Sezione 4. Fonti primarie sui rapporti tra Europa e Cina in epoca moderna
Schema della sezione
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Sono raccolte qui di seguito una serie di fonti primarie relative ai rapporti tra Europa (e Gran Bretagna in particolare) e Cina in epoca moderna, soprattutto tra '700 e '800. Vi sono compresi i testi di Raynal e di Barrow che costituiscono letture obbligatorie ai fini della preparazione dell'esame. E' possibile tuttavia sostituire questi due testi con altri o aggiungerne di ulteriori, previa approvazione del docente.
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Matteo Ricci, Descrizione della Cina, libro I da Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina (1622 [1615])
Edizione realizzata sotto la direzione di Piero Corradini, Prefazione di Filippo Mignini, A cura di Maddalena Del Gatto, Macerata, Quodlibet, 2000
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Laurent (o Lorenz) Lange fu uno svedese entrato al servizio di Pietro il Grande e da questi inviato in missione diplomatica a Pechino nel 1715-1717 e successivamente nel 1720-1721 per curare gli interessi commerciali russi in Cina. Il resoconto del suo secondo viaggio fu pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1723, poi in inglese, col titolo Journal of Laurence Lange's Travels to China, nel 1726. Contemporanea è l'edizione francese col titolo Journal de la residence du Sieur Lange, agent […] à la cour de la Chine. Leyde, 1726, sulla quale fu effettuata la traduzione inglese pubblicata nel 1763 e qui presentata. L'edizione francese era stata compresa anche nel vol. V del Recueil des Voyages au Nord, edito nel 1734. I viaggi di Lange, pertanto, erano largamente noti all'opinione europea del '700 e certamente erano stati letti e utilizzati, tra gli altri, da Montesquieu.
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La cartella contiene pagine tratte dal vol. II di Bell, John (1691-1780), Travels from St. Petersburg to Diverse Parts of Asia, Glasgow, 1763, riguardanti il soggiorno alla corte imperiale a Pechino. Da ricordare che il viaggio di John Bell si svolse negli anni 1720-1721, mentre la sua relazione apparve in due volumi in inglese, a Glasgow, solo nel 1763. John Bell è considerato il viaggiatore anglofono (scozzese nel caso specifico) più importante e l'autore del resoconto sulla Cina più significativo (apparso, ricordiamo, nel 1763) prima dell'ambasciata di Lord Macartney. Da ricordare inoltre che nel secondo volume dei Travels fu pubblicata un'altra importate relazione riguardante la medesima spedizione a Pechino, quella dello svedese Laurent Lange, membro anch'egli dell'ambasciata russa, e che è qui disponibile tra le "Fonti". Nella cartella è compreso anche un saggio relativo alla permanenza di Bell in Persia.
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Pagine dedicate alla Cina nel vol. I della traduzione italiana di Raynal effettuata da Traduzione italiana eseguita da Giuseppe Ramirez (pseud. Remigio Pupares) sotto la supervisione di Giovanni Domenico Stratico e pubblicata a Siena, Luigi e Benedetto Bindi, in 18 volumi in 8° tra il 1776 e il 1777. La traduzione fu eseguita sulla seconda edizione dell'Histoire des Deux Indes (La Haye, 1774). Queste pagine corrispondono a quello che nella terza edizione francese diverrà il cap. XX, "Etat de la Chine selon ses panegyristes".
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Traduzione effettuata collegialmente dagli studenti del corso di Storia globale 2015-2016 a partire dal testo dell’edizione inglese a cura di J. O. Justamond, London, printed for W. Strahan and T. Cadell, 1783, 8 voll. in-8°, vol. I, pp. 151-196. Il testo inglese, che si rifà alla III edizione dell’Histoire raynaliana, si caratterizza per una certa libertà sintattica e lessicale rispetto all’originale francese e così, di conseguenza, la presente versione italiana. Quest’ultima può essere utilmente confrontata con quella effettuata da Giuseppe Ramirez a Siena nel 1776-1777, che venne eseguita sul testo della II edizione dell’Histoire (La Haye, 1774) e di cui si dà il testo separatamente in questa stessa sezione di Moodle. La presente traduzione è stata compiuta a completamento della scelta antologica Storia filosofica e politica degli insediamenti e del commercio degli europei nelle Due Indie, curata da Alessandro Pandolfi, Milano, Rizzoli, 2010, nella quale è presentato il capitolo XXI del libro I (“La Cina secondo i suoi detrattori”, riprodotto in questa stessa sezione), ma non il presente cap. XX, che è invece fondamentale per registrare l’evoluzione dell’opinione illuministica a proposito della Cina.
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Pierre Sonnerat (18 August 1748 – 31 March 1814) was a French naturalist and explorer.
Sonnerat was the nephew of the botanist Pierre Poivre (mother of Pierre Sonnerat, Benoîte Poivre, was a cousine of Pierre Poivre). He made several voyages to southeast Asia, visiting the Philippines and Moluccas between 1769 and 1772, and India and China from 1774 to 1781. He was the first person to give a scientific description of the south Chinese fruit tree lychee. His books included Voyage à la Nouvelle-Guinée (1776) and Voyage aux Indes orientales et à la Chine, fait depuis 1774 jusqu'à 1781 (1782). -
L'article "Chine" in the second volume of the Encyclopédie Méthodique, Jurisprudence, 1783, with bookmarks and annotations
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Dal DNB (vol. I, voce di Richard Garnett) ALEXANDER, WILLIAM (1767–1816), artist, and first keeper of prints and drawings in the British Museum, was born at Maidstone 10 April 1767. He became a student at the Royal Academy in 1784, and in 1792 proceeded with Lord Macartney's embassy to China as junior draughtsman. All the drawings illustrative of the expedition were made by him, in consequence, as it is stated, of the incompetence of his nominal superior. Some of them were published as illustrations of Sir George Staunton's account of the embassy in 1797; in 1798 Alexander himself published Views of the Headlands, Islands, &c., taken during the voyage to China, and he also illustrated Barrow's Travels in China, 1804, and Voyage to Cochin China,1806. In 1805 he published a volume of engravings illustrative of the Egyptian antiquities in the British Museum taken from the French expeditionary force; and in the same year appeared The Costume of China, illustrated in forty-eight coloured engravings, accompanied by explanatory letterpress. He also completed the drawings from Daniell's sketches which accompanied Vancouver's Voyage to the North Pacific, and published in 1813 Picturesque Representations of the Dress and Manners of the Austrians. In 1802 he had become professor of drawing at the military college at Great Marlow; and in 1808, some serious losses having shown the necessity for a more vigilant care of the prints and drawings in the British Museum, he was appointed their keeper, with the style and rank of assistant keeper of the antiquities department. His most important work at the museum was executing the drawings and superintending the engraving of the ancient marbles and terra-cottas comprised in the first four volumes of the great collection published by the trustees in 1810 and subsequent years. He died of brain-fever on 23 July 1816. Alexander was a first-rate draughtsman and excellent engraver; as a man he was amiable, charitable, and unassuming. He meditated a work on the ancient historical crosses of England, for which he had made extensive collections. A lithographed facsimile of his narrative of a journey to Beresford Hall in Derbyshire, the seat of Cotton the angler, was published by Russell Smith in 1841. [Gent. Mag. lxxxvi. pt. ii. pp. 279–80, 369–371; Russell's History of Maidstone, pp. 397–8; Pikington's Dictionary of Painters.]
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Chrétien-Louis de Guignes (1759-1845) fu un sinologo francese, figlio dell'illustre accademico Joseph de Guignes, nonché console francese a Canton. Grazie alle sue conoscenze liguistiche, partecipò in qualità di interprete all'ambasciata a Pechino di Isaac Titsingh e Andreas Everardus Van Braam Houckgeest per conto della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (1794-1795). Pubblicò successivamente, nel 1808, il proprio Voyage à Pékin, Manille et l'Ile de France (Paris: Imprimérie Royale, 1808, 3 voll. in 8°). La parte qui presentata corrisponde alle pp. 147-476 del vol. II. Su Chrétien-Louis e Joseph v. le voci della Biographie Universelle qui riportate.