Schema della sezione

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    Tra il 1968 e il 1969 escono due saggi fondamentali per la messa in discussione della questione autoriale, da cui si possono ancora trarre spunti stimolanti. Da una parte, La morte dell'autore di Roland Barthes, pone l'attenzione sulla necessità di "far morire" la figura autoriale come elemento individuale all'origine dell'opera per aprire la letteratura alla considerazione degli aspetti della ricezione e della pervasività dell'écriture. Dall'altra parte Michel Foucault cambia la prospettiva assertiva barthesiana per porre una domanda fondamentale, Che cos'è un autore?, e trovarne le risposte nella formulazione della nozione di "funzione autoriale" scandita attraverso 4 dimensioni (nome d'autore, rapporto di appropriazione, rapporto di attribuzione, posizione autoriale).

    Riferimenti

    R.  Barthes, La Mort de l’Auteur, in  "Manteia", n. 5 (1968), tr. it. La  morte  dell’autore,  in  Id.  Il  brusio  della  lingua.  Saggi critici  IV,  Torino,  Einaudi,  1988,  pp.  51-56; 
    M. Foucault, Que est-ce que un auteur?(1969), in, Dits et écrits, Paris, Gallimard, 1994, pp. 789-821. tr. it. a c. di C. Milanese, Che cos’è un autore?, in Scritti letterari, Milano, Feltrinelli, 1971, pp. 1-21