benvenuti

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di GISELLA PAOLETTI -
Numero di risposte: 2

siete tutti invitati a condividere le vostre riflessioni, domande... sull'educazione a distanza

In riposta a GISELLA PAOLETTI

DAD o in presenza?

di FRANCESCO PERTOLDI -

Riflettendo sulla DAD e su quella in presenza, tra i tanti temi, mi è parso evidente il seguente: la conoscenza delle potenzialità della didattica in presenza.

Spesso affermiamo di preferirla rispetto alla DAD ma, se tralasciamo la socializzazione tra pari, spiegarne la motivazione pedagogica non è facile mentre la comodità della DAD è molto concreta.

Mi riferisco al fatto di conoscere le dimensioni di valore della didattica in presenza, di quali e quante modalità essa possa assumere facendo progredire il nostro apprendimento in un modo che individualmente non sarebbe possibile. Di conseguenza dovremmo anche imparare a come si partecipa ad una lezione in presenza, a come si debba interagire e confrontarsi affinché essa assuma il proprio valore. Riassumendo: qual è il valore educativo e formativo della didattica in presenza rispetto alla DAD?

Saper dare una risposta a questo interrogativo, conoscere e sperimentare tutte le dimensioni formative della didattica in presenza mi sembra un tema fondamentale, per ritrovare e rifondare la motivazione che ci spinge a scegliere la presenza rispetto alla DAD, specialmente in un futuro sempre più digitale. Oppure no.


In riposta a FRANCESCO PERTOLDI

Ri: DAD o in presenza?

di GISELLA PAOLETTI -


Una prima risposta parziale alla riflessione di Francesco:


mi chiedo: Cosa vorrei dalla Didattica in presenza (DIP?)... o forse "cosa vorrei" (e basta) da una lezione/interazione didattica? 


si possono identificare caratteristiche vantaggiose che posso trasportare di qui  o di là?.


quale è l'aspetto che vorreste fosse garantito?