Buongiorno a tutti
Scrivo qui sul forum degli aggiornamenti relativi alla didattica a distanza.
Dopo un riscontro avuto ieri con docenti di scuola primaria in previsione di un ipotetico lockdown futuro i vari istituti si stanno attrezzando per quella che dal Miur viene definita Didattica Digitale Integrata (DDI). IL Miur sta provvedendo ad omologare la piattaforma utilizzata (G suite ) e i sistemi operativi in modo tale da garantire lo svolgimento delle lezioni da remoto. Per la primaria dalla classe seconda alla classe quinta il minimo di ore obbligatorie indicate è di 15 a settimana suddivise tra i vari insegnamenti.
La formazione dei docenti avviene in autonomia in base al plesso di appartenenza e questo sicuramente può risultare problematico qualora vi fosse un divario digitale ampio tra le generazioni. La nuova realtà scolastica italiana si sta confrontando con discontinuità di intenti e formazione rispetto alla digitalizzazione forzata e le competenze in itinere rischiano di essere un boomerang rispetto ai saperi condivisi. Mi sorge spontanea quindi una domanda da porre ad INDIRE rispetto alla situazione attuale di precarietà . Come è possibile garantire una didattica digitale trasversale senza controllare l'adeguamento delle nuove competenze richieste e senza un confronto con i modelli esteri? Oggi proprio la pandemia ci porta a riflettere sui temi della life long learning e sull'internazionalizzazione resa immediata attraverso i nuovi supporti digitali.
Ringrazio e spero che questa mia condivisione possa essere fonte di dibattito attivo.
un saluto, a lunedì Costa Alessia Giorgia .