Definiamo il processo di valutazione come una ricerca di informazioni su tutte le componenti dell'educazione, guidata dalla necessità di assumere decisioni finalizzate a ben calibrare le ulteriori esperienze educative degli studenti e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei curricoli, adottando quindi un approccio in cui valutazione non sia una semplice verifica degli apprendimenti dell'allievo, ma un sistema di valutazione complesso che include programmi, processie risultati, funzionale al miglioramento dell'offerta formativa (Tessaro).
Per Galliani la valutazione è disciplina finalizzata ed emettere giudizi sulle azioni formative e di insegnamento, intenzionalmente progettate o svolte per guidare e svilluppare apprendimenti (individuali, collaborativi, organizzativi) nei destinatari, con effetti sui sistemi formativo, economico e sociale e fondata sull'uso di metodi e strumenti propri della ricerca empirica e sperimentale in educazione.
L'insegnante è quindi snodo, contemporaneamente progettista ed esecutore, dove nella valutazione analizza, monitora ed attribuisce valore. Il disporsi come soggetti attivi rappresenta la condizione di professionalità e di sviluppo professionale. L'expertise didattica permette di saper governare le fasi e i passaggi ed implica il ricorso non solo ai saperi e alle competenze, ma anche l'adozione di strategie di metacognizione, riflessione, autovalutazione, rimodulazione a partire dalla ricerca di congruenza e coerenza interna della propria azione didattica.