Schema della sezione

    • Di quale tutela "antidiscriminatoria" beneficiano i cittadini dell'Unione europea, imputati di gravi reati commessi in Stati terzi, quando esercitano il loro diritto di circolazione in Europa? Quali "limiti" derivano dall'esigenza di bilanciare il diritto di libera circolazione con l'interesse alla "sicurezza" dei singoli nello Spazio di libertà sicurezza e giustizia e con l'effettività degli strumenti di "cooperazione giudiziaria penale"? Quale incidenza producono le garanzie fondamentali di cui alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo? 

      I quesiti che precedono trovano per la prima volta risposta nella sentenza Petruhhin (GS) del 6 settembre 2016