9. CODICI POSTUNITARI (un po’ di storia, per chi è interessato)
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Il vigente codice civile, del 1942, non è l’unico codice civile dell’Italia “unitaria”. Nel sistema anteriore, dopo l’unificazione dell’allora Regno d’Italia, fu emanato il codice civile del 1865, accompagnato da un autonomo codice di commercio (oggi il codice di commercio, come corpo separato dal codice civile, non esiste più, poiché la materia da esso disciplinata è stata trasfusa, in larga parte, nell’attuale codice civile del 1942).
Ecco il Frontespizio del codice civile del 1865 (si allega, per curiosità, il testo completo di detto codice). Come si può riscontrare nel file allegato, esso è stato sottoscritto dal Re Vittorio Emanuele II e dal Guardasigilli Vacca.L’attuale codice civile, del 1942, è stato sottoscritto dal Re Vittorio Emanuele III, da Mussolini e Grandi. L'approvazione di tale ultimo codice è stata preceduta da complessi lavori preparatori e dalla Relazione del Ministro Guardasigilli al codice del 1942 (c.d. “Relazione al Re”), una sorta di presentazione che contiene l’illustrazione (e la spiegazione) delle principali novità rispetto ai contenuti del codice previgente. Il testo della Relazione è molto interessante e può essere reperito al seguente indirizzo internet: http://www.consiglionazionaleforense.it/collana-studi-storici-e-giuridici/-/asset_publisher/IXdcpIwg0t9M/content/relazione-del-ministro-guardasigilli-grandi-al-codice-civile-del-1942?inheritRedirect=false.