione.
Col passare dei secoli cambia il peso e il valore della scrittura privata anche in relazione al ruolo dello scrittore all'interno dei documenti. Da tecnico della scrittura e del diritto cui i privati si affidano nella stesura del contratto (Fotocopie 16 e 17) il notaio del XII secolo è divenuto un libero professionista con funzione pubblica (Fotocopia 18). La pratica di uniformazione metodologica dell'operato dei notai permette alle autorità pubbliche, dal XII secolo in poi, di ritenere in documento notarile un instrumentum publicum, un documento privato dal valore e dalla credibilità paragonabili a quelli emessi dalle pubbliche autorità.

 PANI: non è l'uniformazione metodologica dell'operato dei notai, è il fatto che la pubblica autorità deleghi allo scrittore di documenti privati, una delle sue funzioni, che è la publica fides, per questo il documento notarile dal XII secolo in poi si chiama instrumentum publicum Ne parleremo quando ci occuperemo nello specifico della nascita del notariato. 

Documenti semi-pubblici?

Fotocopia 19. Matilde di Canossa restituisce al monastero di S. Benedetto Po alcune terre già concesse da un suo antenato e indebitamente sottratte dai gastaldi di Matilde. 
Pratesi definirebbe questo documento semi-pubblico, basandosi sulla compresenza di forme tipiche del documento pubblico (intestazione solenne, notificatio universalistica, formula di umiltà a seguire il nome dell'autorità emittente) e privato (signa del notaio all'inizio e alla fine, signa manuum dei testimoni, presenza dei testimoni stessi, presenza di un notaio).
A tutti gli effetti, nonostante la presenza del notaio potrebbe trarci in inganno, ci troviamo davanti ad un documento pubblico se consideriamo che Matilde era un'autorità dotata di una pubblica giurisdizione e agente nella sua veste pubblica.
PANI: solo che trattandosi di autorità pubblica 'minore', non munita di una propria cancelleria, ricorre all'operato dei notai. 

Testimoni. Il ruolo dei testimoni nell'economia del documento privato variò nel corso del tempo contestualmente all'aumento di importanza del notaio nella stesura del documento stesso. Quanto più la figura del notaio si emancipava dal ruolo meramente tecnico dei secoli V-XI tanto più perdevano importanza i testimoni. Tale perdita di importanza si palesa visivamente nei documenti con un'evoluzione dei signa indicanti la firma degli stessi. Da un signum individuale per ogni testimone (Cfr. 16) al mero elenco dei testimoni nei documenti dal XII secolo in poi.

 

Documenti privati di tipo seriale e le scritture contabili di tipo privato.
Ne sono un esempio gli inventari di beni, terre, redditi, coloni... 

PANI: Documenti privati di tipo seriale e scritture contabili sono due categorie diverse di documenti privati

Documenti contabili di tipo privato
In Toscana i mercanti, operando all'interno di un sistema di prassi ben definito e condiviso, non ricorrono ai notaio nella stesura dei propri documenti testi contabili, affidando invece la funzione di scrittura autenticante alla scrittura mercantesca.

Formulari e cronache oggetto della diplomatica?
Giovanna Nicolaj alle pagine 84-88 del proprio manuale “Lezioni di diplomatica generale” solleva un'interessante questione. Formulari e cronache possono essere ritenuti oggetto dello studio diplomatico?

I formulari (Fotocopie 20 A/B) sono strumenti in uso agli scrittori di documenti. Nella peggiore delle ipotesi Essi possono essere un semplice strumento utilizzato nella stesura del documento, nella migliore ma possono essere considerati e imposti a notai e cancellerie come riferimento normativo cui conformarsi. Per questo possono essere studiati dalla diplomatica.

Le cronache e i libri di famiglia tipici dell'Italia centro-settentrionale sono fonti narrative, prive, pertanto, di rilevanza giuridica. In queste fonti tuttavia possiamo trovare annotazioni e notizie su nascite e morti, fatti giuridici ignorati dalle altre fonti documentarie*. Da questo punto di vista possono essere considerati documenti oggetto della diplomatica.
* PANI: in un'epoca in cui ancora non esistono anagrafe, registri battesimali, etc.