129LM - STORIA GLOBALE - STORIA MODERNA 2019
Schema della sezione
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"La Cina e nella storia globale (secoli XVIII-XX)"
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Chiave di iscrizione: GLOBHIST
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Annunci e news di carattere generale
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Cari studenti e studentesse,
vi invito a depositare in questa area di discussione le vostre domande e le vostre riflessioni sulle materie del corso di Storia Globale. Vi ricordo solo che quest'area non serve a rivolvere problemi personali (giustificazioni, chiarimenti sul programma, orari di ricevimento o altro di questo genere), bensì a discutere collettivamente temi e questioni inerenti al corso. Per esempio è consentito richiedere qui suggerimenti bilbiografici per approfondimenti, dato che questo è di interesse generale. Spero che approfittiate di questa opportunità. Buon lavoro, Guido Abbattista
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Statistiche economiche dalla "grande divergenza" al presente
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Struttura e armamento dell'esercito Qing nel sec. XVIII, principali campagne di Qianlong, comparazione militare tra Cina e Gran Bretagna alla vigilia della Prima Guerra dell'Oppio
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Questa presentazione affronta il tema del contributo di G. T. Staunton (1781-1859) alla conoscenza della tradizione giuridica e del sistema della giustizia cinesi, collegando l'opera del sinologo inglese al dibattito settecentesco e di primo '800 sulla Cina, le sue istituzioni, le sue leggi, la sua civiltà.
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Il seguente ciclo di videoregistrazioni si riferisce alle lezioni tenute dal prof. Abbattista per il corso di Storia globale 2015-2016 su "Storia globale e relazioni tra Cina ed Europa secc. XV-XIX". Vengono qui riproposte perché in molti casi gli argomenti trattati tornano anche nel corso 2019-2020 e possono perciò tornare di utilità soprattutto agli studenti non frequentanti. Se ne raccomanda comunque la visione per una migliore comprensione dei temi sviluppati nel presente anno accademico.
Lezione n. 1
prima parte
seconda parteLezione n. 6
prima parte
seconda parte
terza parteLezione n. 11
prima parte
seconda parteLezione n. 16
prima parte
Lezione n. 21
prima parte
seconda parteLezione n. 2
prima parte
seconda parteLezione n. 7
prima parte
seconda parte
terza parteLezione n. 12
prima parte
seconda parteLezione n. 17
prima parte
seconda parteLezione n. 22
prima parte
seconda parteLezione n. 3
prima parte
seconda parteLezione n. 8
prima parte
seconda parteLezione n. 13
prima parte
seconda parteLezione n. 18
prima parte
seconda parteLezione n. 4
prima parte
seconda parteLezione n. 9
prima parte
seconda parteLezione n. 14
prima parte
seconda parteLezione n. 19
prima parte
seconda parteLezione n. 5
prima parte
seconda parte
terza parteLezione n. 10
prima parte
seconda parteLezione n. 15
prima parte
seconda parteLezione n. 20
prima parte
seconda parte -
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Gapminder is a non-profit venture promoting sustainable global development and achievement of the United Nations Millennium Development Goals by increased use and understanding of statistics and other information about social, economic and environmental development at local, national and global levels.
We are a modern “museum” that helps making the world understandable, using the Internet. Gapminder was founded in Stockholm by Ola Rosling, Anna Rosling Rönnlund and Hans Rosling on February 25, 2005. Gapminder is registered as a Foundation at Stockholm County Administration Board (Länstyrelsen i Stockholm).The initial activity was to continue development of the Trendalyzer software. This software unveils the beauty of statistical time series by converting boring numbers into enjoyable, animated and interactive graphics. The current version of Trendalyzer is available since March 2006 as Gapminder World, a web-service displaying time series of development statistics for all countries.
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Authors: Anne Fredell, Jake Coolidge, Martin Lewis
The Demic Atlas project provides an alternative to the standard state-based system of mapping socio-economic data at the global scale. Whereas the independent countries that form the basic units of conventional maps vary in population by more than five orders of magnitude, the elemental units of the alternative scheme are defined at the same demographic scale, each containing roughly 100 million inhabitants. Such "demic regions," constructed from aggregations of smaller countries and divisions of larger ones, and are designed to group together areas of similar socio-economic standing. By employing such demographically comparable units, the Demic Atlas seeks to uncover patterns of spatial variation in global development that remains invisible on conventional maps.
The visualization presented allows the ready comparison of social and economic mapping within the state-based and demic frameworks. Three standard measurements of development are mapped: 1. nominal Gross Domestic Product (GDP), which measures the total value (in US $) of goods and services produced in a given year in a specific territory; 2. GDP in Purchasing Power Parity (PPP), which takes into account the fact that the same amount of money can purchase different quantities of goods and services in different parts of the world; and 3. the Human Development Index (HDI), a composite statistic that considers life expectancy, educational attainment, and economic production. Figures for nominal GDP and GDP in PPP are mapped in both aggregate and per capita terms
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A Documentary Chronicle of Sino-Western Relations, 1644-1820. Compiled, translated, and annotated by Lo-shu Fu (Tucson: University of Arizona Press, 1966)
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Sebastian Conrad, Storia globale. Un'introduzione (Roma, Carocci, 2015), pp. 17-44
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in The Dynastic Centre and the Provinces. Agents & Interactions, ed. by Jeroen Duindam and Sabine Dabringhaus (Leiden-Boston: Brill, 2014), pp. 21-45
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Lezione tenuta a Padova il 22 maggio 2009 come Visiting Professor
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Henrietta Harrison, "The Qianlong Emperor’s Letter to George III and the Early-Twentieth-Century Origins of Ideas about Traditional China’s Foreign Relations", The American Historical Review, Volume 122, Issue 3, June 2017, Pages 680–701, https://doi.org/10.1093/ahr/122.3.680
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Jianxiong Ge, "The Silk Road: Historical and Geographic Background and Outlooks" (2018), in China's Belt and Road Initiatives. Economic Geography Reformation, ed. by Wei Liu (Shanghai and Singapore: Jiao Tong University Press and Springer, 2018), pp. 1-14
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From Owen Lattimore, Inner Asian Frontiers of China (Boptson: Beacon Press, 1940), chapt. IV, pp. 53-73
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in Journal of Early Modern History, 5, January 2001 (4):282-304
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Da: Bertrand Russell (1872-1970), The Problem of China (London: Allen & Unwin, 1922), testo completo, da leggere: chapt. I, "Questions"
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in Angela Schottenhammer (ed.), Trading Networks in Early Modern [East Asian Maritime History, 9]. (Wiesbaden: Otto Harrassowitz, 2010), 101-154.
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in Robert J. Antony, Angela Schottenhammer (eds.), Beyond the Silk Roads. New Discourses on China's Role in East Asian Maritime History, East Asian Maritime History, 14 (Wiesbaden: Otto Harrassowitz, 2017), pp. 189-211.
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in China’s Belt and Road Initiatives. Economic Geography Reformation, ed. by Wei Liu (Singapore: Springer, 2018), pp. 115-128
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Sono raccolte qui di seguito una serie di fonti primarie relative ai rapporti tra Europa (e Gran Bretagna in particolare) e Cina in epoca moderna, soprattutto tra '700 e '800. Vi sono compresi i testi di Raynal e di Barrow che costituiscono letture obbligatorie ai fini della preparazione dell'esame. E' possibile tuttavia sostituire questi due testi con altri o aggiungerne di ulteriori, previa approvazione del docente.
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Matteo Ricci, Descrizione della Cina, libro I da Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina (1622 [1615])
Edizione realizzata sotto la direzione di Piero Corradini, Prefazione di Filippo Mignini, A cura di Maddalena Del Gatto, Macerata, Quodlibet, 2000
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Laurent (o Lorenz) Lange fu uno svedese entrato al servizio di Pietro il Grande e da questi inviato in missione diplomatica a Pechino nel 1715-1717 e successivamente nel 1720-1721 per curare gli interessi commerciali russi in Cina. Il resoconto del suo secondo viaggio fu pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1723, poi in inglese, col titolo Journal of Laurence Lange's Travels to China, nel 1726. Contemporanea è l'edizione francese col titolo Journal de la residence du Sieur Lange, agent […] à la cour de la Chine. Leyde, 1726, sulla quale fu effettuata la traduzione inglese pubblicata nel 1763 e qui presentata. L'edizione francese era stata compresa anche nel vol. V del Recueil des Voyages au Nord, edito nel 1734. I viaggi di Lange, pertanto, erano largamente noti all'opinione europea del '700 e certamente erano stati letti e utilizzati, tra gli altri, da Montesquieu.
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La cartella contiene pagine tratte dal vol. II di Bell, John (1691-1780), Travels from St. Petersburg to Diverse Parts of Asia, Glasgow, 1763, riguardanti il soggiorno alla corte imperiale a Pechino. Da ricordare che il viaggio di John Bell si svolse negli anni 1720-1721, mentre la sua relazione apparve in due volumi in inglese, a Glasgow, solo nel 1763. John Bell è considerato il viaggiatore anglofono (scozzese nel caso specifico) più importante e l'autore del resoconto sulla Cina più significativo (apparso, ricordiamo, nel 1763) prima dell'ambasciata di Lord Macartney. Da ricordare inoltre che nel secondo volume dei Travels fu pubblicata un'altra importate relazione riguardante la medesima spedizione a Pechino, quella dello svedese Laurent Lange, membro anch'egli dell'ambasciata russa, e che è qui disponibile tra le "Fonti". Nella cartella è compreso anche un saggio relativo alla permanenza di Bell in Persia.
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Pagine dedicate alla Cina nel vol. I della traduzione italiana di Raynal effettuata da Traduzione italiana eseguita da Giuseppe Ramirez (pseud. Remigio Pupares) sotto la supervisione di Giovanni Domenico Stratico e pubblicata a Siena, Luigi e Benedetto Bindi, in 18 volumi in 8° tra il 1776 e il 1777. La traduzione fu eseguita sulla seconda edizione dell'Histoire des Deux Indes (La Haye, 1774). Queste pagine corrispondono a quello che nella terza edizione francese diverrà il cap. XX, "Etat de la Chine selon ses panegyristes".
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Traduzione effettuata collegialmente dagli studenti del corso di Storia globale 2015-2016 a partire dal testo dell’edizione inglese a cura di J. O. Justamond, London, printed for W. Strahan and T. Cadell, 1783, 8 voll. in-8°, vol. I, pp. 151-196. Il testo inglese, che si rifà alla III edizione dell’Histoire raynaliana, si caratterizza per una certa libertà sintattica e lessicale rispetto all’originale francese e così, di conseguenza, la presente versione italiana. Quest’ultima può essere utilmente confrontata con quella effettuata da Giuseppe Ramirez a Siena nel 1776-1777, che venne eseguita sul testo della II edizione dell’Histoire (La Haye, 1774) e di cui si dà il testo separatamente in questa stessa sezione di Moodle. La presente traduzione è stata compiuta a completamento della scelta antologica Storia filosofica e politica degli insediamenti e del commercio degli europei nelle Due Indie, curata da Alessandro Pandolfi, Milano, Rizzoli, 2010, nella quale è presentato il capitolo XXI del libro I (“La Cina secondo i suoi detrattori”, riprodotto in questa stessa sezione), ma non il presente cap. XX, che è invece fondamentale per registrare l’evoluzione dell’opinione illuministica a proposito della Cina.
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Pierre Sonnerat (18 August 1748 – 31 March 1814) was a French naturalist and explorer.
Sonnerat was the nephew of the botanist Pierre Poivre (mother of Pierre Sonnerat, Benoîte Poivre, was a cousine of Pierre Poivre). He made several voyages to southeast Asia, visiting the Philippines and Moluccas between 1769 and 1772, and India and China from 1774 to 1781. He was the first person to give a scientific description of the south Chinese fruit tree lychee. His books included Voyage à la Nouvelle-Guinée (1776) and Voyage aux Indes orientales et à la Chine, fait depuis 1774 jusqu'à 1781 (1782). -
L'article "Chine" in the second volume of the Encyclopédie Méthodique, Jurisprudence, 1783, with bookmarks and annotations
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Dal DNB (vol. I, voce di Richard Garnett) ALEXANDER, WILLIAM (1767–1816), artist, and first keeper of prints and drawings in the British Museum, was born at Maidstone 10 April 1767. He became a student at the Royal Academy in 1784, and in 1792 proceeded with Lord Macartney's embassy to China as junior draughtsman. All the drawings illustrative of the expedition were made by him, in consequence, as it is stated, of the incompetence of his nominal superior. Some of them were published as illustrations of Sir George Staunton's account of the embassy in 1797; in 1798 Alexander himself published Views of the Headlands, Islands, &c., taken during the voyage to China, and he also illustrated Barrow's Travels in China, 1804, and Voyage to Cochin China,1806. In 1805 he published a volume of engravings illustrative of the Egyptian antiquities in the British Museum taken from the French expeditionary force; and in the same year appeared The Costume of China, illustrated in forty-eight coloured engravings, accompanied by explanatory letterpress. He also completed the drawings from Daniell's sketches which accompanied Vancouver's Voyage to the North Pacific, and published in 1813 Picturesque Representations of the Dress and Manners of the Austrians. In 1802 he had become professor of drawing at the military college at Great Marlow; and in 1808, some serious losses having shown the necessity for a more vigilant care of the prints and drawings in the British Museum, he was appointed their keeper, with the style and rank of assistant keeper of the antiquities department. His most important work at the museum was executing the drawings and superintending the engraving of the ancient marbles and terra-cottas comprised in the first four volumes of the great collection published by the trustees in 1810 and subsequent years. He died of brain-fever on 23 July 1816. Alexander was a first-rate draughtsman and excellent engraver; as a man he was amiable, charitable, and unassuming. He meditated a work on the ancient historical crosses of England, for which he had made extensive collections. A lithographed facsimile of his narrative of a journey to Beresford Hall in Derbyshire, the seat of Cotton the angler, was published by Russell Smith in 1841. [Gent. Mag. lxxxvi. pt. ii. pp. 279–80, 369–371; Russell's History of Maidstone, pp. 397–8; Pikington's Dictionary of Painters.]
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Chrétien-Louis de Guignes (1759-1845) fu un sinologo francese, figlio dell'illustre accademico Joseph de Guignes, nonché console francese a Canton. Grazie alle sue conoscenze liguistiche, partecipò in qualità di interprete all'ambasciata a Pechino di Isaac Titsingh e Andreas Everardus Van Braam Houckgeest per conto della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (1794-1795). Pubblicò successivamente, nel 1808, il proprio Voyage à Pékin, Manille et l'Ile de France (Paris: Imprimérie Royale, 1808, 3 voll. in 8°). La parte qui presentata corrisponde alle pp. 147-476 del vol. II. Su Chrétien-Louis e Joseph v. le voci della Biographie Universelle qui riportate.
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Pagine da: Ssu-yu Teng-Fairbank, China's Response to the West. A Documentary Survey [1954] (1979)
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Sino-European relations in the early modern era: structure and evolution of commerce and trade (1550-1860)
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Capitolo I, "L'Eurasia fra nomadi e sedentari" (pp. 15-38; cap. II, "Il miraggio della conversione", pp. 39-51.
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Adriano Prosperi, "Lo specchio del diverso", in J. Gernet, Cina e cristianesimo, (1982), Casale, Marietti, 1984, pp. ix-xxiv
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Filippo Mignini, "Matteo Ricci e la Cina dei Ming", in Matteo Ricci, Descrizione della Cina, Macerata, Quoidlibet, 2011, pp. 145-180
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Questa voce del Dictionnaire Montesquieu online presenta le idee del président sulla Cina, inserendole nei dibattiti contemporanei.
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Fa parte di Etiemble, Conosciamo la Cina ?, Milano, Il Saggiatore, 1972, pp. 59-87
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Fa parte di D. A. Harvey, The French Enlightenment and its Others, New York, Palgrave, 2012, pp. 41-68
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Dal sito della British Library:
"China Trade is one of the main features in the East India Company archives, now part of the India Office Records. The East India Company's relations with China were fraught with complications from the early 17th century to the mid 19th century".
La pagina offre una ricostruzione sommaria, integrata da mappe e immagini coeve, della storia delle relazioni tra Gran Bretagna - la East India Company in particolare - e la Cina fino alla vigilia della prima Guerra dell'Oppio.
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