Schema della sezione

    • L’esame di profitto si articola in una prova scritta e in una prova orale, alla quale non è ammesso lo studente che abbia dimostrato nella prima prova (scritta) una grave carenza nella preparazione a livello istituzionale.

      Per partecipare all’esame, gli Studenti devono iscriversi all’appello prescelto mediante il portale “Esse 3”.

      Gli Studenti che dovessero incontrare difficoltà con l’iscrizione all’esame tramite il portale “Esse3”, sono pregati di comunicarlo al docente con congruo preavviso, al fine di consentire la tempestiva individuazione di una soluzione. In questi casi, è opportuno contattare preventivamente i competenti Uffici della segreteria studenti, allo scopo di comprendere l’origine del problema (es., mancato riconoscimento dello Studente da parte del sistema “Esse3”).  

      Gli Studenti lavoratori (o che hanno bisogno di dimostrare l’effettiva partecipazione all’esame) possono chiedere al presidente di commissione di firmare l’apposito modulo nel corso della prova orale, nei limiti degli usi consentiti. Detto modulo è reperibile on-line, al seguente indirizzo internet: https://iuslit.units.it/it/node/6735 (basta cliccare l’icona “giustifica” per scaricare la pertinente copia pdf).

      N.B.: indicativamente, la prova orale si tiene il giorno successivo a quello della prova scritta (es: mercoledì - prova scritta, correzione e pubblicazione dei risultati; giovedì, prova orale).

      7.1. ESAME SCRITTO

      La prova scritta è articolata in tre domande di carattere istituzionale, cui lo Studente è chiamato a rispondere nell’arco complessivo di 60 minuti dalla dettatura dell’ultima di tali domande da parte di un membro della commissione d’esame. Le domande sono a risposta aperta (senza soluzioni predeterminate fra le quali scegliere, tipiche dei test a risposta multipla) e hanno per oggetto uno o più argomenti compresi nel programma (v., per un esempio concreto, le domande riportate nella successiva sezione 7.5.). In sostanza, il Candidato è chiamato a esporre, in forma scritta, tutto ciò che sa sull’istituto/figura oggetto delle domande, nei limiti della pertinenza (non bisogna andare “fuori tema”) e della continenza (bisogna selezionare con attenzione le informazioni più importanti, facendo attenzione allo scorrere del tempo).

      La prova scritta si svolge nell’aula (di regola, l’Aula Venezian), nel giorno e nell’ora di rito, indicati, per ciascuna sessione, nel calendario on-line degli esami (v. sotto, sezione 7.3.) e/o negli avvisi pubblicati on-line nei giorni immediatamente precedenti il singolo esame.

      I fogli protocollo necessari per produrre l’elaborato scritto sono forniti direttamente dagli esaminatori e lo Studente deve procurarsi esclusivamente la penna con la quale scrivere, possibilmente di colore nero. In testa al foglio protocollo che intende consegnare, ciascun candidato deve scrivere il proprio nome e cognome (in stampatello), indicando, possibilmente, anche il suo numero di matricola (riportato nel libretto o nella “student card”).

      Al termine dell’elaborato, nei limiti del tempo a disposizione, il Candidato deve consegnare il proprio foglio protocollo all’esaminatore, salvo il caso di spontaneo ritiro.

      I Candidati che partecipano alla prova scritta non possono utilizzare strumenti informatici, manuali, testi di consultazione, codici, appunti, manoscritti e qualsiasi altro supporto cartaceo diverso dai fogli protocollo consegnati dai commissari all’inizio dell’esame. Al fine di affrontare con successo la prova scritta, ogni Candidato deve affidarsi esclusivamente alla propria preparazione.

      Di regola, gli elaborati consegnati dai Candidati sono corretti nel pomeriggio o nella tarda serata del medesimo giorno dello scritto, con pubblicazione degli esiti mediante affissione di un avviso cartaceo (nella porta della Biblioteca di diritto privato e processuale civile, stanza n. 232) e/o pubblicazione di un avviso on-line nella presente pagina (e/o nella home page del Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione). L’avviso contiene esclusivamente i nomi dei Candidati ammessi all’orale, con l’indicazione del voto da ciascuno conseguito nella prova scritta. I candidati esclusi dalla lista pubblicata non sono ammessi all’orale.

      Il voto dello scritto è espresso secondo la seguente scala crescente di “valore”: non ammesso; gravemente insufficiente; insufficiente; sufficiente; discreto; buono; distinto; ottimo. I Candidati che riportano il voto “gravemente insufficiente” o “insufficiente” sono ammessi ("con riserva") all’orale, nel quale, tuttavia, devono dimostrare una sufficiente padronanza della materia, superando le lacune dimostrate nella prova scritta. Il voto conseguito nella prova scritta costituisce un punto di riferimento per il voto da attribuire in sede di esame orale, ma può essere migliorato in detta sede.

      Gli elaborati scritti sono corretti – e i relativi voti sono attribuiti dagli esaminatori – tenendo in considerazione numerosi elementi, utili per valutare la complessiva qualità del singolo elaborato. Di principio, oltre alla padronanza delle materie oggetto della domanda, sono presi in considerazione i seguenti profili:

      1) - pertinenza: ossia l’esatta e puntuale individuazione del tema da trattare (abbiamo detto che non bisogna andare “fuori tema”);

      2) - correttezza: ossia la manza di errori giuridici più o meno gravi;

      3) - completezza: ossia la risposta (corretta) a tutte e tre le domande proposte e, per ciascuna di esse, la trattazione di tutti i profili rilevanti;

      4) - qualità dello scritto, in termini di chiarezza, coerenza complessiva, organicità e corretto impiego del linguaggio tecnico-giuridico;

      5) - sintesi: cioè la trattazione dei singoli argomenti entro convenienti limiti di spazio, senza l’aggiunta di elementi superflui o di inutili ripetizioni; peraltro, poiché l’elaborato deve comunque essere completo e dimostrare la preparazione del Candidato, una risposta sintetica non può e non deve limitarsi a una o due righe (in concreto, l’ampiezza dello scritto è a discrezione dello Studente);

      6) - dimostrazione di una conoscenza sostanziale degli argomenti trattati e non di un mero apprendimento mnemonico.

      In ogni caso, il superiore elenco è meramente esemplificativo. Ovviamente, al fine di produrre uno scritto apprezzabile, è necessario utilizzare al meglio il tempo a disposizione (che è limitato).

      Gli elaborati corretti non sono consegnati ai Candidati. Ad ogni modo, gli Studenti che non superano la prova scritta possono chiedere via mail (ballerinil@units.it) di fissare un appuntamento per visionare il proprio elaborato e per discutere con il docente le difficoltà incontrate.


      7.2. ESAME ORALE

      L’esame orale consiste due passaggi essenziali: dapprima, un breve colloquio con un esaminatore (indicativamente, si tratta di due domande di carattere istituzionale sugli argomenti oggetto del programma); poi, un breve colloquio finale con il presidente di commissione (indicativamente, si tratta di una o due domande di carattere istituzionale sugli argomenti oggetto del programma). Il voto finale è attribuito (in trentesimi) dal presidente di commissione.

      Nel corso dell’orale, soprattutto in presenza di scritti con voti non particolarmente brillanti, è possibile che l’esaminatore riproponga le domande formulate nella prova scritta, anche per verificare le effettive conoscenze del Candidato. È consigliabile, quindi, che gli ammessi all’orale rivedano (prima di affrontare il secondo passaggio dell’esame) gli argomenti trattati nell’elaborato scritto, al fine di colmare per tempo le eventuali lacune riscontrate.


      7.3. CALENDARIO DEGLI ESAMI

      Si rinvia alla pertinente pagina del sito del Dipartimento IUSLIT, contenente il calendario aggiornato di tutti gli esami: https://iuslit.units.it/it/node/6735

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      Fermo quanto precede, gli orari riportati nel calendario ufficiale si riferiscono all’esame scritto di Istituzioni di diritto privato I, che si tiene in Aula Venezian (Piazzale Europa, ala sinistra, secondo piano), salva diversa indicazione da parte del docente. L’esame orale si svolge normalmente nei giorni successivi a quello dello scritto (quindi, di principio, la mattina del martedì o del mercoledì immediatamente successivi alla data dello scritto), nell’aula di volta in volta individuata secondo le disponibilità e il numero di Studenti iscritti, anche al fine di consentire alla commissione di correggere tutte le prove scritte e di pubblicare i relativi risultati (normalmente, mediante avviso on-line nella home page del Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione). In ogni caso, con congruo preavviso rispetto a ciascun appello d’esame, sarà pubblicato un avviso on-line (nella presente pagina e/o nella home page del Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione) con tutte le informazioni utili in merito all’orario e alle aule. Eventuali modifiche del calendario degli esami saranno portate a conoscenza degli Studenti con le medesime modalità.

      In prossimità dell’esame e con congruo preavviso, gli Studenti con comprovate esigenze lavorative o di altra natura possono contattare via mail il docente, al fine di individuare, nei limiti del possibile e del regolare svolgimento della sessione, la soluzione più opportuna.

      Il calendario completo degli esami è reperibile al seguente indirizzo internet: https://iuslit.units.it/it/node/6735 (basta cliccare sull’icona “Calendario appelli d’esame” per scaricare il calendario ufficiale in formato pdf). Le date degli esami sono riportate anche nell’apposita pagina del portale “Esse3”.


      7.4. SIMULAZIONE DI ESAME SCRITTO

      L’esercizio (in particolare, di scrittura) è molto importante in vista dell’esame finale. Per questa ragione e per meglio comprendere in cosa consiste la prova scritta, il docente si riserva la possibilità di organizzare, con gli studenti interessati (nel corso delle lezioni, dopo la trattazione degli argomenti di base), alcune simulazioni in aula di prova scritta (con domande limitate alle materie affrontate in data anteriore alla singola prova simulata). Sebbene, infatti, ciascuno studente possa esercitarsi anche da casa (v. sotto, sezione 7.5), le condizioni dell’ambiente domestico (certamente più rassicuranti e “confortevoli”) sono ben diverse da quelle che si presentano in sede universitaria.

      Per quanto possibile, ogni simulazione (se organizzata) sarà svolta come se si trattasse di un vero e proprio esame “ufficiale” (v. sopra le istruzioni di base). Sebbene la partecipazione alle simulazioni (se organizzate) sia vivamente consigliata, essa rimane meramente facoltativa. Gli esiti delle simulazioni non incidono, negativamente o positivamente, sul voto dell’esame “ufficiale”.

      La correzione degli elaborati scritti avverrà, secondo i casi e il numero dei partecipanti, in forma individuale o collettiva, con la partecipazione attiva di tutti gli interessati.

      Le date delle singole esercitazioni (se organizzate) saranno comunicate con congruo preavviso ai diretti interessati e pubblicate nella presente pagina.


      7.5. ESERCITAZIONI DA CASA E DOMANDE FORMULATE IN ALCUNI APPELLI PASSATI

      Si è detto che l’esercizio (in particolare, di scrittura) è molto importante in vista dell’esame finale. In proposito, con la frequenza che più riterrà opportuna, ogni Studente può esercitarsi da casa, simulando, per quanto possibile, le condizioni del vero esame scritto. Banalmente, basta selezionare una o più domande specifiche (magari, scegliendo alcuni argomenti generali dall’indice del proprio manuale) e provare a rispondere per iscritto in un congruo lasso di tempo, calcolato in funzione del numero di domande selezionate e del tempo normalmente concesso in sede di esame (es: 3 domande in 60 minuti; 2 domande in c.a. 40 minuti; 1 domanda in c.a. 20 minuti). L’importante è avere un orologio davanti agli occhi e rispettare il tempo a disposizione, posando la penna alla relativa scadenza, anche al fine di appurare (e di migliorare progressivamente) la capacità di gestire il tempo. Al termine della simulazione, dopo una breve “pausa di riflessione” per recuperare le forze e la necessaria lucidità, si può rileggere l’elaborato con il manuale alla mano, allo scopo di verificare la presenza di errori, formali e sostanziali, di lacune, di imprecisioni, ecc. In questi termini, l’esercizio può essere molto utile per capire, ad esempio, come impostare il lavoro secondo le proprie inclinazioni personali (fare la “brutta” o no, fare uno schema iniziale per punti, al fine di agevolare e di guidare la stesura della “brutta” o direttamente della “bella”, ecc.), come acquisire un metodo da utilizzare in sede di esame, come impostare uno schema fisso o quantomeno un “attacco”/introduzione da sfruttare qualunque sia il contenuto delle domande proposte (es., definizione dell’istituto oggetto della domanda, sua funzione, principali regole applicabili, ecc., esattamente come fa un giornalista, il quale, di principio, segue uno schema costante per ciascun articolo che scrive: mi riferisco al celeberrimo “motto” “chi, che cosa, quando, dove e perché?”), ma anche per abituarsi (o riabituarsi) a scrivere a mano in un’epoca dominata dalla tecnologia, per imparare a padroneggiare il linguaggio tecnico-giuridico, per mettere alla prova la propria memoria, per individuare eventuali lacune della propria preparazione (spesso capita di essere convinti di essere molto preparati su un certo argomento, ma poi di accorgersi, quando si tratta di esporlo, di incontrare qualche difficoltà), per migliorare la “prosa”, ecc. Ovviamente, l’esercizio ha un senso se è compiuto con serietà e “onestà”, senza l’ausilio del codice civile, del manuale o di altro materiale di supporto.

      Al fine di agevolare la selezione di alcuni argomenti per eventuali esercitazioni da casa, di seguito si pubblicano alcune domane proposte nei passati appelli d’esame:

      1) - la gestione di affari altrui; lo stato di necessità e la legittima difesa; le cause di nullità del contratto; 

      2) - l’incapacità naturale; gli interessi (nelle obbligazioni pecuniarie); la forma del contratto;

      3) - la "sede" della persona fisica; l’obbligazione naturale; l’annullabilità del contratto per dolo;

      4) - l’obbligazione solidale passiva; la remissione del debito; il contratto preliminare;

      5) - l’offerta al pubblico; la procura; l’imputabilità nella responsabilità extracontrattuale;

      6) - l'interdizione giudiziale; l'atto pubblico; la clausola penale