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di ALESSIA GIORGIA COSTA -
Numero di risposte: 6

Buongiorno a tutti 

Scrivo qui sul forum degli aggiornamenti relativi alla didattica a distanza.

Dopo un riscontro avuto ieri con docenti di scuola primaria in previsione di un ipotetico lockdown futuro i vari istituti si stanno attrezzando per quella che dal Miur viene definita Didattica Digitale Integrata (DDI). IL Miur sta provvedendo ad omologare la piattaforma utilizzata (G suite )  e i sistemi operativi in modo tale da garantire lo svolgimento delle lezioni da remoto. Per la primaria dalla classe seconda alla classe quinta il minimo di ore obbligatorie indicate è di 15 a settimana suddivise tra i vari insegnamenti.

La formazione dei docenti avviene in autonomia  in base al plesso di appartenenza e questo sicuramente può risultare problematico qualora vi fosse un divario digitale ampio tra le generazioni. La nuova realtà scolastica italiana si sta confrontando con discontinuità di intenti e formazione rispetto alla digitalizzazione forzata e le competenze in itinere rischiano di essere un boomerang rispetto ai saperi condivisi. Mi sorge spontanea  quindi una domanda da porre ad INDIRE rispetto alla situazione attuale di precarietà . Come è possibile garantire una didattica digitale trasversale senza controllare l'adeguamento delle nuove competenze richieste e senza un confronto con i modelli esteri? Oggi proprio la pandemia ci porta a riflettere sui temi della life long learning e sull'internazionalizzazione resa immediata attraverso i nuovi supporti digitali.

Ringrazio e spero che questa mia condivisione possa essere fonte di dibattito attivo. 


un saluto, a lunedì Costa Alessia Giorgia .

In riposta a ALESSIA GIORGIA COSTA

Ri: s256931

di GISELLA PAOLETTI -


E' una fase delicata

mando le sue domande a un ricercatore Indire chiedendo una risposta.


ci sono altre cose che vorremmo discutere?

In riposta a GISELLA PAOLETTI

Ri: s256931

di ELEONORA MARCATO -

Buonasera a tutti,

un altro argomento che si potrebbe discutere e indagare, secondo me, è quello relativo alla valutazione.

La scorsa settimana ho partecipato a un webinar promosso dal Centro Studi Erickson riguardante la valutazione formativa e sommativa alla scuola primaria, che ha messo in risalto l'importanza di renderla visibile, utile, orientata all'autoregolazione e autovalutazione.

Collegandomi alla ricerca Indire, che evidenzia un miglioramento dell'autonomia degli studenti nello svolgere le attività, ciò appare quasi in contrapposizione con lo scarso utilizzo dell'autovalutazione e del lavoro di gruppo come strumenti valutativi, come emerge sia dalla ricerca Indire che Sird. Si può favorire l'autonomia degli studenti anche nel processo valutativo? perchè la riorganizzazione delle modalità di valutazione è percepita dagli insegnanti come una criticità, anzichè come possibilità di utilizzare forme diverse rispetto alla valutazione esperta?  

In riposta a ELEONORA MARCATO

Valutazione

di GISELLA PAOLETTI -


Grazie dello stimolo

Sono d'accordo, 

Valutazione e Autovalutazione sono temi caldi, su cui lavorare

In riposta a GISELLA PAOLETTI

Ri: Valutazione

di ANNUNZIATA CRISTIANO -

Condivido, il tema dell'autovalutazione e della valutazione  resta un problema! 

I ragazzi (mi riferisco ai ragazzi della secondaria di II grado ) durante il periodo della DAD, si sono attivati anche chiedendo al docente chiarimenti sulle varie valutazioni dei compagni in confronto alle proprie. 

Molti docenti hanno sollecitato la responsabilità dei ragazzi chiedendo un'autovalutazione, ma solo una piccola percentuale di ragazzi si esponeva con onestà rispetto alla propria preparazione. Altro dato che forse non è stato evidenziato è proprio la comunicazione con il docente a distanza che i ragazzi hanno percepito. 

I dati non evidenziano il punto di vista che manca : i ragazzi?

Nella ricerca sono stati presi in considerazione i docenti, le famiglie, avrebbero dovuto inserire anche i ragazzi utenti finali della DAD (almeno partendo dalla terza classe della primaria in avanti sino alla secondaria di II grado).

In riposta a ANNUNZIATA CRISTIANO

Ri: Valutazione

di GISELLA PAOLETTI -

Penso che l'autovalutazione non sia cosa facile, occorre lavorarci su, in modo che non sia percepita come un'autodenuncia, ma un'occasione di riflessione. 

dovrebbe essere però il vero "fine". il risultato più importante, 

Richiede un cambiamento in tutti  gli attori, genitori, docenti, ragazzi. un rapporto che va costruito insieme.