204SM - LOGICA 2018
Schema della sezione
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Gödelizzazione e diagonalizzazione
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Qui sopra si trova un esempio di Gödelizzazione, applicato alle equazioni diofantee; però in Dropbox trovate un'estesa trattazione su 'lucidi' del tema "Dall'abbinamento alla codifica di sequenze".
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Modulo "Introduction to modal logics and their coalgebraic interpretation" svolto dal prof. E.-E. Doberkat nelle date 02/04, 3/04 e 09/04, 10/04 2019, usuale orario e luogo
AVVISO! La lezione del 3 aprile iniziera` alle 13:15 anzichè alle 14:15
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I linguaggi interpretati che soggiacciono alla logica predicativa del prim'ordine (16 aprile 2019, h.11-13 & 17 aprile 2019, h.14-16. Aula 5A edificio H2bis)
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Come motivazione di partenza, vengono presentate tre teorie assiomatiche:
- teoria elementare dei gruppi
- aritmetica di Dedekind-Peano
- teoria degli insiemi di Vaught
- equipollenza di sistemi di assiomi differenti (perfino nel linguaggio in cui vengono enunciati), indecidibilità
- assiomatizzabilità finita, indecidibilità essenziale
- indecidibilità essenziale in un contesto ridotto "all'osso", che verrà esteso in una teoria in grado di fungere da fondamento per l'intero corpus delle discipline matematiche
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Come ulteriore esempio motivante, viene presentata---nella versione assiomatica del 1967---la geometria elementare di Tarski; poi vengono proposti lessico, sintassi, semantica di un generico linguaggio predicativo del prim'ordine. Per ora non viene proposto alcun apparato deduttivo: una volta aggiunto anche quello, saremo appieno dentro il calcolo predicativo del 1.o ordine, adatto a far da supporto a un'infinità di teorie, rilevanti sia per la matematica che per la programmazione dichiarativa.
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Calcolo predicativo del prim'ordine (7 maggio, h.11-13, aula 5A edif. H2bis; 8 maggio, h.13-16, aula 5A edif. H2bis)
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In precedenza abbiamo visto (e prima di guardare questi lucidi richiameremo) la definizione di sintassi e semantica della logica predicativa: fin qui avevamo definito, in tutto, un linguaggio interpretato. Ora forniremo una versione del calcolo, cioè introdurremo una nozione di derivabilità che riguarda gli enunciati del linguaggio in questione.
Gioca un ruolo importante, nella verifica che il linguaggio predicativo diventa, una volta che lo si sia munito anche dell nozione di derivabilità, una logica booleana: il teorema di deduzione.
La piena rispondenza fra calcolo e semantica si basa su due teoremi: correttezza (in inglese 'soundness') e completezza. Il primo ci garantisce che da un insieme E di enunciati non possiamo derivare altro che 'conseguenze logiche' (questa locuzione riguarda la semantica) di E: dunque il calcolo non largheggia indebitamente. Il secondo ci assicura che tutte le conseguenze logiche di E sono derivabili da E: dunque al calcolo non manca nulla.
Entrano in gioco, nel corso della dimostrazione, interpretazioni di Herbrand, il cui dominio è interamente costituito di termini. Importante anche un meccanismo definitorio dovuto a Skolem e perciò chiamato skolemizzazione.
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