Schema della sezione

  • Il corso intende fornire un primo approccio allo studio delle reti, siano esse materiali che immateriali, come elementi di organizzazione del territorio, e in particolare delle città e delle altre tipologie di insediamenti umani e delle attività economiche che si sviluppano nello spazio.
    Strutture reticolari caratterizzano fortemente e marcatamente la società in cui viviamo, con forme diverse e con differenti impatti sul territorio.
    Le reti e i modi attraverso i quali è possibile visualizzare gli effetti di organizzazione spaziale che queste consentono sul territorio rappresenta l’oggetto principale del presente corso: numerosi, infatti, sono i fenomeni rappresentabili per mezzo di reti, e in particolare per quanto riguarda le manifestazioni antropiche, le reti di trasporti e di comunicazioni sono quelle che più di altre disegnano la trama delle interazioni nello spazio geografico, contribuendo a determinare i canali per mezzo dei quali lo sviluppo economico e le relazioni umane si dirigono.
    Il corso sarà integrato nell’edizione 2014/2015 da focus su Smart cities con lo sviluppo di case studies e attività laboratoriali. 
  • Cos’è il territorio?

    Cos’è la geografia? Descrizione del territorio o interpretazione del territorio?

    Cos'è la regione?

    Geografia e geografie

  • Dove siamo: la geografia, la geografia economica, la geografia dei trasporti e la geografia delle reti. 
    Concetti introduttivi:
    Le reti e l'organizzazione dello spazio.
    Elementi costitutivi delle reti: nodi, lati, flussi.
    Flussi di trasporti e di informazioni
    Interazione spaziale.

  • Natura della diffusione spaziale

    Qualsiasi distribuzione spaziale che avviene nel tempo ha un distinto pattern di diffusione.

    Nel linguaggio corrente il termine diffusione significa dispersione, sparpagliamento, mescolamento.

    Numerosi fenomeni di contatto e di scambio tra le varie regioni vengono studiate dai geografi sotto forma di processi di diffusione: sviluppo socio-economico e innovazioni, tecnologie, epidemie, cultura, ecc.

    In geografia si è soliti riconoscere due macro tipologie:

    • diffusione per rilocalizzazione o spostamento (abbandono della “posizione” o “situazione” originari. Esempio: migrazione);
    • diffusione per espansione (propagazione da un luogo ad un altro):
    • espansione per contagio (contatto diretto. Esempio: epidemia);
    • espansione per gerarchia o a cascata (successione regolare per gradi, classi o gerarchie. Esempio: innovazione). A cascata quando la trasmissione avviene sempre dall’alto verso il basso, ovvero dai centri maggiori a quelli minori.  
    Esempi e approfondimenti
    Processi di diffusione spaziale. Esempi
    • La diffusione di un virus globale in un processo di diffusione per espansione, la struttura gerarchica della rete del trasporto aereo
    • 40 anni di concerti di Bruce Springsteen negli USA. Una diffusione spaziale 'virale' nell'epoca (largamente!) pre-Internet (articolo, video youtube, mappa interattiva).
    • La diffusione del virus influenzale a New York nei tweet geolocalizzati
  • La città come nodo in una rete globale.

    La città e le reti al suo interno.

    Caratteristiche formali e funzionali delle città.

  • Un approfondimento sulle città 'Smart'. 

    Cosa significa 'Smart City' a confronto con le altre classificazioni delle città.

    Città Smart e Città Sostenibile. 

    Applicazioni, casi di studio

    • Presentazione Powerpoint sulla città e sulle sue caratteristiche.

      I '6 assi' delle Smart Cities

      I 'pilastri' delle Smart Cities

    • TED talk di Carlo Ratti.

      Come le città possono essere 'smart' se percepite e mappate dai suoi cittadini e dai dati che essi creano.

      "Con il suo team Carlo Ratti, del MIT, realizza cose simpatiche presso il SENSEable City Lab captando i dati che creiamo. Parte da una serie passiva di dati - come le telefonate che facciamo, la spazzatura che buttiamo via - per creare visioni sorprendenti di vita urbana. Lui e il suo team creano ambienti interattivi affascinanti dall'acqua in movimento alla luce che vola, alimentati da semplici gesti catturati da sensori."

    • TED talk di Amanda Burden, Urban Planner, Chief City Planner della città di New York con il sindaco Bloomberg.

      Gli spazi pubblici (e gli spazi verdi) come opportunità per aumentare l'interazione e la vivibilità delle città.

      Un approccio alla rivitalizzazione ed espansione urbana senza cemento, riducendo lo sprawl urbano e puntando sulle connessioni di rete (di trasporto) tra le diverse aree della città.

      More than 8 million people are crowded together to live in New York City. What makes it possible? In part, it’s the city’s great public spaces — from tiny pocket parks to long waterfront promenades — where people can stroll and play. Amanda Burden helped plan some of the city’s newest public spaces, drawing on her experience as, surprisingly, an animal behaviorist. She shares the unexpected challenges of planning parks people love — and why it's important.

    • Smart Cities in a SmartWorld

      Un'analisi sulle criticità delle Smart Cities, ovvero delle problematiche relative all'uso (e abuso) del termine 'Smart' in più contesti.

      Bozza dell'articolo comparso su "Future City Architecture for Optimal Living"Volume 102, Springer, 2015, pp 13-35

      http://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-319-15030-7_2

    • Considerazioni su Smart Cities, Open Data, Informazione Geografica, da articoli e recensioni pubblicate su 'rivista GeoMedia', dedicata al mondo dell'Informazione Geografica in Italia.

      Gli articoli (e altri documenti) sono consultabili anche on line, sfogliando il sito "http://rivistageomedia.it/"

  • Reti geografiche e reti sociali: Social networks e social media nei rapporti tra PAe cittadino e nella gestione delle emergenze

    Il seminario si inserisce nell’ambito del corso di Geografia delle Reti, attivato nell’ambito dei corsi di Laurea Magistrali in Scienze Economiche e Scienze Aziendali e ha l’obiettivo di porre l’attenzione sul tema dei social networks e del loro utilizzo all’interno di organizzazioni complesse, quali possono essere enti locali territoriali e altre strutture della Pubblica Amministrazione, nonché realtà che operano nel settore della gestione delle emergenze come la Protezione Civile. Si intende portare all’attenzione dell’uditorio, composto prevalentemente  da studenti ma anche auspicabilmente da personale docente e tecnico amministrativo dell’Università di Trieste, come social networks e media non si caratterizzino soltanto quali applicazioni di carattere ludico ma possano costituire canali di comunicazione attiva bidirezionale tra cittadino e enti territoriali. Nel seminario verranno portate esperienze dirette di utilizzo di social networks e media nella comunicazione ai cittadini (e dai cittadini) in diverse situazioni, incluse quelle emergenziali, nonché delle modalità di cui ci si può dotare oggi per realizzare, in un’ottica di “web 2.0”, una partecipazione della collettività alle scelte e alle problematiche urbane.

  • Le diverse dimensioni dello sviluppo

  • La sezione contiene i materiali relativi alla sperimentazione #younginnovation, attivata a partire dal convegno sui #territori digitali svoltosi al museo Revoltella a marzo 2015.

    In particolare vi è contenuto:

    -documentazione relativa al laboratorio del 12 marzo a Territori Digitali

    -le immagini scattate in occasione dell'incontro avvenuto con il sindaco Roberto Cosolini presso il Comune di Trieste

  • Il divario digitale: nascita del concetto, principali teorie interpretative, dd globale, sociale e democratico; uno sguardo sul mondo, l'Europa, l'Italia e il FVG.

  • Introduzione agli strumenti di Informazione Geografica.

    Smartphones, Neogeography, Citizens as Sensors