L'analisi plurale delle pratiche è un approccio pluridisciplinare (pedagogia, didattica, psicologia, studio del linguaggio, sociologia) incrociato di ricerche sui processi caratteristici e multimedimensionali delle pratiche, che si sforza di tenere conto anche delle intenzionalità degli attori. Ciò che rende preziosa la nozione di pratica è la sua doppia dimensione, da una parte i gesti, i comportamenti, i linguaggi; dall'altra attraverso le regole, vengono coinvolti gli obiettivi, le strategie e le ideologie ( Beilerrot)
L'insegnamento è definito dalla Altet come un processo interattivo, interpersonale, intenzionale, finalizzato all'apprendimento degli alunni.
Le dimensioni che si vanno ad indagare con questo modello sono:
- oggetto del sapere
- insieme di interazioni: controllo razionale delle conoscenze, organizzazione delle conoscenze, regolazione del funzionamento cognitivo, regolazione del funzionamento affettivo, di altro tipo ( organizzazione, apprezzamento, giudizio di valore, interventi nei confronti degli altri alunni della classe)
- Natura della situazione di insegnamento-apprendimento (situazione dinamica complessa)
- modalità di gestione della classe (presa dei rischi)
- intervalli di risposta: di breve durata (gestione pragmatica della situazione di classe); di lunga durata ( instaurare un clima di classe, di lavoro, come condizione di apprendimento).
Un ulteriore griglia è costituita dall'identificazione di tre registri di funzionamento:
- epistemico: costruzione del sapere, dimensione dell'apprendere, cosa si apprende e come si apprende
- pragmatico: come si gestisce il gruppo, come si conduce la classe per permettere di apprendere, come si gestisce il tempo; attività di regolazione
- relazionale
Attraverso questi tre registri si cerca di superare dall'opposizione tra il didattico ed il pedagogico per essere in grado di individuare le competenze in atto nelle situazioni analizzate con le loro specificità.
Ciò che caratterizza l'analisi plurale è il riferimento al processo di insegnamento-apprendimento in situazione di contingenza e incertezza, che non mette al centro alcuno degli attori coinvolti. A livello delle interazioni, le ricerche intendono caratterizzare l'azione interattiva dell'insegnante e le logiche mobilitate nel lavoro didattico e in quello degli alunni.
La competenza degli insegnanti è il rapporto attivo tra il sapere e l'agire, come un saper-agire, una capacità di far uso pertinente dei propri sapere e delle risorse personali e sociali.
Le competenze non vengono trasmesse, ma costruite nella e attraverso l'attività in situazione professionale, contestualizzata.
Sul piano metodologico, vengono utilizzati tre tipi di raccolta dati: osservazioni sistematiche delle situazioni, interviste con gli attori e progettazioni di lezioni dell'insegnante o produzioni degli alunni.