La progettazione è quel processo attraverso il quale viene pianificata un'esperienza finalizzata a produrre un cambiamento, partendo da una situazione data per raggiungere ad una situazione desiderata.
Recentemente si è ricalibrato il significato di progettazione come attività capace di anticipare solo in parte tutte le mosse necessarie a far sì che un obiettivo possa essere raggiunto. Per Schon è un'attività continua di modulazione e ridefinizione dei mezzi e dei fini in corso d'opera. In Fabbri la progettazione è sempre più descritta come un'azione riflessiva e sociale.
Quando l'insegnante pensa a come progettare un'attività, solo parzialmente fa uso consapevole e ampio delle teorie scientifiche. Esso costruisce strategie locali di azione, progetta in situazione, decide: ciò che è più conveniente usare e riconosciuto come tale dal gruppo di docenti; in termini di metodi e materiali di intervento; su questioni riconosciute come legittime dal contesto in cui si lavora; definite in modo serio e riflessivo; rispetto alle implicazioni per l'insegnamento; che saranno differenti da scuola a scuola e da momento a momento (Schwab).
Il professionista prende in considerazione le variabili di contesto e tenta di comprendere entro quali limiti è possibile sviluppare un percorso piuttosto che un altro, negoziando in corso d'opera ciò che è più opportuno fare.
Bisogna riconsocere che il progettare è un procedere professionale che non segue logiche tecniche e/o scientificihe, ma è alimentato e sorretto da logiche intuitive, artistiche, narrative, laterali, emozionali che meglio di altro offrono all'agire un aiuto particolare in situazioni caratterizzate da incertezza e precarietà, unicità e non di rado conflittualità valoriale.
Riprendiamo la visione dell'insegnante quale professionista, snodo, mediatore tra il sapere sapiente e il sapere da insegnare e poi insegnato, capace di di dare una lettura situazionalistica e contestualistica dell'attività di progettazione.